"Dobbiamo imparare a conoscerci di nuovo. Come la prima volta."
Come la prima volta (First Time Again) è il titolo del primo episodio della sesta stagione di The Walking Dead, ma è soprattutto una dichiarazione d'intenti da parte di Morgan Jones che ritrova Rick dopo mesi e mesi di ricerche, ma fatica a riconoscere in quello sguardo pieno di odio e di vendetta l'uomo che gli ha ridato la forza e la voglia di continuare a vivere.
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Il rapporto tra Morgan Jones e Rick Grimes, gli autori dello show l'hanno detto chiaramente, sarà il cuore della stagione 6; ed un primo confronto tra i due era quello che tutti ci aspettavamo da questa premiere di stagione - anche se, come già detto a suo tempo, sapevamo che il trailer del Comic-Con era stato montato ad arte per farci credere ad un vero e proprio scontro. Ma l'episodio, scritto dallo showrunner Scott M. Gimple, con la collaborazione di Matthew Negrete, riserva fin dall'inizio diverse sorprese, e la più grande riguarda forse proprio il rapporto tra i due "vecchi amici", che nasce sì con diffidenza, ma quasi immediatamente si trasforma in collaborazione e complicità.
Ci sono un paio di momenti e sguardi che fanno capire che il confronto è lungi dall'essere definitivamente accantonato, e d'altronde c'è ancora tanto che dobbiamo scoprire su Morgan e il suo recente passato (soprattutto, chi gli ha insegnato le arti marziali e l'uso del bastone? "Un amico" risponde lui, "Jesus?" immediatamente pensano i lettori del fumetto) ma al momento ci sono problemi più seri da affrontare. E subito.
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Volevate più zombie? Eccovi accontentati!
Un'altra cosa che ci era stata promessa per questa stagione era il ritorno degli zombie come un pericolo reale per il gruppo e per tutta la comunità di Alexandria. Noi li avevamo presi in parola, ma di certo non ci aspettavamo che questo pericolo arrivasse così presto e in queste dimensioni! E invece il gregge che ci viene mostrato fin dalla primissima scena è davvero impressionante - a detta del regista, e mago degli effetti speciali, Greg Nicotero, sono stati utilizzate oltre 300 comparse zombie e tanti sono stati aggiunti in CGI - e reso ancora più spettacolare grazie a virtuosistici movimenti di camera che esaltano le scene di massa e che sembrano voler ricordare Il trono di spade o la saga de Il signore degli anelli di Peter Jackson.
Niente male per una serie che era stata spesso criticata per essere troppo leggera sul fronte dell'azione: solo per quello che abbiamo visto qui, e che vedremo presumibilmente nei prossimi episodi, c'è da soddisfare la voglia di "zombie" di qualsiasi appassionato. E anche per rimediare alla presunta scarsità di Erranti dello spinoff (Fear the Walking Dead) terminato appena 7 giorni fa, che chiudeva in realtà con un'orda di tutto rispetto, ma che adesso sfigura davanti al gregge in movimento verso Alexandria.
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In bianco e nero, come il fumetto
Un'altra particolarità di questo episodio è la scelta di raccontare presente e passato in modo non lineare. Si tratta di una scelta non originalissima ma che funziona più che bene, perché permette di creare tensione e aspettativa fin dall'inizio dell'episodio senza per questo rinunciare ad una delle caratteristiche tipiche dello show: l'indugiare sulla psicologia dei personaggi.
In mezzo a tanta azione, infatti, c'è spazio per mostrare come l'intera comunità si trovi davanti ad un punto di svolta e di come ognuno dei co-protagonisti abbia difficoltà da superare: nel caso di Abraham e Sasha si tratta un desiderio autodistruttivo; per Daryl è la necessità di allontanarsi da Alexandria e andare alla ricerca di qualcosa di diverso; per Maggie la difficoltà di perdonare ma anche la consapevolezza che spesso, come successo con Tara, può essere necessario per ritrovare la felicità e la speranza. E poi c'è Carol che continua a recitare il suo ruolo di donna indifesa e "marginale", ma la sua intelligenza non sfugge all'occhio attento di Morgan. In più c'è spazio per un nuovo personaggio, il Carter di Ethan Embry, destinato a durare poco ma significativo per l'importanza che Rick acquista per il gruppo di Alexandria: "Lei è al comando. Ma sei tu che comandi ora."
Per mostrarci le differenze tra quanto succede immediatamente dopo il cliffhanger del finale della stagione scorsa e dopo l'incidente alla cava che libera l'imponente gregge e rende ancora più difficile il piano di Rick, viene utilizzato un misto di colore e bianco e nero: un metodo efficace ma forse superfluo per differenziare le due linee temporali, che non può che richiamare l'origine fumettistica dello show. Peccato che il bianco e nero non sia dei migliori e quindi il risultato sia tutt'altro che perfetto, ma molti fan apprezzeranno comunque l'omaggio ai comics di Robert Kirkman. Parlando del fumetto, comunque, non si può non notare che ci siamo ufficialmente entrati nel miniciclo che nel fumetto di intitola Nessuna via d'uscita (No Way Out, Volume 14, albi dal 79 all'84) e che vede proprio Rick diventare leader della comunità di Alexandria, alle prese con un gigantesco gregge di zombie che porterà distruzione e morte. Come sempre però le differenze con il materiale di partenza sono tante, e questo finale di episodio ci lascia con una sorpresa ed un cliffhanger finale non da poco.
Chi suona il corno?
Questo è quello che tutti noi ci chiederemo per i prossimi 7 giorni, perché se, come dicevamo, chiunque ha letto i fumetti sapeva che il piano di Rick (che nei comics non è affatto presente, quindi tanto di cappello per la trovata della zombie parade) era destinato a fallire, di certo non si aspettava che lo facesse con un simile espediente. Il mistero del corno d'altronde non è un mistero da niente, perché si porta appresso domande a cui nessuno, tranne gli autori ovviamente, è attualmente in grado di rispondere.
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Volendo provare ad indovinare, è evidente che le soluzioni posso essere tante, ma ci può (forse) aiutare il promo del prossimo episodio, JSS. Da quello che si vede ancora prima dell'arrivo degli zombie, e dei rinforzi, ad Alexandria c'è sicuramente qualche problema, e qualcosa ci fa pensare che abbia a che fare con i misteriosi e famigerati Lupi. Forse una spia presente dentro Alexandria e che vuole far saltare il piano di Rick? Oppure c'è un vero e proprio attacco alla comunità?
Ovviamente potrebbe trattarsi anche di qualcosa di completamente diverso - come una vendetta nei confronti di Rick e gli altri da parte di personaggi che non lo vedono di buon occhio (Padre Gabriel o Ron su tutti) - ma l'impressione che abbiamo è che gli zombie non saranno l'unico pericolo di questa prima parte di stagione e che forse si voglia affrettare l'inserimento di un nemico umano come i Lupi (il corrispettivo dei Salvatori del fumetto?).
Fosse così questa stagione si presenterebbe davvero come qualcosa di esplosivo ben oltre le aspettative, come in fondo questa ottima partenza sembra far sperare.
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Movieplayer.it
4.0/5