Questo 2022 sta regalando sorprese e soddisfazioni per i film natalizi tipici di questo periodo dell'anno. Dopo Spirited - Magia di Natale anche la sala fa una proposta alternativa e interessante, ma ben lontana dalle musiche, dalle performance e dai colori sgargianti di Apple Tv+. Eppure colonna sonora, coreografia e fotografia saranno altrettanto significative nella recensione di Una notte violenta e silenziosa, dal 1° dicembre al cinema con Universal Pictures.
Natale di menare
David Harbour, dopo esperimenti meno felici come il remake di Hellboy e personaggi forse più nelle sue corde come quelli interpretati in Tyler Rake e Black Widow, sembra aver trovato la propria dimensione cinematografica parallela al successo di Stranger Things su Netflix, ovvero l'antieroe massiccio. Questa volta l'antieroe massiccio è un Babbo Natale alternativo, scorretto e senza peli sulla lingua, che funge da fil rouge (colore che scegliamo non a caso) alla storia raccontata. Nella notte violenta e silenziosa del titolo, che strizza ovviamente l'occhio al classico musicale delle Feste Silent Night, la strada di Babbo Natale (Harbour), che sta lavorando come ogni vigilia, si incrocia con quella di alcuni delinquenti che sono decisamente finiti nella lista dei cattivi. Lui rimane bloccato nella maxi-villa di una famiglia iper-benestante proprio mentre un gruppo di mercenari con a capo il personaggio interpretato da John Leguizamo assalta il comprensorio e prende in ostaggio la famiglia riunita per le Feste. Da quel momento sarà surreale e all'insegna dell'action più puro il susseguirsi delle vicende che capitano ai personaggi, le rivelazioni scottanti che ogni riunione di famiglia soprattutto benestante porta con sé e i plot twist della trama.
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Cluedo natalizio di sangue
L'aspetto davvero incredibile di Una notte violenta e silenziosa è che, essendoci dietro la macchina da presa un regista estremamente consapevole del genere come Tommy Wirkola, già dietro Hansel & Gretel - Cacciatori di streghe, Seven Sisters e la saga di Dead Snow, e un produttore come David Leitch (Bullet Train), c'è un equilibrio enorme, inaspettato e non scontato tra la parte più squisitamente splatter e quella più dolcemente familiare, senza mai risultare fuori posto per il cambio continuo di tono. Merito della colonna sonora assolutamente d'impatto che fa da collante e spazia tra i generi più disparati, a volte in assoluto e voluto contrasto con quanto accade sullo schermo. Le scene d'azione quasi pulp sono efficacemente e orgogliosamente orchestrate ad arte, utilizzando molti simboli natalizi come strumenti paradossalmente mortali, ribaltando i punti di vista con una comicità caustica davvero senza peli sulla lingua. Non manca la tematica tra le righe della disparità sociale messa in bocca proprio a quelle figure benestanti che la rappresentano ma che non sono mai davvero le vittime nel film, e le tante citazioni e easter egg a film di genere come Rambo che si mescolano perfettamente al cinema festivo per eccellenza, come Mamma, ho perso l'aereo. Sembra strizzare l'occhio anche al giallo da camera whodunit, poiché il grosso degli eventi si svolge all'interno della maxi-villa. Ci sono vari colpevoli da scoprire e misfatti da svelare e, sebbene in parte prevedibili, si trovano perfettamente al loro posto. Praticamente un Cluedo natalizio di sangue.
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Una film per tutta la famiglia... o quasi
Una notte violenta e silenziosa non si dimentica incredibilmente dello spirito natalizio che racconta e dell'essere un film - più o meno - per tutta la famiglia. Non sono solo i due carismatici David Harbour e John Leguizamo infatti a tenere banco, tra gli altri interpreti un po' sottotono (un Cam Gigandet irresistibile), ma il passo a due del film si gioca anche tra la bambina protagonista (Leah Brady) e il Babbo Natale di Harbour. Il loro rapporto è genuino e pregno di quell'innocenza tipica dell'infanzia, non ancora rovinata dalle disillusioni e dall'orrore dell'età adulta. Un rapporto minato da quanto sta accadendo intorno a loro, con i rispettivi mondi che sembrano andare in pezzi: i genitori della piccola si stanno separando, mentre Claus poco "Santa" all'inizio del film fa un monologo su quanto abbia perso fiducia nelle nuove generazioni, che non apprezzano e non danno più il giusto valore alla sua festa e ai regali. Alla fine della pellicola passa infatti, tra una botta e una tritata, il messaggio più puro e importante, diremmo essenziale, del "periodo più meraviglioso dell'anno" per citare Sinatra: credere.
Conclusioni
Chiudiamo la recensione di Una notte violenta e silenziosa sorpresi e soddisfatti di poter proporre anche questo come film di Natale 2022 da vedere al cinema. Un film che riesce a equilibrare sapientemente i toni, soppesandoli con una comicità senza peli sulla lingua, grazie al carisma dei suoi principali interpreti e a una colonna sonora che spesso funge da contrasto azzeccato.
Perché ci piace
- David Harbour, John Leguizamo e Leah Brady sono ottimi interpreti.
- Il mix riuscito di commedia natalizia familiare a action-thriller-splatter.
- L’omaggio ai classici del genere con coreografie d’azione pazzesche e una colonna sonora strepitosa.
Cosa non va
- Non piacerà a chi cerca un film di Natale più classico che si prenda molto sul serio.