Sembrava un'operazione impossibile rendere su grande schermo uno dei musical più amati e popolari, invece Universal e il regista John M. Chu sono riusciti nell'impresa: Wicked è bellissimo e traduce su schermo con valore artistico l'importante budget investito. Colpiscono nel segno le protagoniste Ariana Grande e Cinthia Erivo, stupiscono le scenografie, travolgono (ma questa non è una sorpresa) le canzoni. In sala dal 21 novembre, inizia già il conto alla rovescia per la parte 2, girata back-to-back, che vedremo a novembre 2025.
La recensione di Valentina Ariete
Ne Il mago di Oz, sia nel film del '39 con Judi Garland che nel libro di L. Frank Baum, tutti gioiscono per la morte della Malvagia Strega dell'Ovest. Dorothy Gale, venuta dal Kansas, le è caduta addosso con la casa. Ma perché era così odiata? E soprattutto: come si è guadagnata l'appellativo di malvagia? Lo è sempre stata, oppure è successo qualcosa che l'ha resa la villain del mondo di Oz? Lo scrittore Gregory Maguire si è fatto queste domande e nel 1995 ha pubblicato il primo di una serie di romanzi che espande l'universo creato da Baum: Strega - Cronache dal Regno di Oz in rivolta. È proprio da questo libro che prende ispirazione il musical Wicked di Winnie Holzman e Stephen Schwartz, un classico di Broadway da 20 anni, a cui, a sua volta, si ispira il film di Jon M. Chu, arrivato al cinema. [...] Leggi tutta la recensione di Wicked https://movieplayer.it/articoli/wicked-recensione-film-musical_34087/
Le opinioni degli altri redattori
L'opinione espressa nella recensione è condivisa da praticamente tutti i nostri redattori, colpiti dal valore e dalla grande potenza cinematografica del film di John M. Chu. Era da tempo che non percepivamo un tale entusiasmo e non possiamo che esserne profondamente contenti, perché sono titoli del genere che valorizzano l'esperienza cinema e lasciano soddisfatti gli spettatori che si recano in sala.
Il nemico da combattere
Provare a sconfiggere la gravità: un compito che sfida la normale visione del mondo, in grado di levare ancore e mettere le ali. In un contesto dove tutto è controllato e apparentemente pacifico, chi prova ad elevare se stesso al di sopra di un suolo patinato, mattonato d'oro ma posato su strati di inganni e crudeltà, allora è visto come un rivoluzionario pronto ad abbattere il sistema; il malvagio da distruggere. Nella sua mai banale riflessione sulla dicotomia tra bene e male, su come gli opposti spesso di intersechino e si scambino, Wicked parla proprio di questo: della creazione del giusto nemico da consegnare alle folle, del cattivo da combattere. Perché a dare senso agli eroi sono da sempre dei degni antagonisti, e nessuna tra i vari archetipi di genere è più adatta al ruolo di Elphaba Thropp. Wicked ha sempre tratteggiato più a fondo del Mago di Oz l'anima politica e sovversiva celata in questo universo immaginario, potenziandolo ed evolvendolo.
La trasposizione di John M. Chu non prescinde alcun elemento originale, traducendo in chiave cinematografica un'opera robusta ed essenziale con una visione a tratti miracolata, tra spettacolo, divertimento ed emozione. La sorpresa è nei tempi comici e drammatici di Ariana Grande, ma la vera mattatrice resta Cynthia Erivo, un Elphaba commovente e strepitosa già in odore di premi. Si parla di gabbie, di soprusi, di bavagli e discriminazione, con linguaggio musicale preponderante che raggiunge il suo picco con Defines Gravity, interpretata con sentimento e vigore dalla Erivo. Ed è cosa giusta che l'apice sia proprio lì, nel momento in cui tutto cambia e si punta in alto, oltre il limite imposto, arrivando a definire se stessi al di sopra della consapevolezza del ruolo che la società vuole per noi. Un atto eversivo e d'emancipazione che coincide con la libertà, in un bellissimo musical che tocca a più riprese corde di meraviglia inaspettate. (Luca Ceccotti)
Voto: ☆☆☆☆
Una piacevole sorpresa
Wicked è stato una piacevole sorpresa per vari motivi: il primo è di impronta prettamente cinematografica, per il valore dell'opera nel suo insieme, per la tangibilità di scenografie e set in cui i protagonisti si muovono (al netto di una CGI ovviamente presente, ma sfruttata per ampliare la portata e l'ampiezza del mondo); il secondo è per il modo in cui storia e personaggi accolgono lo spettatore per due ore e quaranta minuti che volano via sfidando la gravità. Ci siamo ritrovati a fine film, a sorpresa e per la prima volta da tanto tempo, a non pensare che qualche sforbiciata qua e là avrebbe fatto bene al film: per nulla, ne avremmo voluto ancora, subito e non tra un anno. Un grande spettacolo cinematografico che guarda al passato ma parla al presente. Antonio Cuomo
Voto: ☆☆☆☆
Un adattamento semplicemente perfetto
Lo dico da appassionata di musical che ha fatto visita più volte ai teatri di Londra per godere delle sontuose messe in scena e delle performance impeccabili. Pochi film tratti da musical riescono a catturare l'essenza dello spettacolo dal vivo come Wicked. Jon M. Chu ha compiuto il miracolo, trasponendo nella maniera più fedele possibile la storia dell'amicizia tra Elphaba e Glinda. Il regista è riuscito nell'impresa di riprodurre la stessa emozione che si prova nell'assistere alla versione live arricchendo, al tempo stesso, la storia originale di sfumature inedite. Le protagoniste sono perfette. Cynthia Erivo e Ariana Grande rendono giustizia a tutte le interpreti che hanno calcato le scene prima di loro la prima con la sua gravità e la seconda con la sua spumeggiante leggerezza. Arguto l'omaggio alle prime interpreti del musical, Idina Menzel e Kristin Chenoweth, che compaiono in un gustosissimo cameo. La creazione del mondo di Oz è potente e immaginifica, i numeri musicali sono da mozzare il fiato, ma sotto la superficie patinata scorre potente il messaggio politico contenuto nel musical e, prima ancora, nel romanzo di Gregory Maguire da cui è tratto. La ghettizazzione del diverso, il meccanismo della macchina del fango e la manipolazione dell'opinione pubblica per creare un nemico screditando l'avversario sono temi attualissimi su cui riflettere grazie anche all'efficacia del film. E ora scatta il conto alla rovescia per l'arrivo della seconda parte. (Valentina D'Amico)
Voto: ☆☆☆☆☆
Wicked, oltre il palcoscenico, puntando alla rivoluzione
Un palcoscenico sfavillante, colorato, armonioso. Un palco dove va in scena uno spettacolo di alta fattura, che unisce come mai prima il meglio di Broadway e il meglio del cinema di Hollywood. Se Ariana Grande e Cynthia Erivo sono la miglior coppia cinematografica dell'anno, il musical di Jon M. Chu è un'esperienza di assoluto valore, sia visivo che narrativo. Più nel profondo, è una ode al pensiero divergente, al coraggio di portare avanti le proprie scelte, una disamina su quanto la libertà non debba avere mai nessun prezzo. Funzionano i brani, funziona l'alchimia, funziona il tono, semplice eppure profondo, portando avanti un discorso mai come oggi necessario: la pelle color verde di Elphaba diventa quindi simbolo di rivoluzione e di perseveranza. Un grande messaggio, in un grande film. (Damiano Panattoni)
Voto: ☆☆☆☆
Wicked parla di non scendere mai a compromessi. E il film di Jon M. Chu fa lo stesso
Decidere di confrontarsi con uno dei più importanti e popolari musical di sempre non è un'impresa facile, ma Jon M. Chu ha pienamente superato la prova. Il suo Wicked è un adattamento che non si limita all'omaggio, ma ha la capacità di creare una sua forte identità visiva e narrativa. Le motivazioni sono molteplici: dalla regia che si muove tra un'anima fortemente artigianale e l'uso della CGI, alle sequenze che richiamano alla messa in scena di Broadway. Ma il punto di forza maggiore del film è senza dubbio la coppia composta da Cynthia Erivo e Ariana Grande. Le due interpreti abbracciano profondamente i loro rispettivi personaggi e il risultato è sbalorditivo. Un film che parla di pregiudizio, di quanto sia facile manipolare l'opinione delle persone, del potere rivoluzionario della gentilezza e di come l'unico modo per essere davvero se stessi sia non scendere mai a compromessi. Manuela Santacatterina
Voto: ☆☆☆☆
Wicked, un adattamento impeccabile per un musical estremamente... popolare!
"It's time to try defying gravity" Da giorni, ormai, nella testa riecheggiano i brani di Wicked, splendidamente interpretati da Ariana Grande e Cynthia Erivo. È la prova del fatto che con l'adattamento cinematografico questo titolo, già cult di Broadway, non ha perso di forza, anzi, si è reinventato splendidamente per rendersi fruibile anche ad un pubblico non amante dei musical, senza in alcun modo snaturarsi. La storia di Elphaba e Glinda ("Ga is silent") colpisce al cuore con la forza di un tornado, ridefinendo la gravità proprio come gli standard per produzioni ambiziose di questo genere.
La chimica tra le due interpreti principali è palpabile e l'attenta regia che permette ai numeri musicali di funzionare alla perfezione fa il resto. Per l'intera durata del film, due ore e quarantuno minuti, sarete completamente immersi nel mondo di Oz, una terra solo all'apparenza idilliaca, ma che nasconde tutte quelle contraddizioni che permettono al film di parlare del nostro presente attraverso un ampio ventaglio di tematiche, per ora non tutte approfondite allo stesso modo. Dico per ora, perché quella disponibile nei cinema è solo una prima parte della storia che si ferma in un momento molto importante e perfetto come ponte tra le due pellicole. (Erika Sciamanna)
Voto: ☆☆☆☆
Un musical d'altri tempi... perfetto per i tempi moderni
C'era da essere molto preoccupati per Wicked un film che ha avuto una gestazione lunga vent'anni e svariate vicissitudini produttive, tanto da diventare un prodotto in due parti (la seconda già girata back-to-back e attesa per novembre 2025). Invece le nuove Elphaba e Galinda, Cynthia Erivo e Ariana Grande, insieme a Jonathan Bailey, Michelle Yeoh e Jeff Goldblum, hanno compiuto la magia, guidati da John M. Chu. Una pellicola che omaggia i grandi musical del passato, un kolossal in musica che strizza l'occhio ai precedenti teatrali di Wicked e al Mago di Oz che ha fatto la storia del genere. Un film che parla urgentemente all'oggi, con tematiche profondamente vicine a noi, e che ci auguriamo possa sfidare la gravità e sdoganare finalmente il musical in Italia. (Federico Vascotto)
Voto: ☆☆☆☆