Tutti i contenuti su M. Butterfly (1993): ultime news, anticipazioni, approfondimenti, speciali, interviste, spoiler su attori, regista e cast, gossip e ultimi aggiornamenti sul film.
David Cronenberg festeggia 80 anni e una carriera che lo ha consacrato fra i più originali cineasti di sempre: da Videodrome a Inseparabili, ripercorriamo i suoi grandi film.
Jeremy Irons compie 70 anni e per l'occasione rievochiamo le cinque migliori interpretazioni e i film della fortunata carriera dell'attore di Mission e Inseparabili.
Non ama riguardare i suoi film, ma ama parlare di Netflix e della serialità. David Cronenberg, Leone d'oro alla Carriera a Venezia 2018, non smette di stupirci.
Il 75esimo Festival di Venezia rende omaggio al regista canadese - nuovo Leone d'oro alla carriera - con la presentazione di M. Butterfly, su indicazione dello stesso David Cronenberg.
È uno dei registi più originali, visionari e incisivi dei nostri tempi, un autore capace di far prendere forma a incubi e ossessioni dell'animo umano scivolando tra la fantascienza, il dramma psicologico e l'horror. Celebriamo i settantacinque anni del grande David Cronenberg con un itinerario attraverso i suoi film.
Un altro ospite di prestigio al Lucca Film Festival che omaggia David Cronenberg. Tra incontri col pubblico e premiazioni, l'attore inglese premio Oscar si racconta, tra aneddoti, curiosità e anticipazioni sui nuovi progetti.
Il maestro canadese non potendo essere presente al Lucca Film Festival quest'anno a lui dedicato, ha ritirato il premio alla carriera collegato via Skype. Tra retrospettiva cinematografica, concerti e soprattutto mostre, quello di Lucca è il più grande omaggio a Cronenberg mai realizzato in Europa.
Irons riceverà il premio alla carriera nel corso della serata presentata dal critico Claudio Carabba.
Omaggio a David Cronenberg: in programma la retrospettiva completa e tre mostre internazionali. Dal 15 al 22 marzo retrospettive, lezioni di cinema e incontri con gli autori internazionali. Sarà ospite del festival anche il regista sperimentale Roberto Nanni.
Tanto, tantissimo cinema per l'edizione 2010 del Gay Village, con le rassegne curate da Giona A. Nazzaro, ma anche tanto teatro, e personalità come Boy George, Vladimir Luxuria, i Village People, Ivan Cattaneo e altri ancora. Ovviamente ampio spazio anche alla discoteca.
Il suo volersi posizionare al di fuori di certi circoli intellettuali unito alla sua naturale inclinazione verso il cinema di genere ne fa un regista perennemente in bilico tra l' "autore" all'europea e l' "uomo di cinema" all'americana.
L'opera di Cronenberg non si limita a osservare, seppure attentamente, la superficie del reale ma, altresì, tende a incunearsi nelle sinuosità e nelle increspature del dato ontologico, a scoprire e inventare nuove parentele tra ciò che, alla vista comune, appare discreto.
Si fa pienamente comprensibile - e apprezzabile - che, per un film così diverso, eppure così organico al complesso della sua opera, Cronenberg abbia compiuto scelte stilistiche in qualche misura inopinate, rispetto a quelle che eravamo soliti ammirare.