A quattro anni di distanza dal suo film dedicato, la Captain Marvel del premio Oscar Brie Larson torna sul grande schermo con una pellicola più concentrata sul suo arco narrativo. Questa volta però deve dividersi la scena con altre due "meraviglie": in The Marvelns, in sala dall'otto novembre, è infatti co-protagonista insieme a Monica Rambeau (Teyonah Parris) e Kamala Khan (Iman Vellani), che abbiamo visto rispettivamente nelle serie tv WandaVision e Ms. Marvel.
La regista è Nia DaCosta, che, dopo l'esordio indie del 2018 Little Woods ha lavorato con Jordan Peele nel remake di Candyman (2021) e ora è passata a un film del Marvel Cinematic Universe. Un salto notevole, come ci ha detto nella nostra intervista: "Penso ci siano dei punti in comune tra i due film: sono entrambi film di grandi Studios, basati su proprietà intellettuali importanti e personaggi molto amati. Quindi entrare in questo mondo da regista di film indipendenti è stato un cambiamento. Questo è ancora più grande. Penso che parte del lavoro in questo tipo di set consista nel capire come funziona il sistema: il processo è diverso. Quindi sì, lavorare con Peele è stato come una palestra, il primo passo. Questo è stato come saltare direttamente al decimo"!
La trama di The Marvels ruota attorno a questo trio di supereroine che devono imparare come gestire i propri poteri, visto che si trovano a condividerli: "Mi ricordano tre sorelle, un po' come le protagoniste della serie tv Charmed. In questo film la comunicazione è la cosa più importante. Devono imparare a farlo: devono comunicare sia in modo pratico, capendo chi deve usare i poteri e quando, ma anche emotivamente. Devono risolvere i loro problemi".
The Marvels: intervista a Nia DaCosta
Per Nia DaCosta era fondamentale dare a tutte e tre i personaggi il giusto spazio: "Hanno tre storie e tre archi narrativi differenti. All'inizio del film non sono nello stesso punto che alla fine. Sono tre personaggi molto forti e indipendenti, quindi volevamo rendere loro giustizia. Molto viene anche da loro".
Brie Larson: dal premio Oscar per Room a Captain Marvel
Lavorare con Brie Larson è stato importante per la regista: "È stato fantastico lavorare con Brie: ama molto il personaggio, ne sente la responsabilità. È anche molto aperta: è stato fantastico collaborare e capire quale Captain Marvel mostrare. Volevamo darle un bell'arco, in modo da rivelare chi è al pubblico". Per DaCosta era importante mostrare anche il lato più umano di Carol: "Per me era davvero importante mostrare Carol non soltanto mentre fa a pezzi un'astronave, o dà un pugno in faccia a Thanos. Quella parte della sua vita esiste e ne ero ossessionata: volevo vedere tutti i suoi aspetti. Quindi per me era davvero importante cominciare il film con lei che cerca di capire i propri ricordi e le sue emozioni, ma anche mentre vive la sua vita".
Captain Marvel, la recensione: Eroina moderna con radici nel passato
Inutile chiedere anticipazioni sul film, ma ci ha tenuto a dire due cose. Primo, tenere d'occhio il gatto Goose: "Goose ha tanto da fare in questo film! Molto. Non voglio fare spoiler, ma dovete davvero tenere d'occhio Goose: ha molte cose di cui occuparsi". Secondo: lei stessa è una grande fan di Kamala: "Kamala è una fan di Carol e io sono una super fangirl di Kamala! Quindi è tutta una catena di fangirl"!