Avanti e indietro nel tempo, tra spin-off, sequel e prequel. Con un solo obbiettivo: terrorizzare. Sono infatti poche le saghe horror moderne che hanno avuto una rilevanza tale da permettere loro un'espansione che non conosce limiti, permettendo al pubblico di immergersi in un'atmosfera da brivido. Tenendo però ben presente lo spirito naturale dell'opera, che segue - enfatizzando e novelizzando - i famosi demonologi Ed e Lorrainw Warren, interpretati da Patrick Wilson e Vera Farmiga. Otto film finora prodotti e distribuiti (contando anche La Llorona - Le lacrime del male, del 2019), e suddivisi in tre blocchi narrativi: The Conjuring, Annabelle e The Nun, in cui si mischiano le crew dei relativi filoni (per esempio, John R. Leonetti ha diretto Annabelle, dopo aver curato la fotografia di The Conjuring - L'evocazione) a testimoniare l'intercomunicabilità tra atmosfere, personaggi e situazioni.
Una riconoscibilità che il pubblico ha fin da subito premiato, facendo sì che l'intuizione di James Wan, e dei produttori Rob Cowan, Tony DeRosa-Grund e Peter Safran, diventasse un punto di riferimento per il genere. Una strada lunga, ramificata e in costante evoluzione. Come dimostrano le premesse del nuovo capitolo della saga The Nun II, al cinema dal 7 settembre, definito dal regista Michael Chaves come quello "più violento del franchise". Una premesse che fa alzare l'hype, stuzzicando l'idea di rivedere in streaming l'intera saga dell'universo di The Conjuring, disponibile nel catalogo di Infinity+.
L'universo di The Conjuring da (ri)vedere in streaming
Come detto, i titoli che compongono lo show horror sono ben otto, e tutti dosati per offrire un'intrattenimento nel segno della paura. Tra l'altro, l'idea per il film venne proprio ad Ed Warren, che fece ascoltare delle registrazione di sua moglie al produttore Tony DeRosa-Grund. Il progetto rimase però dormiente per vent'anni, per poi finire in mano alla New Line Cinema. Questo, di per sé, potrebbe essere uno dei motivi per rivedere la saga, partendo proprio da The Conjuring - L'evocazione, ambientata nel 1971 ed ispirata a veri fatti avvenuti alla famiglia Perron, che contattarono gli investigatori dell'occulto per dare una risposta ai terribili avvenimenti avuti luogo nella loro nuova casa. Qui fa la sua prima apparizione l'iconica bambola Annabelle. Del resto, l'attenzione per un horror, più che dai jumpscare, è data dalla sceneggiatura, abbastanza fedele agli eventi avvenuti ad Harrisville, Rhode Island. In questo senso, avere un background reale ha fatto drizzare le antenne agli spettatori, facendo incassare al film quasi 400 milioni di dollari.
In streaming su Infinity+ trovate poi il sequel, The Conjuring 2 - Il caso Enfield, anch'esso ispirato ad un terrificante avvenimento soprannaturale. È il 1977, e i Warren volano a Londra per indagare sul caso noto come quello del poltergeist di Enfield. Una vicenda tutt'ora discussa, in quanto non si è mai trovata una risposta scientifica a ciò che subì Peggy Hodgson nella sua casa, con i suoi quattro figli, tra letti che sobbalzavano, rumori, e inquietanti voci. Meno fortunato al livello di incasso, complice la Pandemia, il terzo capitolo, The Conjuring - Per ordine del diavolo. Alla regia sta volta c'è Michael Chaves, lo stesso di The Nun II, ovviamente confermatissimi Vera Farmiga e Patrick Wilson, divenuti a tutti gli effetti tra i personaggi cinematografici più influenti. Perché rivedere il film? Il terzo capitolo, ambientato nel 1981, è quello che coinvolge emotivamente i Warren, alle prese con una possessione incontrollabile. Il film, tra horror e procedurale, rafforza il franchise, nonché è l'ultimo da vedere in ordine cronologico.
Da The Conjuring a The Nun: come James Wan ha cambiato l'horror americano
L'horror di Annabelle e The Nun
Come detto, l'universo di The Conjuring, espanso e allargato, si allunga portando l'horror ad un altro livello, connettendo personaggi, luoghi e demoniache presenze. Come la bambola Annabelle, protagonista di ben tre capitoli: Annabelle, Annabelle 2: Creation e Annabelle 3. Ed e Lorrain Warren, per intuizione narrativa, li vedremo solo di sfuggita (ma in Annabelle 3 tornano protagonisti), intanto che il focus si concentra sull'oscura silhouette della bambola, divenuta feticcio tra gli appassionati horror. Nei tre film, il bambolotto con le treccine prende il sopravvento, e scopriamo da dove arriva. Secondo la timeline ufficiale, la creazione di Annabelle è datata 1943: un produttore di bambole perde sua figlia - che si chiama Annabelle! - in un incidente. Anni dopo, il suo spirito torna per vendicarsi. Tre film per un incasso totale di quasi un miliardo, a fronte di budget ben più ridotti.
Se la qualità paga, il percorso nei meandri del male, viene ingigantito ancora di più in The Nun - La vocazione del male. Un tentativo, quello diretto da Corin Hardy, rispolverando il demone Valak di The Conjuring 2, che ha fatto letteralmente impazzire i fan: uno degli spiriti maligni più amati in uno stand alone che ha sfiorato i 400 milioni di dollari, segnando un record nella saga. In streaming su Infinity+, The Nun - La vocazione del male ha per protagonista Taissa Farmiga, Demián Bichir e Jonas Bloquet, e ritroviamo Bonnie Aarons nei panni spettrali di Valak. A rigore cronologico, il film è il primo nella time-line, essendo ambientato nel 1952, quattro anni prima dell'atteso The Nun 2, in cui Taissa Farmiga riprende il ruolo di Sorella Irene, affrontando Valak, che il regista, nelle dichiarazioni pre-uscita, ormai accosta alle grandi figure del cinema horror: "Valak è un classico. Ricorda Dracula, Pennywise. È nel pantheon dei film horror". E, a giudicare dal lavoro svolto, circolare e meticoloso, non possiamo che essere d'accordo. (Ri)vedere per credere.