Sonetàula è un film del 2008 diretto da Salvatore Mereu con Francesco Falchetto e Manuela Martelli. Durata: 157 min. Distribuito in Italia da Lucky Red. Paese di produzione: Italia.
Sardegna tra il 1937 e il 1950. Sonetàula è un servo-pastore che ha il padre al confino e cresce con il nonno e lo zio Giobatta. A diciotto anni il ragazzo reagisce a un affronto uccidendo il gregge del provocatore. Non risponde alla chiamata dei carabinieri, sceglie la latitanza e diventa bandito: assalti stradali, omicidi, vita randagia da fiera inseguita, paura, solitudine, e infine la vendetta sull'uomo che aveva incolpato il padre di un delitto non commesso. Il destino di Sonetàula si intreccia con quello di Maddalena, cresciuta in casa, sempre amata, e di un altro ragazzo, Giuseppino, che ha fatto una scelta diversa allontanandosi dal richiamo della tradizione.
Si sardi chi può Il piano sequenza finale accompagna la lunga marcia di Zuanne, il protagonista di Sonetaula, verso la macchina da presa. Il primissimo piano raccoglie pietoso le sue lacrime, che scendono lente e calde di deserto, mentre direttamente dal paradiso s'apre il potente …
Date di uscita e riprese - Sonetàula è arrivato per la prima volta nelle sale italiane il 07 Marzo 2008 (Lucky Red). Le riprese del film si sono svolte in Italia. Ecco alcune delle location in cui è stato girato il film: Italia
Roma Fiction Fest 2008 - Il film di Salvatore Mereu è presente in concorso al Roma Fiction Fest 2008, nella sezione Miniserie.
Attualmente Sonetàula ha ricevuto la seguente accoglienza dal pubblico:
I premi vinti da Sonetàula e le nomination:
Sonetàula è stato accolto dalla critica nel seguente modo: su Imdb il pubblico lo ha votato con 6.5 su 10
Sonetàula
2008 - Medusa
Contiene 2 Ore e 37 Minuti di contenuti su 1 Disco.
Il regista presenta alla stampa romana il suo ultimo, eccellente lavoro, che ha suscitato grande interesse al Festival di Berlino.
Che coraggio questo Salvatore Mereu, che si vede concedere succulenti finanziamenti da Rai Fiction, ma fa salva la sua libertà creativa per realizzare un film smaccatamente anti-televisivo, che è finalmente cinema.