Grande fan della saga animata di Toy Story e amante dei classici Disney come Aladdin, Cenerentola e La bella e la bestia, Zac Efron guarda avanti e punta in alto, anzi altissimo, sognando la carriera di Leonardo DiCaprio. Lanciatissimo dal successo di High School Musical, della serie tv Summerland e della trasposizione cinematografica del musical Hairspray, Efron ha di recente partecipato a diverse commedie adolescenziali e romantiche per poi tuffarsi in un paio di film più impegnati come il dramma da poco uscito nelle sale italiane dal titolo Ho cercato il tuo nome, in cui interpreta un marine di ritorno dall'Iraq alle prese con una tormentata ed inaspettata storia d'amore, e il film dal cast stellare presentato in questi giorni al 65° Festival di Cannes intitolato The Paperboy, al fianco di Matthew McConaughey, Nicole Kidman e John Cusack. E tra una cosa e l'altra il bel californiano dagli occhi azzurri ha voluto provare anche l'ebbrezza di fare il doppiatore in Lorax - Il guardiano della foresta, il nuovo film d'animazione della Illumination Entertainment che arriva dopo il meritato trionfo dell'incantevole Cattivissimo me. E così al fianco di un irrefrenabile Danny DeVito, il ventiquattrenne attore e cantante è giunto in Italia per presentare il film e raccontarci la sua avventura come prestavoce per il personaggio di Ted, il ragazzino protagonista del film che si batte contro tutto e tutti per conquistare il cuore della sua amata e per riportare gli alberi nella sua città, scomparsi da tempo per colpa dell'avidità dei potenti e del progresso tecnologico. Ma non è tutto, perchè Zac non ha alcuna intenzione di lasciare la televisione, il teatro e la musica per dedicarsi al cinema, ma anzi sta lavorando ad un nuovo musical e ad un nuovo disco con il sogno nel cassetto di imitare il percorso di attori del calibro di Leonardo DiCaprio e Brad Pitt.
Com'è andata quest'esperienza al fianco di Danny DeVito, prima di conoscerlo era già uno dei suoi idoli?Danny è davvero un eroe del cinema, un attore di grande esperienza e di grande talento ma soprattutto è una persona molto divertente, chiunque abbia avuto l'onore di conoscerlo sa bene di cosa parlo. E' una persona premurosa e se lo sai prendere può diventare il tuo migliore amico. E' stato veramente bello lavorare con un attore che ha alle spalle una lunga carriera come la sua e ha sempre tante cose da raccontare. Danny ha anche un grande cuore e il grande pregio di non prendere mai nulla sul serio. Al contrario di me che essendo agli inizi non so ancora bene cosa voglio fare da grande e come muovermi in questo ambiente...
Gli hai chiesto qualche consiglio in proposito, vista la sua saggezza e la sua lunga esperienza in materia?
Certo, lui mi ripete sempre che la cosa più importante è divertirsi quando si lavora, ma io non sempre ci riesco, sono troppo impegnato a dare il meglio di me e a pensare a come evitare di sbagliare. Dovrei ascoltare i consigli di un'icona del cinema come lui, un uomo che sprigiona un'energia invidiabile ed è sempre di buon umore.
Passiamo molto tempo in aereo in questo periodo di promozione per il film, mentre venivamo qui ad esempio abbiamo chiacchierato a lungo durante il volo, lui mi ha molto coccolato, mi ha chiesto che genere di film guardo ed io pensavo di essere un cinefilo prima di parlare con lui. Solo dopo la lunga chiacchierata con lui mi sono reso conto che devo ancora vedere centinaia di film importanti. Lui è un grande conoscitore del cinema e mi ha fatto una lista dettagliata di film che secondo lui devo assolutamente vedere.
Cosa sai del cinema italiano, hai mai visto qualche film italiano?
Proprio ieri Danny mi ha parlato degli spaghetti western di Sergio Leone e di un film che si intitola Miracolo a Milano di Vittorio De Sica, un film che mi ha consigliato a tutti i costi di vedere. Ammetto di non essere un appassionato di cinema italiano ma colmerò presto le mie lacune.
Contrariamente a quel che si crede abbiamo usato molto il fisico per questo doppiaggio, muoversi e gesticolare aiuta a rendere la voce vera e credibile, il movimento aiuta a renderla piena di carattere e permette all'attore di esprimersi liberamente. Detto questo non è stato per niente facile dare la giusta intonazione e trasformare la mia voce in quella di un dodicenne (ride). Ultimamente sono diversi i personaggi da te intepretati in storie sentimentali e anche qui in Lorax presti la voce a Ted, un ragazzo innamorato segretamente della sua vicina di casa. Nella vita sei un ragazzo romantico?
Mi considero una persona molto sentimentale, mi piace la sensazione che si prova quando si è innamorati, credo che l'amore sia il sentimento più bello del mondo e una delle cose più belle della vita. Sono soddisfatto di come sono e vado fiero del mio romanticismo.
Ted è perdutamente innamorato, tu hai mai fatto qualche pazzia per amore?
Certo che ne ho fatte, e anche molte, ma ci tengo anche molto alla mia privacy sentimentale, nei limiti del possibile, ovvio (ride).
Sono tante le chiacchiere di gossip diffusesi recentemente, ci dici se è vero che in sala di doppiaggio è nata una storia d'amore con Taylor Swift che doppia la ragazza di cui Ted è innamorato?
Alla gente piace tanto chiacchierare (ride) ci tengo a precisare che Taylor è una bellissima ragazza ma sono uscito con lei solo nel film.
Dipende dal film. Ho visto il 3D di Avatar e quello di altri film meravigliosi e sono rimasto di stucco, altre volte ammetto di aver pensato che il film appena visto non c'entrasse nulla questa tecnologia. Il progresso del mezzo cinematografico non si ferma mai, anche il 3D è uno strumento in via di sviluppo e a mio avviso ha ancora tante potenzialità. Credo che a divertirsi di più col 3D siano i bambini, osservandoli mi sembra quasi che grazie agli occhialini e alla visione in 3D si riesca a farli ridere di più.
Artisticamente parlando vuoi lasciarti alle spalle il tuo passato e il successo del personaggio di Troy in High School Musical o desideri proseguire su più strade parallele?
Troy Bolton rimarrà per sempre con me, senza di lui non sarei di certo qui oggi. E' vero che in questo momento sto tentando di fare scelte diverse, trovo che il cambiamento sia sempre un passo importante e costruttivo per un artista, anche se spesso significa intraprendere strade scivolose e rischiare molto. Tutti i più grandi attori hanno lottato per difendere l'integrità delle proprie scelte, è successo anche a Leonardo DiCaprio all'inizio della sua carriera e io spero di avere il successo e la caparbietà che ha avuto lui che non si è lasciato influenzare da scelte commerciali ma ha scelto di accettare solo ruoli che gli sembravano congeniali e interessanti. E' bello sorprendere i fan con qualcosa che non si aspettano da te, è questo che rende la carriera interessante e mette un po' di pepe. Mi viene in mente il ruolo di Jonah Hill in L'arte di vincere - Moneyball, un ruolo totalmente diverso dal solito per lui in cui ha dato davvero dimostrazione del suo talento.
Credo che Brad Pitt sia un attore interessante, ho imparato molto dalle sue interviste, ha sempre lottato per essere diverso, per andare contro corrente, ha impiegato un'intera carriera per sentirsi appagato ed ancora non lo è completamente. È interessante andare controcorrente, un po' come fa anche il regista David Fincher, un autore che ammiro molto. Agli Oscar ho tifato per Moneyball e per Brad ma purtroppo non è andata bene. Peccato, sarà per la prossima volta.
Quali film di quelli nominati agli Oscar ti sono più piaciuti?
Ho adorato The Artist, ho amato moltissimo Moneyball e mi è molto piaciuto Paradiso amaro con George Clooney e il remake di Millennium targato David Fincher, quattro film diversissimi tra loro ma davvero emozionanti.
Credo che il film trasmetta un grandissimo messaggio contro il consumismo eccessivo, contro lo spreco e il dissesto ambientale delle città. Dobbiamo tutti noi renderci conto che il mondo in cui viviamo va rispettato altrimenti andremo dritti dritti allo sfascio, c'è sempre qualcosa da fare per andare in questa direzione, si inizia dalle piccole cose di tutti i giorni e si arriva alle grandi cose, io nel mio piccolo penso di essere una persona attenta al problema. Lo dobbiamo fare per noi e per le generazioni future. Bisogna iniziare a sensibilizzare i bambini sin da piccoli su questo argomento e il nostro film va proprio in questa direzione, in un momento in cui queste tematiche sono di fondamentale importanza.