Ormai siamo al giro di boa per quanto riguarda la sezione live di X-Factor 13 che, puntata dopo puntata, continua a regalare emozioni. La competizione si fa sempre più agguerrita e adrenalinica, così come aumenta il timore di uscire dal programma.
Se le scorse settimane sono stati purtroppo eliminati Mariam Rouass, Enrico Di Lauro e la scorsa settimana Lorenzo Rinaldi e Marco Saltari hanno dovuto abbandonare il talent show a causa di una doppia eliminazione, in questa quarta puntata lo stesso destino è toccato ai Seawards, gruppo composto da Giulia Grander Benvenuto e Loris Venier. Capitanati dal coach e giudice Samuel, frontman dei Subsonica, il due ventunenni non sono riusciti ad essere particolarmente incisivi per poter proseguire nel programma.
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Chi sono i Seawards?
Tra i vari gruppi di X-Factor, i Seawards hanno colpito molto il pubblico per il percorso fatto: composto da Giulia Grander Benvenuto e Loris Venier, i due si sono trovati quasi per caso e la loro unione, contraddistinta da tante affinità, così come da alcuni interessi musicali differenti (tanto da renderli complementari). In realtà, prima del debutto ad X-Factor, il gruppo era formato da Giulia e Francesco Proglio De Maria: i due, infatti, avevano fondato il gruppo nel 2015 e si erano conosciuti tra i banchi di scuola. Molto affiatati, i due ragazzi hanno vissuto diverse avventure, dal cantare di fronte agli amici, fino ad arrivare a Collisioni Festival. Ma è proprio con X-Factor che è avvenuta la rottura e il cambio di rotta: "Durante il giorno delle audizioni mi sono sentita dire da Francesco che la chitarra era solo un hobby per lui e che voleva fare l'infermiere. Sono rimasta un po' spiazzata: insomma, dopo quattro anni che suonavo con questo ragazzo, dopo aver fatto cose importanti... così ho cercato Loris senza scoraggiarmi, perché occasioni del genere non capitano due volte. Io e Loris siamo stati poi messi in contatto da alcune persone in comune".
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Il percorso di X-Factor come evoluzione personale
Sin dall'inizio, i Seawards avevano già annunciato che il loro percorso ad X-Factor sarebbe stato fatto per attuare un'evoluzione e così è stato: "Siamo cresciuti, siamo diventati prima amici, poi compagni di avventura e ora siamo inseparabili, e questa è stata un'evoluzione a livello umano. A livello sonoro, invece, abbiamo immesso una chitarra, direi magistralmente, abbiamo immesso dei cori: insomma, abbiamo imparato ad amalgamarci". Eppure, i due ragazzi, della Liguria lei, del Friuli Venezia-Giulia lui, non hanno avuto forse il tempo giusto per dimostrare davvero quello che sono e Giulia lo conferma: "Non abbiamo avuto il tempo matematico delle otto puntate, ma quello di quattro. Secondo me abbiamo fatto diverse cose a partire dall'inedito di ieri alla canzone in italiano che non avrei mai pensato di cantare. Qualcosa di diverso direi che lo abbiamo fatto".
In effetti, forse i due ragazzi non stati capiti fino in fondo, soprattutto durante la puntata di ieri sera quando hanno presentato il brano Feel, accolto come se fosse un inedito "Ci deve essere stato un misunderstanding, perché il brano che abbiamo scelto ieri non era proprio un singolo, era l'arrangiamento di un'altra canzone d'archivio, che piaceva tanto a Samuel ma non era un inedito, non era stata pensata e scritta in questo senso. L'inedito vero ci sarebbe stato la settimana prossima". Infatti, l'inedito si sarebbe basato su una canzone già sentita: "Settimana prossima avremmo ripresentato la canzone che avevamo presentato alle audizioni che era Fulls, però riarrangiata totalmente in chiave pop. Non si può definire una canzone morta, può essere poi che esca e che la sentirete". Ma il loro percorso sarebbe potuto andare diversamente? "Chi lo sa, credo che non ci penseremo, altrimenti ci facciamo il sangue marcio".
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Il rapporto con il coach Samuel
Durante questi talent diventa fondamentale per i concorrenti avere una guida a cui fare riferimento e per i Seawards, Samuel è stato fondamentale. Tra i due giovani talenti e il frontman dei Subsonica è nato un bel rapporto artistico e umano: "Dopo l'eliminazione siamo andati a divertirci con Samuel in un bar, e con noi c'era anche Alessandro Bavo, il producer che ci ha seguiti in questo percorso. Samuel è come lo si vede, è esattamente com'è, non era finzione davanti alle telecamere il fatto di essere molto amichevole con noi. Veniva in studio a vedere le prove anche quando non c'erano le telecamere, quando era non tenuto a farlo. Si è creato un legame molto, molto bello, perché c'era proprio un interesse artistico totale, più che televisivo". Probabilmente, Samuel è stato anche l'unico giudice che ha compreso a pieno la composizione del gruppo, la sua struttura, a fronte delle diverse critiche a cui i Seawards sono stati sottoposti: "Loris nemmeno cantava e lo ha fatto nella seconda puntata e in quelle seguenti e questo è stato un cambiamento molto importante, ci ha fatto fare gruppo, ci ha unito ulteriormente. Poi, se la voce di Loris si sente meno della mia, lui deve fare comunque un coro, è una cosa bella vista in brutto: mi sento spesso dire 'sei una solista accompagnata'. No: uno più uno fa due, non fa uno".
Tra i vincitori personali del programma e un futuro pieno di sogni
Nonostante la loro eliminazione dal programma, i due ragazzi nutrono delle preferenze per quanto riguarda chi vorrebbero finissero in finale, soprattutto i Booda:"A entrambi ci piacciono i Booda e i Sierra: abbiamo avuto modo di lavorare con loro 24 ore su 24, Loris ha anche realizzato delle chitarre per la canzone di ieri alle 3 di notte. Ci siamo davvero mescolati bene, ci piacerebbe vederli in fondo entrambi". Per quanto riguarda il futuro, i due hanno sicuramente intenzione di fare ancora gruppo, più forti di prima: "Il prossimo step è creare qualcosa di nuovo: c'è già qualcosa in serbo da dare, dipende poi da parte discografica che ci gestirà. Per ora non sappiamo ancora, ma speriamo bene: abbiamo solo tanta voglia di fare, di suonare, di fare concerti o in digitale, qualsiasi cosa".