Oppenheimer 2023

Trama del film Oppenheimer

La storia dello scienziato americano J. Robert Oppenheimer e il suo ruolo nello sviluppo della bomba atomica.

Nel 1926, Robert J. Oppenheimer è uno studente di fisica presso l’Università di Cambridge. È talmente interessato alle lezioni del professore Niels Bohr che, per un banale ritardo, rischia di commettere un gesto irreparabile. Questo atteggiamento, però, racconta del temperamento di Oppenheimer, che non accetta mai che le cose non vadano esattamente come vuole lui.

È il 1954. A distanza di quasi trent’anni e dopo una lunga carriera alle spalle, Oppenheimer è ormai un affermato scienziato, ma finisce nel vortice del maccartismo: all’interno delle aule dove si svolgono delle udienze private, egli dovrà dimostrare di non svolgere attività di stampo comunista, delle quali è stato accusato: solo così potrà mantenere l’accesso allo sviluppo di alcuni progetti top secret.

Qualche anno dopo, nel 1958, Lewis Strauss, già presidente della commissione per l’energia atomica, affronta un dibattito pubblico per dimostrare di essere la persona giusta per diventare Segretario del Commercio dell’amministrazione Eisenhower, ma proprio in questa occasione dovrà ridiscutere del proprio rapporto con Oppenheimer, sulla cui figura pesano ancora le ombre del periodo maccartista.

Ma chi era davvero Robert J. Oppenheimer? Un fisico brillante ma anche un uomo tormentato. Nel 1942, durante la Seconda Guerra Mondiale, venne scelto dai vertici militari e politici statunitensi come direttore del Progetto Manhattan, il cui obiettivo era di costruire un’arma nucleare prima che lo facesse la Germania nazista.

Un ordigno con il quale si sarebbe potuto mettere la parola fine alla guerra, ma le cui conseguenze dell’utilizzo erano fortemente rischiose per i suoi effetti potenzialmente devastanti. Nei laboratori segreti a Los Alamos, nel deserto del New Mexico, lo scienziato e la sua squadra di esperti iniziarono a progettare un'arma che avrebbe rivoluzionato il mondo, ma anche posto l’umanità di fronte al più grande pericolo che avesse mai corso. Oppenheimer sentì gravemente il peso di quanto avrebbe compiuto e, al termine della guerra, avrebbe fatto i conti con la propria coscienza, messa a dura prova.