House of Cardin 2019

Trama del film House of Cardin

Al tramonto della sua luminosa carriera, uno dei più creativi e rivoluzionari creatori di moda del XX secolo, Pierre Cardin, ha aperto per questo film il suo archivio privato e frugato nella memoria per ripercorrere le tappe di una carriera che non è difficile definire unica, dando conto di una vita che in molti passaggi viene narrata dai suoi amici e collaboratori. Il film è un ritratto vivo e colorato in cui si riflette la società contraddittoria e raffinata che Cardin ha attraversato, da Parigi all’Asia, dal Veneto all’Asia e fino alla Luna.

Il documentario celebra la figura di Pierre Cardin, stilista, imprenditore e mecenate, recentemente scomparso all’età di 98 anni. Nato nel 1922 nella provincia trevigiana come Pietro Costante Cardin ma successivamente naturalizzato francese, lo stilista ha contraddistinto la moda internazionale con il suo stile inconfondibile, qui omaggiato attraverso testimonianze e materiale inedito di archivio.

La sua famiglia fuggì agli albori del fascismo in Italia, stabilendosi a Parigi. Qui decise di diventare un sarto, coltivando la propria passione per un mestiere complesso e affascinante. Nel 1947 divenne primo sarto della maison di Christian Dior partecipando ai successi della casa, prima di fondare successivamente la propria impresa, giungendo nell’alta moda nei primi anni Cinquanta. La sua prima collezione era già avveniristica, caratterizzata da vestiti interi lavorati a maglia, rigorosamente bianchi e indossati sotto capispalla e mantelle tubolari, inclusi i vestiti a bolle.

Nel 1959 Cardin approdò in Giappone, e iniziò a collaborare anche con alcuni grandi magazzini, provocando le ire della Camera della Moda francese, che lo riabilitò soltanto tempo dopo. Egli aveva infatti compreso come i marchi d’élite non potessero ignorare il sogno delle persone di indossare abiti raffinati e apparentemente irraggiungibili, rendendo lo stile assolutamente trasversale.

Cardin fu il primo stilista a credere nel valore del brand. Il suo nome divenne un logo e iniziò a porlo su qualsiasi oggetto: dalle carte da giochi ai portachiavi, dagli sci alle penne, dalle macchine agli aerei, fino ai profumi. Dotato di grande senso dell'umorismo, Cardin si contraddistingueva per la capacità di osare con nuove proposte, che a volte scandalizzavano l’opinione pubblica, ma che allo stesso tempo accrescevano la propria fama. Anche nella sfera sentimentale si immergeva con audacia: sposò l'attrice francese Jeanne Moreau, ma il suo grande amore fu probabilmente il suo braccio destro Andre Oliver. Ma l’amante preferito di Cardin era senza dubbio il proprio lavoro; la passione nascosta era invece il teatro, poiché avrebbe da sempre voluto recitare…