Già uscito in alta definizione all'interno della The Alfred Hitchcock Collection, adesso anche Topaz ha avuto l'onore dell'uscita singola in blu-ray. Un motivo in più per scoprire un'appassionante e intricata spy-story firmata da Alfred Hitchcock nel 1969. Tutto comincia quando la Cia in una rocambolesca operazione aiuta uno scienziato russo a disertare. Quest'ultimo però rivela che un agente della Nato sta passando dei segreti ai sovietici.
La Cia a quel punto incarica un detective francese di nome Devereaux (interpretato da Frederick Stafford) di andare a Cuba per raccogliere informazioni su una spia chiamata Topaz e prove e immagini di una base missilistica sovietica. Ma il detective a L'Havana ha anche in piedi una storia d'amore con un'affascinante donna influente del regime (interpretata da Karin Dor) e la sua indagine si fa sempre più difficile e pericolosa, mettendo in moto una spirale di morti e provocando subbuglio nell'isola. Tornato in Francia, resta ancora da smascherare la spia Topaz. Nel cast anche John Forsythe, Michel Piccoli e Philippe Noiret.
Video buono, ma c'è un leggero uso di Dnr
Il blu-ray di Topaz targato Universal presenta un video di buon livello, anche se non esente da difetti. La cosa che colpisce favorevolmente è un croma vivo, caldo e piacevole, con colori stabili, il tutto abbinato a un dettaglio in genere soddisfacente, che diventa addirittura ottimo su alcuni primi piani. Anche il contrasto sembra ben calibrato con neri profondi, mentre i graffi e le spuntinature sono contenute in un livello accettabile. Bisogna anche dire però che qualche manipolazione digitale affiora: appare evidente l'utilizzo, per fortuna leggero, di DNR, che ha ridotto il rumore video senza però alterare molto il dettaglio. Inoltre a tratti si nota anche un lieve uso di edge enhancement. Nel complesso, però, il film di Hitchcock ha davvero una nuova vita rispetto al DVD e il giudizio complessivo è positivo.
Audio discreto, validi gli extra
L'audio italiano in DTS 2.0 è abbastanza pulito, anche se soffre del peso degli anni e qualche flessione durante i dialoghi la presenta. In ogni caso i parlati sono sempre comprensibili, la scena è ovviamente piuttosto chiusa in frequenza e ha poca spazialità, ma l'ascolto resta comunque piacevole e senza sbavature. Più convincente ovviamente la DTS HD 2.0 inglese, non solo per la naturalezza dei dialoghi, ma anche per una maggior pulizia nonché un mix complessivo a tratti sorprendente. Buoni i contenuti speciali. Troviamo innanzitutto un articolato commento di Leonard Maltin, critico e storico del cinema, che funge in pratica quasi da making of e parla del film e dei perché del suo mancato successo (29 minuti). A seguire troviamo ben tre finali alternativi per un totale di 6 minuti, e a chiudere gli storyboard (12'), le foto di produzione (6') e il trailer.