E siamo a 4: la saga ispirata ai giocattoli della Hasbro non si ferma e stavolta, con Transformers 4: L'era dell'estinzione, il regista Michael Bay sfodera un reboot un po' particolare, nel senso che il film viaggia in continuità con i precedenti capitoli, ma con personaggi e interpreti diversi. E giusto per fare un esempio, Shia LaBeouf lascia il posto a Mark Wahlberg, che fra l'altro sembra anche più adatto a questo genere di film. La storia comincia quattro anni dopo la furiosa ed epica battaglia tra robot che ha raso al suolo Chicago, salvando comunque la Terra.
L'eccentrico scienziato Cade Yeager si imbatte nei resti di Optimus Prime e si trova coinvolto in un pericoloso programma di costruzione di un esercito robotico di Transformer voluto da un alto funzionario della CIA. Intanto una nuova minaccia, antica e potente, prende di mira la Terra. Con l'aiuto di nuovi esseri umani, Optimus Prime (doppiato da Peter Cullen in originale) e gli Autobot si preparano ad affrontare una sfida ancora più terribile. Oltre al citato Mark Wahlberg, nel cast anche Jack Reynor, Nicola Peltz e Stanley Tucci.
Video: un vero spettacolo per gli occhi, con un solo piccolo appunto
Come era lecito attendersi per un blockbuster di queste proporzioni, Universal sfodera varie edizioni (anche in 3D) per Transformers 4: L'era dell'estinzione. Noi prendiamo in esame il blu-ray 2D, un'edizione comunque a due dischi visto che uno è dedicato interamente agli extra. Il video è ottimo e l'encoding AVC ha saputo gestire nella maniera migliore il mix di digitale e pellicola che compone il film. Una differenza che talvolta è evidente, con un quadro alterna la granulosità piacevole e palpabile della pellicola, alla pulizia cristallina del digitale. La resa complessiva è comunque di grande qualità, proprio perché il lavoro su entrambi i tipi di girato è eseguito a regola d'arte. Il dettaglio è quasi sempre molto incisivo, a tratti addirittura razor, con una resa chirurgica sia delle ambientazioni che dei particolari dei Transformers e vertici da top nelle scene Imax. Il quadro è sempre nitido e beneficia di un croma vigoroso con colori brillantissimi e sfumature precise e senza sbavature. Sotto questo aspetto può forse dare leggermente fastidio la scelta fotografica di caricare molto il colore (con incarnati che assumono una tonalità arancione), ma si tratta appunto di scelte stilistiche che si sono viste in tutta la saga e che il blu-ray non fa altro che replicare in maniera fedele. I neri da par loro sono solidi e profondi, in certe occasioni di bassa luminosità la rumorosità del quadro diventa maggiore ma nulla di allarmante. Un rilievo però va fatto e riguarda un aliasing un po' troppo evidente su alcuni elementi a righe, come le griglie sul fronte delle autovetture e su alcuni disegni di tende. Un particolare per fortuna raro ma che stona un po' in un prodotto così curato.
Audio italiano buono, ma il Dolby Atmos inglese è stellare
Come si può immaginare, un film decisamente fracassone come Transformers 4: L'era dell'estinzione fa del sonoro uno dei maggiori punti di forza sul piano spettacolare. Proprio per questo il rammarico di avere una traccia italiana in un semplice dolby digital 5.1 è forte. La traccia di per sé è di buon livello, ma la differenza con la traccia inglese è abissale, soprattutto se si pensa che questo è il primo blu-ray a beneficiare nella versione originale della particolare codifica Dolby Atmos, che comunque in mancanza di un adeguato amplificatore si traduce in un comunque superlativo Dolby True HD 7.1. Nella nostra traccia il coinvolgimento è assicurato, e ci mancherebbe altro, con un asse posteriore molto attivo e aggressivo e un sub dirompente. Ma c'è la sensazione che i bassi a tratti siano fuori controllo sommergendo troppo la scena e perfino i dialoghi, rendendo anche poco chiari i microparticolari ambientali, soprattutto nelle scene di azione più scatenate. Sia chiaro, l'ascolto resta molto piacevole e avvincente, ma è ovvio che l'ascolto inglese sembra molto più equilibrato, oltre al fisiologico vantaggio in termini di dinamica, direzionalità, dettaglio, precisione e potenza davvero furiosa. Insomma, chi può, si goda l'inebriante sensazione di essere travolto dalla traccia inglese e casomai ricorra ai sottotitoli.
Extra: tre ore di contributi per sapere davvero tutto sul film
Ottimo, interessante e abbondante il pacchetto dei contenuti speciali (circa tre ore di contributi), ai quali è completamente dedicato il secondo disco. Si parte con Bay in azione, una featurette di 11 minuti tutta dedicata a Michael Bay e al suo stile frenetico, alle riprese a Hong Kong e Detroit e alla composizione della battaglia finale. Evoluzione senza estinzione è invece un bellissimo ed esauriente documentario contenitore di tanti contributi (visibili anche singolarmente) dalla durata di oltre due ore. Le featurette al suo interno partono con Generazione 2, sulla realizzazione di questo capitolo, tra casting, nuovi personaggi e coerenza della storia (15'), per proseguire con Guidare all'impazzata, un focus sui veicoli presenti nel film (13'). Si prosegue poi con Piccola città, grande film, sulla prima parte del film in Texas (11'), quindi Protocollo Ombra attivato, con le riprese di Detroit con la partecipazione della General Motors al film, i dettagli sulle navi spaziali e quindi il set di Chicago (29'), ancora la ricostruzione di Homg Kong nel centro di Deteoit con L'ultimo baluardo (11') per poi passare a La Repubblica Popolare con il dietro le quinte delle spettacolari scene girate a Honk Kong (13'). Questa sezione si chiude con L'ascesa dei Dinobots (6') e Il tocco finale, un contributo dedicato alla parte finale della realizzazione, con il montaggio, gli effetti speciali e quelli sonori e infine la premiere di Hong Kong (23'). Ultimato il corposo dietro le quinte in otto parti, ci sono altre featurette ad attendere gli spettatori. Una, Solo un altro film gigantesco, è, chiamiamola così, di evasione, con momenti divertenti sul set (10'), poi Una scintilla di design è un viaggio nel quartier generale dei giocattoli Hasbro (15') e un altro divertente contributo con protagonista T.J. Miller (20'). Per chiudere i trailer e un paio di clip promozionali.