Oliwia Dabrowska, interprete di una delle scene simbolo di Schindler's List, nel film recita nei panni della bambina col cappotto rosso, regalandoci quel celebre contrasto con le immagini in bianco e nero della pellicola. Oliwia, nata a Cracovia, in Polonia, oggi ha trentun anni e da allora la sua carriera ha preso una direzione ben diversa.
La Dabrowska, che all'epoca aveva all'incirca 3 anni, durante un'intervista con il Times, ha rivelato di essere stata traumatizzata da quel ruolo. L'attrice aveva promesso a Steven Spielberg di non guardare la pellicola fino al compimento dei suoi 18 anni, purtroppo lo fece prima, poco più che undicenne e la sua reazione fu stravolgente:
"Era veramente orribile. Non capivo tanto all'epoca, ma ero sicura che non l'avrei mai più rivisto in vita mia. Mi vergognavo di essere nel film e mi arrabbiai tantissimo con mia mamma e mio padre quando dissero a tutti che la bambina nel film ero io. Quelli che lo avevano saputo dicevano che ero stata brava, ma cominciavano a farmi domande sull'Olocausto a cui non sapevo rispondere."
Oliwia ha poi rivisto il film a 18 anni e da allora è molto orgogliosa del suo ruolo, dopo quell'esperienza ha recitato in un'altra pellicola, Gry uliczne, di Krzystof Krauze, uscita nel 1996 in Polonia, Ungheria e Lituania; in seguito ha deciso di abbandonare il cinema per tornare a Cracovia al fine di dedicarsi esclusivamente agli studi per diventare bibliotecaria, lavorando part-time in una libreria della sua città.
Le sequenze di Schindler's List con la bambina col cappotto rosso provengono da una storia che Audrey Hepburn raccontò a Spielberg mentre stavano girando Always - Per sempre; l'attrice gli parlò di un incidente avvenuto durante la seconda guerra mondiale in cui vide una bambina vestita di rosso mentre veniva caricata su un treno assieme ad altre persone: quel momento rimase impresso per sempre nella sua memoria e colpì profondamente anche Spielberg.