Paradise Now è un film del 2005 diretto da Hany Abu-Assad con Kais Nashef e Ali Suliman. Durata: 90 min. Distribuito in Italia da Lucky Red. Paese di produzione: Palestina, Francia, Germania, Olanda.
Due amici, nell'arco di 24 ore, fanno delle scelte che influenzeranno un futuro in cui nemmeno credono.
Il paradiso può attendere? Tra i film in concorso al 55° Festival di Berlino, uno dei più apprezzati è finora Paradise Now del palestinese Hany Abu-Assad che racconta le ultime quarantotto ore di due kamikaze della West Bank, intenzionati a farsi esplodere a Tel Aviv. …
Date di uscita e riprese - Paradise Now è arrivato per la prima volta nelle sale italiane il 14 Ottobre 2005 (Lucky Red); la data di uscita originale è: 07 Settembre 2005 (Francia). Le riprese del film si sono svolte in Israele e Palestina. Ecco alcune …
Specifiche tecniche - Girato in: 35 mm. Proiettato in: 35 mm (anamorfico). Rapporto immagine: 2,35 : 1. Colore: a colori. Formato audio: Dolby Digital, SDDS e DTS. Lingua originale: arabo e inglese.
Attualmente Paradise Now ha ricevuto la seguente accoglienza dal pubblico:
I premi vinti da Paradise Now e le nomination:
Paradise Now è stato accolto dalla critica nel seguente modo: sull'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes il film ha ottenuto un punteggio medio del 89% sul 100%, su Metacritic ha invece ottenuto un voto di 71 su 100 mentre su Imdb il pubblico lo ha votato con 7.4 su 10
Dalla Siria il documentario Return to Homs di Talal Derki. Marocco, Iran e Libano per la quarta giornata del Middle East Now.
Il regista di Omar, presto in uscita in Italia, ci racconta le difficoltà di girare in Palestina, l'amore per la settima arte e le speranze di libertà per il suo paese in un lungo incontro fiorentino.
Cinque premi per il film Niente da nascondere di Michael Haneke, trionfatore assoluto della serata. Premio alla carriera per Sir Sean Connery.
La 55° edizione della Berlinale, partita in sordina a causa della mancanza di film di grande richiamo per il pubblico, si è fatta notare comunque un programma valido e variegato, nonchè per l'impeccabile organizzazione.
Il regista capisce che il problema palestinese è troppo complesso per essere rappresentato al cinema da una sola angolazione e si accontenta quindi di rappresentare la realtà.