The White Lotus 3, intervista a Michelle Monaghan e Aimee Lou Wood: "Il gossip è uno strumento di distrazione"

Le attrici riflettono su un aspetto importante della terza stagione della serie di Mike White: l'ipocrisia che avvelena i rapporti umani e il gossip usato per distrarre le masse. Su Sky e NOW.

Aimee Lou Wood e Michelle Monaghan sono tra i protagonisti di The White Lotus 3

La terza stagione di The White Lotus è molto affollata: questa volta si va in Thailandia e a godere del lusso dell'hotel ci sono tante persone diversissime tra loro. Una cosa che accomuna tutti però è certamente l'amore smodato per il gossip: ogni ospite della struttura sparla di chiunque, compresi gli stessi amici, o parenti, con cui è andato in vacanza. Su Sky e NOW con i nuovi episodi, la serie di Mike White è diventata più cupa.

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Una scena di The White Lotus 3

Oltre alla famiglia Ratliff, formata da Timothy (Jacon Isaacs), Victoria (Parker Posey) e i loro figli (tra cui Saxon, interpretato da Patrick Schwarzenegger), ci sono tre amiche, ovvero Kate (Leslie Bibb), Laurie (Carrie Coon) e Jaclyn, e una coppia con una notevole differenza d'età: Rick (Walton Goggins) e Chelsea. Jaclyn è un'attrice televisiva di successo, terrorizzata dall'idea di invecchiare, mentre Chelsea è uno spirito libero che viene da Manchester.

A dar loro vita sono le attrici Michelle Monaghan e Aimee Lou Wood: nella nostra intervista ci spiegano come il gossip possa essere uno strumento molto potente. E perché bisognerebbe diffidare della "positività tossica": quando qualcuno è troppo gentile, c'è sicuramente qualcosa di sinistro sotto.

The White Lotus 3: intervista a Aimee Lou Wood e Michelle Monaghan

The White Lotus 3 parla di tante cose. Uno dei temi principali però è sicuramente la ricerca dell'identità. Ognuno dei personaggi principali, più o meno consapevolmente, capirà davvero chi è proprio grazie alla vacanza in Thailandia.

Questo viaggio di scoperta del personaggio è stato molto interessante per Michelle Monaghan: "È stata una sfida. Da artisti e attori siamo molto vulnerabili e appassionati. E questi personaggi sono molto complessi. Quando ti immergi nello sviluppo di un ruolo per così tanto tempo, collettivamente, come se fossimo una cosa sola, è diverso da qualsiasi altra esperienza lavorativa. A volte è stato difficile: era tutto sfuocato, pesante, travolgente. Ma allo stesso tempo emozionante. E penso che tutto questo si veda: le interpretazioni di tutti sono molto ricche e intense".

L'attrice elogia la scrittura di White: "E questo è grazie a Mike, perché, grazie alle sue parole, riesce a descrivere sottigliezze, sfumature. Questo ci ha portato a esprimerle con reazioni emotive, senza bisogno di parlare. Penso che renda i personaggi molti vicini al pubblico. Io stessa, mentre guardavo la serie per la prima volta da spettatrice, il cuore mi batteva all'impazzata. Sapevo cosa sarebbe successo, eppure la serie mi ha tenuto incollata".

D'accordo Aimee Lou Wood: "Mike adora i reality show! Si percepisce guardando la serie: ha usato molti elementi dei reality in questa storia. E noi stessi abbiamo vissuto dove abbiamo lavorato. Quindi era come essere davvero in un reality. È stato difficile, ma molto divertente".

Il gossip è uno strumento potente

Il gossip, dicevamo. Perché quasi nessuno riesce a farne a meno? Aimee Lou Wood tira in ballo l'antropologia: "Dal libro Sapiens ho appreso che abbiamo iniziato a comunicare proprio grazie ai pettegolezzi. È così che abbiamo cominciato a parlare. La gente è molto critica riguardo al gossip, e lo capisco. I pettegolezzi non sono una gran cosa, ma sono una parte fondamentale dell'essere umano: abbiamo iniziato a parlare perché volevamo spettegolare. Usiamo i pettegolezzi come forma di connessione".

The White Lotus Carrie Coon Michelle Monaghan Leslie Bibb Scena Terza Stagione Serie Tv Sky Now
Michelle Monaghan in The White Lotus

Secondo Michelle Monaghan: "Penso che usiamo il gossip anche come forma di distrazione. Queste sono donne che presentano le loro vite come perfette e mostrano il meglio di sé. E quando inizi a vederle spettegolare, rivelano molto di sé man mano che la serie procede. Si cominciano a vedere tutte le crepe di quella facciata. È piuttosto triste, ma penso che Mike stia esplorando l'idea di queste aspettative irrealistiche che riponiamo gli uni negli altri: le cose che sopportiamo e perpetuiamo, tra cui i pettegolezzi. Penso sia attuale: il pubblico, e le donne in particolare, si immedesimeranno davvero in questa storia".

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La "positività tossica"

The White Lotus Cast Scena Terza Stagione Serie Tv Sky Now
Una scena di The White Lotus 3

Più conosciamo queste tre amiche, più capiamo che in realtà si odiano. Però, apparentemente, si sostengono moltissimo. Sono tutte un "sei fantastica", "ce la puoi fare", "ti meriti tutto". E invece. Monaghan capisce molto bene queste situazioni: "Le donne ne fanno esperienza continuamente. In molte hanno questa qualità, compresa Jaclyn, ovvero la positività tossica. Ed è una delle cose che la danneggia. È un'attrice, quindi sta davvero mettendo in mostra una vita meravigliosa. Ma in realtà è solo una persona normale: è imperfetta, piuttosto sola e triste. E iniziamo a vederlo manifestarsi nel corso della stagione: la sua sicurezza si trasforma in un po' di autosabotaggio e doppiogiochismo".

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La piaga delle relazioni tossiche

In The White Lotus 3 non c'è soltanto la "positività tossica". Ci sono anche diverse relazioni tossiche, compresa quella tra Rick e Chelsea. La ragazza non riesce proprio a capire di stare con una persona che la mette in pericolo. Nemmeno quando lui la fa mordere da un serpente velenoso. Perché è così difficile ammettere di stare con qualcuno che ci fa del male?

The White Lotus Walton Goggins Aimee Lou Wood Scena Terza Stagione Serie Tv Sky Now
Walton Goggins e Aimee Lou Wood in The White Lotus 3

Per Aimee Lou Wood: "C'è questa canzone che mio padre mi suonava sempre, chiamata The snake di Al Wilson. E parla di questa donna, che trova un serpente sulla strada. Il serpente è quasi morto congelato e lei lo prende con sé e lo cura. Gli dice: sei così bello, sei così straordinario. E poi, una volta che il serpente è di nuovo in salute, lui la morde. E lei gli dice: ti ho salvato e tu mi hai morso! E lui risponde: sapevi che ero una serpe prima che mi accogliessi. Sapevi che ero un serpente. Credo che quella canzone mi sia sempre rimasta in mente. Mio padre diceva: la canzone parla di uomini, Aimee, non parla di serpenti! Quindi ci ho pensato per il rapporto tra Rick e Chelsea".

"Ma, come attrice, dovevo credere davvero a quello che diceva, ovvero che il destino li abbia uniti e che lo ama. E non riuscivo proprio a dare un giudizio. Non posso esprimere un giudizio, perché lei non lo fa. Ma penso che sia una cosa così comune, queste donne che riversano tutta la loro luce e tutta la loro energia, e va tutto in malora. È una delle cose più tristi di sempre. E lo vediamo così spesso. Ho visto così tante amiche per cui mi sono detta: oh mio Dio, non c'è modo di tornare indietro, si ostinano ad andare avanti. Penso che la storia del serpente sia così intelligente e simbolica: perché lei non vuole vederlo. La sua negazione è fortissima. Ha costruito un meccanismo di difesa incredibile. Si butta tutto alle spalle. Non riesce a metterlo a fuoco: è come se avesse i paraocchi. Penso che sia così facile immedesimarsi: lo trovo incredibilmente umano".