Una nuova serie di Harlan Coben su Netflix fa rima non solo coi primi posti della classifica tra le più viste sulla piattaforma, ma anche con mistero intricato da risolvere. In Un solo sguardo ci troviamo in Polonia, dove Jacek, il marito della protagonista Greta, viene rapito dopo che entrambi si erano imbattuti in una foto dal passato di lui, accanto a persone sconosciute con una X rossa sul volto.

Tante le verità scoperte in sua assenza, non ultimo il fatto che non era chi diceva di essere. Ma la questione non è così semplice. Facciamo il punto nella nostra oramai consueta analisi del finale quando si tratta dei gialli tratti dai suoi romanzi, scoprendo alcuni elementi in comune con altre serie dello scrittore e produttore. Ovviamente, attenzione agli spoiler.
Un solo sguardo: la risposta è nella musica
Per alcuni versi, la risoluzione della serie Netflix è simile a quella di Missing You, a cui abbiamo assistito all'inizio di quest'anno. Il comune denominatore principale è che entrambi hanno il titolo di una canzone: nel caso precedente quella di John Waite, la preferita dell'ex coppia di amanti che li faceva riconnettere attraverso un'app di incontri il cui algoritmo si basava proprio sui gusti musicali in comune.

In questo caso invece si tratta di un brano inedito polacco della band al centro della storia, di cui faceva parte Jacek come batterista. Solo che, come diceva il sito che avevano trovato Greta e la sua amica, i nomi non corrispondono perché sono stati cambiati. Sempre similmente alla miniserie con Rosalind Eleazar, tutti sembrano mentire al personaggio femminile principale ma soprattutto una parte di memoria le tornerà solamente alla fine, per provare a rimettere insieme i pezzi del puzzle.
Un brano per cui uccidere nella serie Netflix

Più che nello sviluppo della narrazione, Un solo sguardo è interessante nel simbolismo della sua risoluzione, dato che la canzone del titolo è anche il movente da cui è partito tutto. Greta e il marito si conoscevano e frequentavano già da ragazzi, entrambi avevano lasciato i loro ex - rispettivamente il figlio dell'uomo che ha mandato le guardie del corpo per proteggerla, Karol Wespa, e la figlia dell'ex procuratore della polizia di Varsavia, Borys Gajewic - e a quel concerto poteva nascere qualcosa. Ma finì tutto in un terribile incendio dove persero la vita 28 persone dopo che, per caso, entrando nel backstage grazie al pass datole da Jimmy, la giovane assistette all'omicidio-incidente del vero Jacek da parte del primo per l'origine creativa di Just One Look (ovvero chi l'aveva scritta).

Lei fuggì ma le venne intimato di non dire nulla di ciò che aveva visto. A quel punto arrivò anche la sorella del morto, Sandra Kowalska, sempre di spalle nelle foto, oggi avvocato di colui che si è preso la colpa per l'incendio. Quest'ultima temeva di perdere i diritti che sarebbero derivati dalla canzone dato che per linea di successione andavano al padre, col quale i rapporti non erano per niente buoni. Riuscì così a convincere al silenzio tutti i coinvolti, ricattandoli negli anni e poi uccidendoli quando volevano parlare, uno per uno.
Fece cambiare nome al futuro marito di Greta che aveva bisogno di soldi per curare la madre malata, in modo che il fratello risultasse sempre vivo e quindi i diritti continuassero ad arrivare. Ora però il suo piano diabolico è stato scoperto grazie ad un video di quel fatidico dietro le quinte, dato da Jimmy a Greta prima di morire. Una risoluzione che sarebbe avvincente se non arrivasse troppo alla fine, dato che della questione musicale non si parla per davvero fino alle ultime due puntate.
Chi ha consegnato la foto nella serie di Harlan Coben?
Nella sequenza finale, sono passati due mesi dalla morte del finto Jacek, in seguito alle lesioni dovute al pestaggio ricevuto dal sicario ingaggiato da Sandra. Ad una mostra d'arte, Borys Gajewic va da incontrare Greta (ora sopravvissuta due volte) per consegnarle il diario della figlia Alex e confessarle che è stato lui a mettere la foto tra quelle sviluppate, pensando di cogliere in flagrante il marito e farlo confessare per la morte della ragazza, convinto che quest'ultima aspettasse un figlio da lui.

La protagonista è furiosa per il fatto che l'uomo ha sempre saputo parte della verità ma non l'ha condivisa con lei, ma lui la saluta con una suggestione: chi è che ha scattato quella maledetta fotografia? Qualcuno appassionato del vecchio metodo di scattare e sviluppare: la stessa Greta. C'era anche lei quel giorno e, in fondo a se stessa, forse ricordava tutto ma il suo inconscio non voleva farglielo ammettere, come meccanismo di difesa.