Tuttapposto è un film del 2019 diretto da Gianni Costantino con Roberto Lipari e Luca Zingaretti. Durata: 90 min. Distribuito in Italia da Medusa. Paese di produzione: Italia.
Roberto, uno studente universitario, inventa un'app chiamata Tuttaposto che ha come scopo quello di andare contro il baronato dei professori universitari, che si ritroveranno ad essere giudicati dai voti degli studenti.
Roberto è uno studente universitario in un Ateneo nel quale, come accade in alcune controverse realtà, i docenti vendono esami, assumono solo amici e parenti, e sono dediti alla raccomandazione. Il padre di Roberto è, peraltro, il magnifico Rettore.
Andando però contro la sua famiglia, essendo stufo di essere asservito al potere del baronato, Roberto decide di cambiare direzione e, con i suoi amici, inizia a contrastare questa indecente situazione. Realizza, infatti, un’app per smartphone denominata “Tuttapposto”, attraverso la quale sia possibile valutare l’operato dei professori. Tutto ciò porterà a una serie di colpi di scena e soprattuto a un’inversione di ruoli: gli studenti acquisiscono un potere inaspettato e i professori saranno incredibilmente “costretti” a comportarsi onestamente pur di ottenere un buon voto.
"La vera rivoluzione dobbiamo cominciare a farla dentro di noi." Così diceva Che Guevara e forse non a torto. Perché Tuttapposto nasce dalla volontà di cambiare il proprio pensiero e di cominciare a riflettere per davvero su un mondo, come quello accademico, che vive di …
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(3.0 stelle su 5)
Attualmente Tuttapposto ha ricevuto la seguente accoglienza dal pubblico:
Tuttapposto è stato accolto dalla critica nel seguente modo: su Imdb il pubblico lo ha votato con 5.8 su 10
Tuttapposto
2020 - Warner Bros
Contiene 1 Ora e 30 Minuti di contenuti su 1 Disco.
Intervista video a Roberto Lipari, sceneggiatore e protagonista di Tuttaposto, film in cui si cerca di lottare contro il baronato universitario votando i professori con un'App.
La recensione di Tuttapposto, il film di Gianni Costantino con Roberto Lipari, Luca ZIngaretti e Monica Guerritore sulle insensatezze del mondo universitario.