Cinquanta sfumature di grigio ha richiesto alla protagonista Dakota Johnson un contributo generoso in termini di centimentri di pelle nuda. L'attrice ha numerose scene di sesso che la vedono in tenuta più che discinta e il film, seppur diretto da una donna, non lesina nel mostrare le sue grazie. Ma mentre sul grande schermo sembra tutto vero, scopriamo che la produzione ha impiegato alcuni trucchi digitali che hanno permesso di far sentire Dakota Johnson un po' più a suo agio sul bollente set.
Il New York Times, di recente, ha pubblicato frammenti di conversazioni tenutesi tra gli attori e la regista Sam Taylor-Wood riguardanti il come girare le scene di sesso. In una di queste conversazioni il direttore della fotografia Seamus McGarvey ha rivelato che non ogni parte del corpo mostrata da Dakota Johnson è completamente vera. Quando gli è stato chiesto se c'erano momenti del film in cui la nudità veniva coperta per essere svelata successivamente, McGarvey ha confessato che non solo le parti intime di Jamie Dornan erano coperte, ma anche che la sua collega aveva del materiale appositamente disegnato e realizzato per coprire la regione pelvica.
Il direttore della fotografia ha spiegato: "Dakota aveva una specie di toppa sul pube e intorno al corpo. In post-produzione ci siamo trovati in una situazione curiosa, abbiamo dovuto aggiungere i peli pubici. Non direi che sia stato uno dei punti più alti della mia carriera, ma senza dubbio è stato il momento più surreale". Gli esperti di effetti speciali coinvoli nell'operazione hanno collaborato a pellicole come Guardiani della Galassia, Edge of Tomorrow - Senza domani, Godzilla e Maleficent realizzando effetti speciali assai diversi dal tipo richiesto da Cinquanta sfumature di grigio.
Ma il corpo di Dakota Johnson nascondeva un altro segreto. McGarvey racconta ancora che "per il suo sedere avevamo una controfigura. Ho avuto il piacere di fare il casting a un sedere senza tatuaggi - Scenario Surreale No. 2". Tutti questi accorgimenti sono stati presi per rendere il meno imbarazzante possibile la lavorazione del film. Lo stesso Seamus McGarvey racconta di avere usato spesso una telecamera comandata in remoto per creare maggiore intimità nei momenti caldi. E' proprio vero che (quasi) tutto ciò che vediamo al cinema è finzione!