Tradurre significa tradire. Non si sfugge. Non c'è scampo. Un'equazione severa dalla quale le parole non possono sfuggire, una condanna che ovviamente coinvolge anche i titoli dei film. Per questioni commerciali e di maggiore appetibilità agli occhi (anzi, alle orecchie) del pubblico, da sempre i titoli dei film non vengono semplicemente tradotti ma adattati alle nostre esigenze. Per quanto possa sembrare un'operazione semplice, l'adattamento di un titolo dal mercato straniero a quello italiano è delicata e complessa, ma non sempre le cose vengono fatte con il giusto tatto. Spesso le traduzioni dei titoli travisano completamente il senso originale dell'opera, lo stravolgono senza alcun rispetto artistico e maltrattano le parole banalizzando tanti concetti. Va detto che questa deriva poco onorevole tanti anni fa era una brutta abitudine molto diffusa e sin troppo consolidata. Sono tanti, troppi, i film che in passato sono stati bistrattati nel titolo senza alcuna pietà. Basti pensare a molti film di Francois Truffaut (vera e propria vittima sacrificale) letteralmente distrutti da una localizzazione italiana selvaggia e senza alcun rispetto dell'originale (pensiamo al clamoroso caso di Mica scema la ragazza, solo per fare un esempio).
Insomma, se guardassimo troppo indietro il territorio in cui muoverci sarebbe sconfinato. Quindi abbiamo deciso di soffermarci sulle peggiori traduzioni di titoli di film degli ultimi 30 anni. Si tratta di localizzazioni spesso infelici e grossolane, a volte figlie di un inevitabile compromesso davanti a titoli impossibili da mantenere intatti. Ecco dunque quali sono i titoli di film tradotti veramente male, in ordine crescente di gravità.
15. 500 giorni insieme (2009)
Partiamo da una delle commedie romantiche più originali e sorprendenti degli ultimi anni. Una storia agrodolce diventata negli anni un piccolo cult molto amato. Quello di 500 giorni insieme è uno dei casi in cui il compromesso è inevitabile, perché il gioco di parole del titolo americano non è replicabile in italiano. 500 days of Summer legava alla perfezione lo stato emotivo sempre caldo e solare degli innamorati col nome della protagonista, mentre il titolo italiano fa scomparire per forza di cose il doppio senso del titolo originale. Il risultato non è disastroso, sia chiaro, ma solamente molto innocuo.
14. Le ali della libertà (1994)
Anche in questo ci troviamo davanti a un'alterazione quasi inevitabile, che non ci sentiamo di condannare appieno. Mantenere intatto il titolo The Shawshank Redemption (che richiama quello del romanzo di Stephen King da cui è tratto il film) anche in italiano era pura utopia, visto che ha una pronuncia quasi da scioglilingua alquanto proibitiva. Detto questo, volendo essere puntigliosi, non è che Le ali della libertà sia una delle trovate più memorabili delle nostre localizzazioni. Il nostro titolo è eccessivamente retorico, associando il film a un romanzo Harmony di serie B. Per fortuna questo non ha privato la bellissima trasposizione di Frank Darabont di un meritato successo anche in Italia.
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13. Il lato positivo (2012)
Nella parte bassa della nostra classifica abbiamo inserito traduzioni non entusiasmanti di titoli originali davvero impossibili da mantenere intatti. È il caso di Silver Linings Playbook, la cui traduzione letterale sarebbe "guida al rivestimento d'argento" o più semplicemente "guida per vedere il lato positivo". Il libro da cui è tratto il film in italiano è stato tradotto L'orlo argenteo delle nuvole, citando una celebre poesia di Milton. Un titolo molto poetico ed evocativo ma poco immediato in ottica commerciale, lo capiamo. La scelta è ricaduta sul non proprio memorabile Il lato positivo, forse non il massimo della ricercatezza linguistica e vago, ma almeno in linea con la morale di questo film agrodolce.
12. Ti odio, ti lascio, ti... (2006)
Gli esempi di commedie con titoli stravolti dalle traduzioni sono davvero tantissimi, ma ce n'è uno in particolare che è davvero goffo. La commedia agrodolce con Jennifer Aniston e Vince Vaughn in originale si intitola semplicemente The Break-Up, ovvero "la rottura", un titolo che stride con il tono in apparenza disimpegnato del film. Un contrasto sincero, perché il film pur avendo scene molto divertenti mantiene una grande amarezza di fondo. In Italia, invece, abbiamo pensato bene di trasformare tutto in un poco sensato Ti odio, ti lascio, ti.... Un titolo sospeso che fatichiamo ancora a comprendere.
11. Gli spietati (1992)
Quella de Gli spietati è una traduzione che ribalta completamente la percezione dei protagonisti del meraviglioso western di Clint Eastwood, ovvero uno di quei film che ha dato nuovi significati alla definizione "crepuscolare". È una storia dolente di antieroi al tramonto, un film che ragiona sull'impossibilità di un western dove i cowboy sono integerrimi, un'opera malinconica che non a caso in originale si intitola Unforgiven, ovvero "non perdonati". Un titolo molto più raffinato di quello italiano che risulta più aggressivo senza cogliere il vero animo del film.
Gli Spietati: il tramonto del cowboy prima del crepuscolo del western
10. Paradiso perduto (1998)
Qui siamo davanti a un vero e proprio capolavoro di poesia non richiesta. Il film di Alfonso Cuarón, Paradiso perduto, tutto dedicato all'amore ossessionato tra due giovani Ethan Hawke e Gwyneth Paltrow, in originale si chiama Great Expetations, proprio come il celebre romanzo di Charles Dickens a cui è ispirato. E invece no. La localizzazione italiana ha pensato bene di citare un altro autore inglese di due secoli prima, ovvero John Milton. Così. Senza motivo. Se avete visto Boris, sapete a cosa ci riferiamo.
9. C'era una volta a New York (2013)
Non sapremo mai se un titolo migliore avrebbe dato più lustro al sottovalutato dramma storico di James Gray, in originale intitolato The Immigrant. Quasi sconosciuto in Italia, nonostante sia impreziosito da un cast d'eccezione, C'era una volta a New York è stato sicuramente sfavorito da un titolo furbo ma totalmente fuori luogo. Richiamare un cult sacro come C'era una volta in America è stata una mossa senza senso e azzardata, che ha alzato l'asticella delle aspettative e alterato totalmente la percezione di un'opera distante anni luce dal capolavoro di Sergio Leone.
8. Belli e dannati (1991)
Un ritratto giovanile viscerale e sincero quello di Gus Van Sant. Una coppia d'attori affiatata, in cui River Phoenix e Keanu Reeves dimostrano di avere le carte in regola per una carriera folgorante davanti a loro. Purtroppo bello e dannato lo è diventato il primo, morto troppo presto e in modo tragico. Una profezia involontaria di un titolo ruffiano, Belli e dannati, nel citare il celebre romanzo omonimo di Francis Scott Fitzgerad oltre che generico e miope nel non mettere a fuoco il cuore della storia. Per questo a noi piacere ricordarlo col suo titolo originale, molto più intimo e sentito: My Own Private Idaho.
7. Il petroliere (2007)
Il capolavoro assoluto di Paul Thomas Anderson rimane una dei ritratti umani più scrupolosi e impietosi visti nella storia del cinema. Elevato da un Daniel Day-Lewis in stato di grazia, Il petroliere affonda le sue radici nell'ambizione più nera e vorace, e lo fa con una violenza rara per un film così elegante nella forma. In questo caso la localizzazione italiana non ha fatto altro che prendere un titolo minaccioso e profetico (There Will Be Blood) e banalizzarlo adagiandosi sul mestiere del protagonista. Un depotenziamento davvero imperdonabile.
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6. La maledizione della prima luna (2003)
Ricorderemo questo giorno in cui abbiamo quasi tradotto bene il titolo del primo film con Capitan Jack Sparrow. Ebbene, non capiremo mai quale oscuro mistero abbia privato il primo titolo italiano della parola "pirati", abbastanza fondamentale nell'economia di un film con e sui pirati. Forse perché fino ad allora il genere non attirava molto il pubblico? Chi lo sa. Ma le stranezze non finiscono qui, perché il titolo originale parla giustamente di "maledizione della Perla Nera", ovvero l'imponente veliero conteso nel film. Per un insensato motivo in Italia lo abbiamo tradotto in La maledizione della prima luna, come se la storia fosse basata su una storia di mannari dei mari. Per fortuna in seguito abbiamo aggiustato il tiro, visto che il titolo è diventato un sottotitolo, anteponendo Pirati dei Caraibi nella titolazione ufficiale.
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5. Come un tuono (2012)
In questo caso capiamo benissimo che il titolo originale era molto ostico sia da mantenere intatto che da tradurre letteralmente. L'intenso dramma di Derek Cianfrance non è stato molto apprezzato nonostante un cast stellare con Ryan Gosling, Bradley Cooper ed Eva Mendez alle prese con una storia di trauma e rapporti familiari dolorosi. Non ha aiutato anche un titolo evocativo ma criptico in originale e del tutto insignificante in italiano. The Place Beyond the Pines che diventa Come un tuono è una scelta a dir poco straniante. Apprezziamo il coraggio ma il risultato no.
4. Maial College (2002)
La localizzazione italiana dei film ogni tanto ci regala perle di rara bruttezza e qui ne abbiamo un fiero rappresentante. Non che il film sia indimenticabile, sia chiaro, ma Maial College merita solo applausi per lo sfrontato coraggio del suo adattamento. Il film non è altro che uno dei tantissimi tentativi di mettersi sulla scia di American Pie e sfruttare l'onda delle commedie giovanili demenziali, e il suo titolo originale era coerente con la sua totale mancanza di fantasia: Van Wilder, il nome e cognome del protagonista interpretato da Ryan Reynolds. Perché allora è diventato Maial College. Proviamo a dare due spiegazioni a questa follia. Forse era un gioco di parole per richiamare la frase "mai al college" visto che il film è dedicato a studenti non proprio irresistibili? Oppure era un goffo tentativo di richiamare il titolo suino del mitico Porky's degli anni Ottanta? La risposta forse non la vogliamo sapere.
3. Quando l'amore brucia l'anima (2005)
Qui siamo a livelli di gravità molto alti, perché il bellissimo e intenso biopic dedicato al mitico Johnny Cash è inciampato in una traduzione davvero troppo fuori fuoco e superficiale. In originale Walk the line, ovvero il titolo di una celebre canzone del cantautore statunitense, in Italia viene stravolto nel più che discutibile Quando l'amore brucia l'anima con la speranza di spacciare la pellicola per una storia romantica strappalacrime. Una traduzione che travisa totalmente il senso di un film molto più profondo della sua banalissima titolazione italiana.
2. L'amore bugiardo (2014)
In un thriller sentimentale tutto giocato sul mistero sbilanciarsi con un titolo rivelatore non è proprio una mossa geniale. Magari fosse solo questo il problema de L'amore bugiardo, titolo davvero fuori luogo, che conferma ancora una volta la nostra passione smodata per la parola "amore" da inserire forzatamente nei titoli per dare quel tocco di romanticismo spesso non richiesto. L'opera cupa di David Fincher in originale si intitola Gone Girl, che inizialmente richiama soltanto la scomparsa fisica della protagonista, ma dopo aver visto film si arricchisce di nuovi significati. Invece il titolo italiano no: rimane immobile nella sua inutilità.
1. Se mi lasci ti cancello (2004)
Inevitabile, ineluttabile, indimenticabile (purtroppo). Capostipite assoluto di ogni traduzione da condannare da qui all'eternità, ecco svettare sulla nostra classifica il nostro caro "Se mi traduci, mi cancelli". Perché è quello che è successo al profondo e toccante Eternal Sunshine of a Spotless Mind (letteralmente "infinita letizia della mente candida"), totalmente saccheggiato della sua poetica malinconia da un titolo degno di una commedia sentimentale di seconda fascia. Passi un titolo originale non facilissimo da adattare, ma si potevano trovare una marea di soluzioni migliori di quello che è diventato l'emblema assoluto delle traduzioni infelici.