Seconda serata e X Factor 2021, lo show Sky prodotto da Freemantle, entra ufficialmente nel vivo con la prima eliminazione di quest'anno. Dopo una serata in cui i voti della prima puntata sono andati a sommarsi a quelli di ieri, al ballottaggio sono finiti i Westfalia insieme a Versailles, poco votati da un pubblico che forse non è rimasto convinto dalle loro performance e delle loro sonorità, indubbiamente complesse e particolari. La scelta di chi doveva tornare a casa è toccata come di consueto ai quattro giudici di questa edizione, Manuel Agnelli, Mika, Emma ed Hell Raton, che hanno decretato l'uscita del gruppo dei Westfalia. Vincenzo Destradis, Enrico Truzzi, Davide Paulis e Jacopo Moschetto sono quindi ufficialmente i primi eliminati di questa edizione in onda ogni giovedì alle 21:15 su Sky e NOW, anche se, con il loro genere ultra contaminato, siamo sicuri riusciranno ancora a farci parlare di loro.
Abbiamo avuto modo di intervistarli per chiedergli qualche prima impressione a caldo sull'esperienza vissuta, sul lavoro svolto e sul futuro, mentre il loro singolo Goblin è in radio e tutte le piattaforme digitali dal 29 ottobre, contenuto nell'X FACTOR MIXTAPE VOL. 2, l'album con i brani originali dei 12 concorrenti del Live di X Factor 2021.
L'esperienza X Factor
Qual è il ricordo più bello di questa esperienza?
Ci sono diverse cose che ci porteremo dietro, di sicuro un bagaglio di esperienze in un ambito che non avevamo mai vissuto. Se vogliamo dire dei momenti più "umani": la giornata in studio con Taketo quando abbiamo registrato il nostro secondo singolo, che ora non uscirà con X Factor ma comunque uscirà, speriamo il prima possibile. Quella è stata una giornata bellissima in studio, di condivisione musicale e di creazione. Poi i momenti in hotel insieme agli altri concorrenti: ci siamo trovati benissimo con tutti, molto spesso stavamo nella nostra stanza insieme a Fabiano, Erio, Federico, i ragazzi dei Mutonia e dei Bengala fire. L'unico confronto reale era con le persone che vivevano la nostra stessa situazione, una situazione straniante.
Cosa vi rimarrà degli insegnamenti del vostro giudice, Mika? Come vi siete trovati con lui?
Ci avrebbe fatto piacere restare più tempo a lavorare con lui, ha una capacità di farti capire e condividere la sua visione delle cose in una maniera giusta e rispettosa, anche quel poco lavoro fatto è stato di crescita e abbiamo sentito la differenza sul palco. Alcuni aspetti dal punto di vista del coinvolgimento come band in scena li abbiamo curati grazie alle sue istruzioni.
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Una musica dalle tante sfumature
Ci sono cose che avreste voluto mostrare di voi? Qualche altra vostra sfumatura
Ci sono sicuramente diverse sfumature che non abbiamo potuto portare, abbiamo portato tanta musica di groove e d'impatto e sarebbe stato bello portare anche qualcosa di più emozionale, anche in una maniera differente rispetto al contesto di X Factor. In particolar modo avremmo voluto portare il nostro secondo singolo che consideriamo una bomba e che comunque faremo uscire.
C'è un vostro elemento, una vostra particolarità che pensate non sia stata compresa dal pubblico fino in fondo?
La nostra musica ha tante sfaccettature, nasciamo come cover band ma ci distacchiamo presto da questo modo di suonare. Nel tempo abbiamo iniziato a cercare tutte le cose che ci piacevano mettendole all'interno di brani originali e quelli ci rappresentano di più, quindi già suonare delle cover per noi è stato stimolante, interessante, una sfida anche se non è stata di certo la cosa più rappresentativa. In un contesto di brani originali ci sarebbe piaciuto far uscire di più il nostro sound per quello che è, per quello che vogliamo portare in giro.
Avreste preferito andare al tilt con il voto del pubblico?
Sarebbe cambiato poco. Il giudizio che ha espresso anche Manuel, quello di lasciarci andare, è perché ha probabilmente sentito che era il momento giusto per noi di lasciare lo show. Non facciamo a nessuno una colpa.
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Cosa riserva il futuro
Cosa vedete nel prossimo futuro? Pandemia permettendo salirete a breve su un palco con nuovi brani?
Uno dei motivi per cui abbiamo fatto X Factor è stato quello di farci conoscere dal pubblico che crediamo possa essere interessato alla nostra musica e portare tutto su un palco il più presto possibile e nella maniera più figa possibile. La dimensione palco ci appartiene molto, è la cosa su cui punteremo da subito, come anche la pubblicazione di nuovi brani, abbiamo un bel po' di musica anche arretrata da pubblicare, quindi sicuramente non mancheranno entrambe.
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Fate della musica molto particolare, modificherete qualcosa per ottenere un successo più mainstream o proseguirete per la vostra strada?
Siamo Venuti a X Factor non per ottenere un successo mainstream ma per portare la nostra nicchia in un contesto mainstream e farla conoscere al pubblico in modo che in un futuro anche altre persone che fanno parte di questa realtà possano pensare: lo hanno fatto loro possiamo farlo anche noi. Pian piano questo abitua anche le orecchie degli spettatori. I compromessi arrivano quando poi hai sviluppato una tua personalità e allora capisci cosa vuole il pubblico, ma allo stesso tempo hai il tuo modo di esprimerti. Se il compromesso arriverà, sarà qualcosa di naturale e spontaneo. A noi piace la musica che facciamo e il nostro obiettivo, oltre che portarla in una dimensione italiana, è prendere una buona visibilità per esportarla anche all'estero dove questo genere di musica ha più mercato e più appeal.