Sopravvivenza e mistero. I due ingredienti base di The Wilds, la serie disponibile per intero su Amazon Prime Video dall'11 Dicembre che ci porta su un'isola deserta per seguire le vicende di un gruppo di ragazze naufragate. Ne abbiamo parlato con molte di loro, ma abbiamo avuto modo di approfondire anche con la componente maschile del cast, Troy Winbush e David Sullivan che interpretano l'agente Dean Young e il dottor Daniel Faber, nonché con Rachel Griffiths, il volto più popolare dello show, e la showrunner Amy B. Harris, che ci ha fornito qualche dettaglio sulle scelte fatte.
La video intervista a Rachel Griffith, Troy Winbush, David Sullivan e la showrunner Amy B. Harris
Bellezza e difficoltà della Nuova Zelanda
Come già anticipatoci da Sarah Pidgeon e Mia Healey nella nostra intervista, girare in Nuova Zelanda non è stato esente da difficoltà. Lo conferma la showrunner Amy B. Harris: "è un posto magnifico, non avremmo potuto girare altrove, ma è freddo e piovoso. Dietro le quinte stavamo bene, ma quelle otto ragazze dovevano fingere di essere su un'isola al caldo." Non è stato così per i due uomini del cast, Troy Winbush e David Sullivan, per lo più al riparo dalle avversità climatiche ma non quelle della grande distanza da casa. "Eravamo letteralmente dall'altra parte del mondo" ci dice David Sullivan, "è bellissimo essere in un luogo di tale bellezza, ma come accade alle ragazze protagoniste, vieni un po' strappato via dalla tua confort zone."
È d'accordo Troy Winbush sulla nostalgia di famiglia e amici, ma è stato anche spiazzato dall'inversione delle stagioni: "ora qui è inverno, mentre lì è estate. Passeggiavo per Auckland e quando ho visto gli alberi di Natale mi sono chiesto che ci facessero lì! Solo dopo ho realizzato che eravamo a dicembre! Era Natale, ma c'era la gente in spiaggia! Tutto stranissimo, ma mi ha fatto venir voglia di viaggiare ed esplorare il mondo."
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L'esperienza di Rachel Griffith
Una posizione che Rachel Griffiths comprende, pur evidenziando gli aspetti positivi di questo lavoro: "onestamente è stata una gioia al 99%. Ci sono ruoli che alla lunga ti sfiancano" e lo fanno per i più disparati motivi, non per ultimi i dirigenti che non ne comprendono le difficoltà, ma non è stato questo il caso. Per lei la vera sfida è stata sorprendere. "Non volevo essere il classico antagonista fatto con lo stampino" ci dice "non mi piace che il pubblico possa etichettarmi. Ho lavorato abbastanza a lungo in campo televisivo da sapere che continuare a stupire il pubblico è la cosa più generosa che puoi fare."
Un ruolo costruito passo passo. "Quando ho accettato il ruolo, ne sapevo davvero poco" racconta l'attrice, "ho accettato perché ho amato lo script e l'ho trovato il miglior pilot che mi sia capitato negli ultimi cinque anni, ma quando ho iniziato non avevo idea di chi dovessi interpretare. Mi sono detta che l'avrei scoperto." E l'ha fatto insieme a Amy Harris, che ha ripreso il pilot di Sarah Streicher e ha sviluppato quel personaggio che appariva in una sola scena, rendendola una figura profonda e sfaccettata: "è stata una fortuna avere Rachel a interpretarla" ci dice la showrunner, elogiando il lavoro fatto insieme.