La seconda parte della quinta stagione di Yellowstone, quella finale (almeno in teoria), arriverà su Paramount Network e su CBS a partire da domenica 10 novembre. In una data che non è ancora stata resa nota, sarà disponibile anche in Italia in esclusiva su Sky e, in streaming, su NOW. La curiosità del fandom della serie ideata da Taylor Sheridan e John Linson è allora duplice.
C'è il desiderio di conoscere come verranno chiuse tutte le varie linee narrative - e le faide famigliari e non - disseminate nel corso degli anni, ma, soprattutto, c'è la trepidazione nel poter finalmente scoprire se la storia del patriarca della famiglia Dutton, John, verrà portata a termine in maniera soddisfacente data l'assenza del suo interprete, il carismatico Kevin Costner.
John Dutton doveva essere assente dal finale di Yellowstone fin dall'inizio
Le star della serie hanno più volte affermato, nel corso di svariate interviste, che Taylor Sheridan aveva progettato fin dal principio il gran finale di Yellowstone senza John Dutton e il suo interprete, Kevin Costner. Una posizione che, recentemente, è stata ribadita da Kelly Reilly, che veste i panni di Beth Dutton, sulle pagine di Entertainment Weekly.
Queste le sue parole:
L'assenza del personaggio faceva già parte del finale. Non è qualcosa su cui abbiamo dovuto cambiare rotta, era già scritto nella trama della storia. Sarebbe sempre dovuto accadere, avverrà solo in modo leggermente diverso.
Una dichiarazione, questa, che fa pendant con quanto detto, sempre dall'attrice, a metà settembre in un articolo pubblicato dall'autorevole testata sul mondo dell'intrattenimento citata qualche riga fa:
Nella mente di Taylor Sheridan Yellowstone è sempre stato formato da cinque stagioni, ma poiché la serie ha avuto così tanto successo, il network - e non solo - ne volevano di più. Quindi, in un certo senso, è stato il destino a decidere, e abbiamo concluso questa parte di Yellowstone nel modo in cui lui aveva sempre immaginato di farlo.
Un riferimento, questo, alla suddivisione della final season in due blocchi, convenzionalmente indicati come Yellowstone 5A e 5B. Quello che nessuno poteva sospettare era che, nel mentre, la corda che univa professionalmente Taylor Sheridan alla sua stella di punta, Kevin Costner, si sarebbe spezzata.
La versione di Taylor Sheridan
I vari aggiornamenti che, soprattutto nel corso del 2023, sono apparsi online su quello che stava accadendo nel dietro le quinte di Yellowstone sembravano tutti andare un po' troppo a senso unico. La notizia dell'addio di Kevin Costner alla produzione è stata per lungo tempo connotata da una narrazione uniforme che lo dipingeva come "unico villain" della situazione anche grazie al lungo profilo dedicato a Taylor Sheridan dall'Hollywood Reporter a giugno del 2023. Intitolato in maniera emblematica Taylor Sheridan Does Whatever He Wants: "I Will Tell My Stories My Way" (Taylor Sheridan fa quello che vuole: "Racconterò le mie storie a modo mio.") era una vera e propria summa dello "Sheridan way of life and working" (nonché un incubo per i suoi publicist).
Quello che emergeva dagli interventi del Deus-ex machina del popolare franchise può essere riassunto così: Kevin Costner voleva dare la precedenza alla lavorazione della sua saga western, Horizon, e tutti, Sheridan e la Paramount, avevano ragionato in modo tale da sistemare l'agenda di produzione di Yellowstone 5B in base agli impegni cinematografici del premio Oscar di Balla coi lupi, ma la cosa non ha funzionato.
La mia opinione su Kevin come attore non è cambiata. La maniera in cui ha plasmato John Dutton è simbolica e potente... e non ho mai avuto problemi con Kevin tali da non poter essere risolti con una semplice telefonata. Ma quando gli avvocati si intromettono, le persone smettono di parlarsi e iniziano a dire cose che non sono vere, cercando di spostare la colpa in base a come sembra reagire la stampa o il pubblico (...) Il suo film sembra essere una grande priorità per lui ed è su quello che vuole concentrarsi. Spero davvero che ne valga la pena e che sia un buon lungometraggio. Ovviamente sono deluso perché questo fatto ha abbreviato la conclusione della storia del suo personaggio. Non la cambia, ma la abbrevia.
Quindi sì, a prescindere dal come finirà la vicenda specifica di John Dutton (tutti sembrano certi del fatto che passerà a miglior vita), possiamo prendere per buone le parole del padre padrone di Yellowstone: Taylor Sheridan ha sempre saputo come chiudere quella parte di racconto, ma, per un motivo o per l'altro, ha dovuto obbligatoriamente la dinamica. La speranza è che non sia qualcosa in stile "Addio Poochie".
La versione di Kevin Costner
Durante le attività stampa alle quali Kevin Costner ha partecipato a margine della promozione della prima parte della sua epopea western intitolata Horizon: An American Saga - Chapter 1, l'attore e regista ha potuto dare una sua versione dei fatti che, naturalmente, è antitetica rispetto a quella di Taylor Sheridan. Anzi: in più di un'occasione ha cercato di tendere alla produzione di Yellowstone un "ramoscello d'ulivo" dichiarandosi disponibile a tornare per la lavorazione delle ultime puntate. Poi però il 21 giugno, con un video molto sintetico pubblicato su Instagram, ha ufficializzato il suo addio definitivo alla serie. Una conferma che è arrivata dopo una serie d'interviste durante le quali ha voluto precisare che la faida con Sheridan non è stata raccontata in modo veritiero e di non aver gradito la maniera in cui è stato dipinto come "unico villain" della faccenda.
A metà maggio spiegava a Deadline che proprio per la ragione di cui sopra sentiva la necessità di affrontare di petto questa narrazione a senso unico. E il suo racconto è - ça va sans dire - speculare a quello dell'ideatore della serie TV.
Il contratto che avevo siglato prevedeva per le stagioni cinque, sei e sette. Nel mese di febbraio, in seguito a un paio o massimo tre mesi di trattative, ne hanno fatto un altro. La loro intenzione era rimodulare quel contratto, e al posto delle stagioni sei e sette, avevano piazzato la 5A e la 5B. Il tutto accompagnato da un "forse faremo la sei". Ma non sono riusciti a tenere fede a quanto detto. Horizon, la sua produzione, era piazzata proprio in mezzo a ciò. ma Yellowstone aveva in ogni caso la precedenza. Avevo piazzato Horizon nei vuoti produttivi di Yellowstone. Solo che questi vuoti venivano sempre spostati da loro, non da me.
Qualche settimana dopo, nel mese di giugno, spiegava al People Magazine non aveva alcuna idea che la lavorazione della produzione televisiva targata Paramount si sarebbe interrotta per ben 14 mesi, un lasso di tempo in cui avrebbe potuto fare altro, ad averlo saputo (va detto che a rallentare ulteriormente il processo ci si sono messi anche lo sciopero degli attori e quello degli sceneggiatori). Sempre nel corso della medesima intervista ammette anche una certa delusione per non aver ricevuto il sostegno delle co-star di Yellowstone tanto da domandarsi, nel mezzo del marasma mediatico che lo ha visto coinvolto, se ci sarebbe mai stato qualcuno che avrebbe parlato pubblicamente di quello che lui aveva fatto per Yellowstone, più di quello che non aveva fatto.
Tuttavia, a prescindere da chi abbia torto o ragione in questa storia resta un solo dato di fatto: dovremo gioco forza accontentarci di un addio all'iconico John Dutton che sarà anche in linea con le intenzioni iniziali di Sheridan, ma che sarà, comunque raccontato al motto di "Non lo famo ma lo dimo". Come insegnano gli sceneggiatori di Boris.