Per chiunque aspiri a girare un film-macchietta proponiamo qui di seguito un vademecum o un dogma se preferite (così anche in Italia ne formuliamo uno) su alcuni stereotipi da seguire, la gran parte dei quali presenti nel film Santa Maradona:
1) Il rifiuto del mondo adulto: fondamentale è a questo proposito la rappresentazione dei colloqui lavorativi enfatizzando il conflitto e la differenza tra lo stile di vita del dirigente e quello dello studente in cerca di occupazione.
2) Un personaggio sciupafemmine con tendenze tenebrose, fondamentalmente triste, accanto a un altro più asessuato e sincero, un po' sfigato.
3) Infarcire di vacue riflessioni esistenziali che esemplifichino la delusione dei personaggi.
4) Tanta goliardia adolescenziale: furtarelli, conti non pagati, canne ecc..
5) Un letto disfatto, un frigo vuoto, una buona presenza di alcolici, un abbigliamento ricercatamente scaciato.
6) Musica di tendenza ma alternativa: Subsonica, Manu Chau, Daniele Silvestri.
7) Un personaggio almeno deve leggere il quotidiano "Il manifesto", essere appassionato di cinema o almeno girare una canna. Per quanto riguarda il discorso sul cinema è necessaria la riflessione sulle modifiche portate dall'ibridazione del cinema d'autore con la cultura pop, quindi essere appassionati di Trinità, Er Monnezza, film porno sperimentali e titoli di coda.
8) Dire molte parolacce
9) Almeno un piercing sul volto di un personaggio
10) Rinunciare alla complessità del vivente.