Witch Watch, recensione primi episodi: incantesimi e ironia di una strega innamorata

Witch Watch si mostra come una fusione di commedia magica e tensione romantica: Nico, neostrega impulsiva, e Morihito, serio ogre famiglio, portano lo spettatore in un'avventura dolceamara.

Una scena di Witch Watch

E se la magia più potente fosse la semplice formula della quotidianità? Il sipario di Witch Watch si solleva su un mondo in cui la magia fa eco alle emozioni umane, e il soprannaturale si mescola alla vita quotidiana. Con un tocco leggero ma non banale, i primi due episodi rivelano le carte della serie firmata Bibury Studios e diretta da Hiroshi Ikehata: una protagonista dal cuore impavido e ingenuo, Nico Wakatsuki, che trasforma ogni incantesimo in un potenziale disastro domestico, e Morihito Otogi, il suo famiglio orco, la cui espressione imperturbabile cela un animo delicato.

La storia di Witch Watch agli inizi: la magia è nell'aria

Nei primi due episodi, ora visibili in Italia su Crunchyroll e Netflix, la serie costruisce la propria identità giocando sugli estremi: da un lato, una commedia magica che strizza l'occhio al genere slice‑of‑life, dall'altro, un sottile velo di tensione per via di un mistero che incombe sui protagonisti.

Witch Watch Recensione Nico2
Un'immagine di Nico

La storia si apre con Nico Wakatsuki, una neostrega tanto impetuosa quanto ingenua, che lascia la "Terra Santa" delle streghe per trasferirsi nella tranquilla cittadina di Hinode, dove il suo famiglio Morihito Otogi, un serio ogre dall'aspetto imponente, la accoglie nella vecchia casa che i due hanno condiviso da bambini. Questo ritorno all'infanzia, davanti a una porta cigolante e a pareti ricche di ricordi, innesca immediatamente una serie di gag esilaranti: dai tentativi maldestri di Nico di ripristinare l'arredamento con magie fuori controllo, alle reazioni impassibili di Morihito, che con un semplice movimento di sopracciglia sollevate contagia lo spettatore con un sorriso.

La serie costruisce all'inizio un equilibrio perfetto tra la gioia di vivere la magia e le responsabilità che ne derivano. L'accoppiata "strega spumeggiante" e "ogre paziente" richiama alla mente celebri dinamiche di genere, come quelle di Miss Kobayashi's Dragon Maid, ma Witch Watch riesce a distinguersi grazie a un ritmo narrativo che non si appoggia esclusivamente sulla comicità, bensì intreccia un filo di mistero: sin dalla prima puntata, infatti, si intravede una profezia oscura che pesa sulla testa di Nico, aggiungendo un pizzico di tensione al clima agrodolce dello show.

Witch Watch Recensione Otogi
Il serio Morihito

Il secondo episodio conferma le buone impressioni iniziali, scavando più a fondo nel rapporto tra i due protagonisti. L'ambientazione scolastica, ricca di richiami al fantasy adolescenziale di alcuni shojo, accoglie Nico e Morihito in una serie di situazioni surreali: dalle lezioni di magia che finiscono nel caos alle scorribande notturne per proteggere la città da forze misteriose. Qui il confronto con coetanei e antagonisti è molto leggero, ma ciò che sorprende è la capacità della regia di non banalizzare il quotidiano: ogni scena tra banchi di scuola riflette fragilità comuni agli adolescenti, amplificate però dal peso della magia.

Una strega alle prime armi

Ci sono tanti colori pastello e buon umore in questi due episodi, che si concentrano innanzitutto sull'animazione, curata con passione e caratterizzata da un tratto morbido che esalta l'espressività dei personaggi senza rinunciare a sequenze d'azione convincenti. Le coreografie degli incantesimi, accompagnate da una colonna sonora che mescola motivi giocosi a toni più drammatici, creano un'atmosfera magica per niente stucchevole. L'alchimia tra Nico e Morihito, poi, è l'anima pulsante della serie: i loro dialoghi, a tratti fulminanti e a tratti dolcissimi, riescono a catturare l'attenzione e a far sorridere anche negli istanti di maggiore tensione.

Witch Watch Recensione
Una scena comica dell'anime

Tuttavia, emergono anche alcuni aspetti più critici: la leggerezza della trama rischia ogni tanto di sfociare in un eccesso di slice‑of‑life, facendo perdere la carica narrativa e l'effetto "magico" della serie. Alcuni personaggi secondari, pur presentati con brio, restano ancora appena abbozzati, frenando la possibilità di un coinvolgimento emotivo più profondo. Inoltre, la profezia che incombe sui protagonisti, benché intrigante, necessita di sviluppi più incisivi per non restare un semplice pretesto narrativo.

Witch Watch Recensione Nico2
Nico prova una magia

Witch Watch promette di evolversi in un percorso in cui ogni incantesimo e ogni rivelazione si intrecciano in un arazzo di emozioni. Non resta che attendere i prossimi episodi per scoprire se la profezia oscura spezzerà l'armonia o porterà Nico e Morihito a unire davvero il proprio destino in un incantesimo indissolubile.

Conclusioni

I primi due episodi di Witch Watch mostrano un anime che gioca con i generi in modo originale e godibile. Le influenze dei classici rom‑com magici sono presenti, ma la leggerezza iniziale non impedisce di percepire un cuore romantico e un’anima avventurosa. Chi viene attirato dalle storie dove la magia diventa specchio di relazioni umane, eppure teme atmosfere troppo cupe, troverà in Nico e Morihito due figure capaci di far ridere, sussultare e, perché no, battere il cuore.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
1.0/5

Perché ci piace

  • La serie è leggera, divertente e bilanciata tra umorismo e mistero.
  • L'animazione è morbida, delicata ma non stucchevole.

Cosa non va

  • Forse l'elemento magico rischia di risultare in secondo piano se non verrà strutturato meglio in futuro.