Doveva essere un fiasco colossale, almeno secondo la stampa dell'epoca: un budget inaudito per i tempi (200 milioni di dollari), una produzione segnata da diversi problemi (la costruzione dei set portò da sola a due mesi di ritardo), liti varie tra il regista e i due studios che avevano finanziato l'opera (20th Century Fox e Paramount), soprattutto per la durata del film (187 minuti, considerati troppi per un lungometraggio sul cui appeal commerciale c'era un bel po' di scetticismo nell'industria). Parliamo di Titanic, che arrivò nelle sale alla fine del 1997 (inizialmente doveva uscire in estate) e smentì ogni timore, incassando quasi 2 miliardi di dollari nel mondo intero (con l'aggiunta di altri 300 milioni nel 2012, centenario del vero naufragio, tramite la riedizione in 3D) e conquistando ben 11 Oscar su 14 nomination, compresi quelli per film e regia. Una bella rivincita per James Cameron che durante la lavorazione temeva - non del tutto a torto - di essere arrivato al capolinea della propria carriera. Ancora oggi il suo rimane un lavoro a dir poco impressionante e mastodontico, un film epico in tutti i sensi, impreziosito dalla partecipazione di svariate persone di talento. Oggi, in occasione del ventennale (l'uscita americana fu il 19 dicembre 1997), vogliamo ricordare tale impresa guardando oltre, passando in rassegna la successiva evoluzione dei percorsi artistici dei protagonisti, davanti e dietro la macchina da presa. A cominciare da coloro che ebbero l'arduo compito di farci innamorare del destino tragico di Jack Dawson e Rose DeWitt Bukater...
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Leonardo DiCaprio
Da sempre attento alle proprio scelte professionali, il divo americano ha simpaticamente preso in giro la propria immagine subito dopo l'uscita di Titanic, grazie a un cameo autoironico in Celebrity di Woody Allen. Dopo l'esperienza non proprio positiva di The Beach, diretto da Danny Boyle, l'attore ha ritrovato la retta via incontrando Martin Scorsese, con cui ha lavorato, finora, in cinque occasioni (Gangs of New York, The Aviator, The Departed - Il bene e il male, Shutter Island, The Wolf of Wall Street). È stato diretto anche da Steven Spielberg (Prova a prendermi), Sam Mendes (Revolutionary Road), Ridley Scott (Nessuna verità), Quentin Tarantino (Django Unchained), Baz Luhrmann (Il grande Gatsby) e Alejandro González Iñárritu, con il quale ha finalmente vinto l'Oscar come miglior attore per Revenant - Redivivo. È noto anche per il suo impegno a favore della protezione ambientale.
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Kate Winslet
Lanciata come star hollywoodiana dal film di Cameron, l'attrice inglese ha preferito evitare le grandi produzioni, privilegiando opere più piccole che le hanno permesso di crescere a livello professionale. Tra i titoli più notevoli ricordiamo Iris - Un amore vero, Se mi lasci ti cancello, Little Children, The Reader - A voce alta e Steve Jobs, per i quali è stata candidata all'Oscar (vinto per The Reader), ma ha anche Revolutionary Road, dove ha ritrovato DiCaprio ed è stata diretta dall'allora marito Sam Mendes. Sul piccolo schermo ha recitato nei panni di "se stessa" in un episodio di Extras (con un'allusione ironicamente profetica al tipo di ruolo che le avrebbe fatto fruttare un Academy Award) e nella miniserie Mildred Pierce. È attualmente nelle sale con La ruota delle meraviglie di Woody Allen, e la rivedremo alla corte di Cameron in Avatar 2.
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Billy Zane
L'antagonista del film ha avuto una carriera piuttosto sottotono negli ultimi vent'anni, recitando in svariati film semisconosciuti e non per forza usciti al cinema (come nel caso de Il Re Scorpione 3 - La battaglia finale). È apparso nei panni di se stesso in Zoolander e Zoolander 2, e ha avuto un bel ruolo da non protagonista nel dramma sul neonazismo The Believer, il lungometraggio che ha lanciato la carriera cinematografica di Ryan Gosling. In televisione l'abbiamo visto in Streghe, Boston Public, Samantha chi?, e Community. Recentemente è stato ospite nella terza stagione di Legends of Tomorrow, nei panni di P.T. Barnum.
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Frances Fisher
Dopo l'esperienza con Cameron la caratterista americana è stata diretta dall'ex marito Clint Eastwood in Fino a prova contraria, ed è apparsa in ruoli minori in film di vario genere, tra cui Fuori in 60 secondi, Laws of Attraction - Matrimonio in appello, Nella valle di Elah, The Lincoln Lawyer e The Host. Durante la stagione televisiva 2014-2015 ha fatto parte del cast di Resurrection, e ha avuto ruoli da guest star in serie come E.R. - Medici in prima linea, Grey's Anatomy, The Shield, Sons of Anarchy, The Killing, Masters of Sex e Fargo.
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Gloria Stuart
Star della cosiddetta Golden Age di Hollywood, Stuart divenne, nel 1998, l'attrice più anziana (all'epoca) ad ottenere una candidatura all'Oscar, grazie alla sua performance nei panni di una Rose ultracentenaria (lei in realtà aveva 87 anni). Questa seconda fase carrieristica è comunque stata all'insegna di ruoli minori, soprattutto sul piccolo schermo, mentre al cinema è stata diretta due volte da Wim Wenders, congedandosi dalla professione dopo l'uscita de La terra dell'abbondanza. Nel 2004 le è stato diagnosticato un tumore ai polmoni, inizialmente sconfitto tramite radioterapia, e si è spenta nel 2010 all'età di 100 anni.
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Bill Paxton
Dopo essere stato diretto dall'amico Cameron, l'attore ha partecipato con lui a una vera spedizione per vedere il relitto, e tale esperienza è stata raccontata in Ghosts of the Abyss nel 2003. Nel 2001 è stato regista del thriller horror Frailty - Nessuno è al sicuro, di cui è anche protagonista al fianco di Matthew McConaughey. Dal 2006 al 2011 è stato apprezzato dalla critica nella serie HBO Big Love, dove interpreta un poligamo residente nello Utah, e nel 2013 ha conquistato una nomination all'Emmy grazie alla miniserie western Hatfields & McCoys. Nel 2014 è apparso al cinema al fianco di Tom Cruise in Edge of Tomorrow - Senza domani e in televisione negli episodi finali della prima stagione di Agents of S.H.I.E.L.D., ed è tornato in pianta stabile sul piccolo schermo con Training Day, sequel catodico dell'omonimo film. È venuto a mancare nel febbraio del 2017, all'età di 61 anni, in seguito a complicazioni legate a un intervento chirurgico.
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David Warner
Noto caratterista inglese, Warner ha preferito concentrarsi sul teatro e sulla televisione, apparendo solo sporadicamente sul grande schermo. Nel 2001 è stato diretto da Tim Burton in Planet of the Apes - Il pianeta delle scimmie, e lo vedremo al fianco di Emily Blunt in Mary Poppins Returns nel 2018. Sul piccolo schermo è stato soprattutto il padre di Kurt Wallander (Kenneth Branagh) in cinque episodi de Il commissario Wallander, adattamento britannico dei romanzi dell'autore svedese Henning Mankell. È apparso anche in Doctor Who, Inside No. 9 e Penny Dreadful, mentre come doppiatore ha prestato la voce a varie serie animate della DC Comics (nei panni di Ra's al Ghul) e a tre episodi de Le nuove avventure di Scooby-Doo.
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Danny Nucci
Nonostante il grande successo del film l'interprete di Fabrizio non ha avuto molta fortuna sul grande schermo: dal 1998 ad oggi l'unico titolo di un certo peso nella sua filmografia è World Trade Center di Oliver Stone. Decisamente più propizio il percorso televisivo, con ruoli occasionali in Dr House, Senza Traccia, The Mentalist, Criminal Minds, CSI: Scena del crimine, Castle - Detective tra le righe, NCIS - Unità anticrimine, Arrow e The Booth (da cui Paolo Genovese ha recentemente tratto The Place). Dal 2013 è uno dei protagonisti di The Fosters.
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Victor Garber
L'attore canadese ha recitato ne La rivincita delle bionde insieme a Reese Witherspoon ed è stato diretto due volte da Ben Affleck, in The Town e Argo. È noto soprattutto per i suoi ruoli televisivi, in particolare quello di Jack Bristow nelle cinque stagioni di Alias, la serie spionistica creata da J.J. Abrams (che ha anche reclutato Garber per un cameo in Star Trek, rimosso dal montaggio finale). Ha fatto parte del cast fisso dei poco fortunati Justice e Eli Stone (cancellati dopo una e due stagioni rispettivamente), prima di entrare a far parte dell'Arrowverse nel 2015, prima come guest star in The Flash e poi come uno dei protagonisti di Legends of Tomorrow, che ha lasciato dopo il crossover Crisis on Earth-X per poter tornare sul palcoscenico di Broadway. Ha anche prestato la voce a Sinestro, arcinemico di Hal Jordan, nel film animato Green Lantern: First Flight.
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Kathy Bates
Premio Oscar nel 1991 grazie a Misery non deve morire, l'attrice ha ottenuto altre due nomination nel 1999 e nel 2003, grazie a I colori della vittoria e A proposito di Schmidt. Nel 2008 è apparsa nuovamente al fianco di DiCaprio e Winslet in Revolutionary Road, uno dei suoi pochi ruoli cinematografici di punta in una carriera che privilegia il piccolo schermo, sia come interprete che come regista: ha partecipato in entrambe le vesti a Six Feet Under per tutte e cinque le stagioni, e dal 2013 fa parte del cast della serie antologica American Horror Story. Ha vinto un Emmy nel 2012 per la sua ospitata in Due uomini e mezzo (era il fantasma di Charlie Harper, precedentemente interpretato da Charlie Sheen), ed è nuovamente alla corte di Chuck Lorre in Disjointed, sitcom prodotta da Netflix.
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Bernard Hill
Dopo il successo di Titanic è apparso nell'altro film recente capace di conquistare 11 Oscar, vale a dire Il signore degli anelli - Il ritorno del re, dove interpreta il re Théoden. Nel 2002, anno in cui ha debuttato nella trilogia tolkieniana tramite Il signore degli anelli - Le due torri, è anche apparso al fianco di Dwayne Johnson ne Il re scorpione. Ha anche recitato in Wimbledon, Gothika, Operazione Valchiria e, come doppiatore, ParaNorman. È molto attivo anche in televisione, principalmente in miniserie prodotte dalla BBC, tra cui l'acclamata Wolf Hall, trasmessa nel 2015.
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Jonathan Hyde
Nello stesso anno di Titanic l'interprete di Bruce Ismay è apparso, nei panni dell'antagonista, nel film horror Anaconda, mentre nel 1999 ha avuto un ruolo minore ne La mummia. Al cinema l'abbiamo visto anche ne Il sarto di Panama e Ogni tuo respiro, e nel 2015 ha recitato in Crimson Peak, una di tre collaborazioni con il cineasta messicano Guillermo del Toro: Hyde è infatti stato anche l'antagonista principale di The Strain, in onda per quattro stagioni tra il 2014 e il 2017, e dal 2016 doppia il perfido Walt Strickler in Trollhunters, serie animata prodotta dalla DreamWorks Animation in collaborazione con Netflix. In televisione ha anche recitato nelle apprezzate serie inglesi Spooks e Foyle's War.
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James Cameron (regista, sceneggiatore, produttore, montatore)
Il cineasta canadese è tornato nelle sale dopo dodici anni di pausa con Avatar, bissando il successo di Titanic e cambiando per sempre (per la seconda volta) il mondo dei blockbuster, instaurando la moda del 3D (realizzata nel suo caso specifico con un apposito sistema da lui stesso concepito) e portando a nuovi livelli l'uso della performance capture. È attualmente al lavoro su quattro sequel che dovrebbero uscire a partire dal 2020. Ha anche prodotto il film Sanctum 3D e collaborato con Robert Rodriguez alla realizzazione di Alita: Battle Angel, ed è il creatore e produttore esecutivo della serie Dark Angel, che ha lanciato la carriera di Jessica Alba.
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James Horner (compositore)
Dopo aver vinto l'Oscar per la colonna sonora di Titanic (inclusa la canzone My Heart Will Go On, interpretata da Céline Dion), Horner ha ricevuto altre tre candidature per A Beautiful Mind, La casa di sabbia e nebbia e Avatar. Ha anche firmato le musiche di film come La maschera di Zorro, Il Grinch, La tempesta perfetta, Troy, The new world - Il nuovo mondo, Apocalypto e The Amazing Spider-Man. Appassionato di aviazione, è morto nell'estate del 2015, all'età di 61 anni, in un incidente aereo. Le sue ultime composizioni, postume, erano per due film di Antoine Fuqua: Southpaw - L'ultima sfida e I magnifici 7. La sua musica per il film Aliens - Scontro finale, anch'esso di Cameron, è tra i brani usati più frequentemente per i trailer cinematografici.