Due donne si incontrano nell'America rurale di fine Ottocento. Un'amicizia particolare che aiuta una di loro a superare il dolore per la perdita di un figlio, l'altra a combattere la crudeltà del marito. Un'amicizia che però col tempo muta e diventa qualcosa di molto più profondo e travolgente, un sentimento che cambierà radicalmente la vita di entrambe. The World to Come, presentato in Concorso a Venezia 2020, è tratto dal racconto omonimo di Jim Shepard e riesce a raccontare l'amore tra due donne sole e vulnerabili, Abigail e Tallie, con una delicatezza straordinaria. A rendere questa storia ancor più particolare e accattivante è anche la scelta di utilizzare la pellicola 16 millimetri: "Amo i 16 mm, è un formato perfetto per questo film" ha spiegato Mona Fastvol, che ha diretto il film, "volevo creare un diverso tipo di estetica per raccontare questo amore ambientato nel passato, volevo che il loro mondo sembrasse quello di un dipinto."
Durante la conferenza stampa di presentazione del film alla Mostra del Cinema, abbiamo avuto modo di confrontarci proprio con la regista del film, con le due protagoniste interpretate da Katherine Waterston e Vanessa Kirby e con Christopher Abbott, nel ruolo del marito di Tallie.
Due donne che combattono per il proprio amore
Mona Fastvol, apre la conferenza raccontando che a colpirla della sceneggiatura sono stati prima di tutto i dialoghi: "Sono bellissimi, sono riuscita a farli subito miei e mi hanno trasportata nella storia." Poi la regista ha spiegato che ad interessarla particolarmente è stata la parte della pellicola dedicata all'amore tra Abigail e Tallie: "Per me era importante raccontare la parte in cui sono felici insieme, volevo che il mio film fosse anche pieno di gioia, che celebrasse il sentimento così forte che lega le due protagoniste."
Katherine Waterston ha preso poi la parola, approfondendo come un grande merito del film sia raccontare la storia di due donne invisibili: "Si sa davvero pochissimo delle donne che lavoravano nelle campagne, ma credo che siamo riusciti a rappresentarle al meglio in The World to Come, con molto realismo" ha sottolineato l'attrice, "erano luoghi estremamente isolati, che concedevano anche un certo tipo di libertà alle donne, perché non sentivano su di sé così tanto il giudizio della comunità. Forse per questo Abigail e Tallie sono riuscite a creare quel tipo di relazione, mi chiedo spesso se altre donne come loro stringessero relazioni simili." Anche Vanessa Kirby, che abbiamo già visto al Festival di quest'anno con il suo ruolo nel bellissimo Pieces of a Woman, afferma come per lei sia stato un dono interpretare un personaggio come Tallie: "È stato bellissimo interpretare qualcuno che combattesse così tanto le restrizioni sociali di quel periodo" ha affermato, "non è un'epoca poi così lontana dalla nostra, e le donne non potevano ancora scegliere chi amare e come vivere la propria vita. È stato incredibile vedere che loro, almeno per poco, potessero sperimentare un sentimento così forte."
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Una scena d'amore molto potente
Il sentimento che lega le due protagoniste risulta ancor più realistico e coinvolgente perché le due attrici protagoniste - ma anche il resto del cast, di cui fa parte anche Casey Affleck nel ruolo del marito di Abigail - sono legate da una profonda amicizia. "Abbiamo lavorato in una location estremamente isolata, un villaggio di quel periodo completamente ricostruito, e questo ci ha aiutato a creare un rapporto molto profondo tra tutti noi" ha commentato Katherine Waterston.
A colpire particolarmente durante la visione è una delle scene finali del film, quella che mostra Abigail e Tallie in diversi momenti di intimità. La regista ha spiegato il perché della scelta di inserirla proprio nel finale: "Ho costruito quella scena esattamente come la volevo, non è un momento di passione, ma al contrario di dolore e devastazione. Non è semplice realizzare scene d'amore tra donne, volevo che fosse fatto nella maniera giusta, con delicatezza. E sono convinta che, visto tutto quello che è accaduto in precedenza, quel momento potesse trovare spazio solo nel finale."
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Storie di donne invisibili
Katherine Waterston ha poi parlato del suo personaggio, Abigail: "È una donna che desidera qualcosa, vuole studiare, conoscere. Però è consapevole di quella che è la sua vita, sa che andrà poco più in là dei confini della fattoria, conosce i limiti del suo futuro. Il suo più grande desiderio è conoscere per donare questa conoscenza al mondo, trovando una connessione con altre persone proprio attraverso la conoscenza." racconta l'attrice, "queste due donne si cambiano a vicenda la vita, sono l'anima gemella l'una dell'altra, è qualcosa di straordinario. Ma forse anche terribilmente triste, perché il loro amore è tutto ciò che la loro vita gli permette di avere."
Vanessa Kirby ha continuato sottolineando quanto sia orgogliosa di aver interpretato Tallie: "Mi è piaciuto poter raccontare questa storia di donne invisibili, noi siamo l'eredità di queste donne, ed è nostro dovere raccontare le loro storie, dobbiamo celebrarle. Voglio interpretare più ruoli di questo tipo, donne diverse, complicate, in qualche modo oscure. Voglio interpretare ruoli che mi spaventino."