C'è sempre grande gioia quando ci ritroviamo a scrivere articoli come questa recensione di The House, perché vuol dire che un progetto d'animazione come quello realizzato da Nexus Studios ha trovato la strada per arrivare al grande pubblico di una piattaforma streaming popolare come Netflix. E non è un traguardo da trascurare, sia perché si tratta di animazione con piglio adulto e dark, che non trovava facilmente spazio in passato, sia perché i nomi che lo firmano, ovvero Emma de Swaef, Marc Roels, Niki Lindroth von Bahr e Paloma Baeza, sono tra i più importanti nel campo della stop motion ed è un piacere avere la possibilità di apprezzare il loro lavoro. E c'è tanto da apprezzare in un'opera come The House, sia sul piano tecnico e dell'animazione, sia su quello narrativo, con il suo eccentrico umorismo dark.
Una casa, tre storie
C'è infatti un filo conduttore in The House, anche se il film mette insieme storie diverse che ruotano attorno alla casa, come il titolo lascia intendere. Un filo conduttore che è soprattutto in quella surreale sensazione di straniamento che le tre storie evocano, qualcosa di più o meno sottile che striscia sotto la superficie. Si inizia con un primo capitolo firmato da Emma de Swaef e Marc Roels, che guarda a un tempo passato e ci mostra un accordo tra un padre di famiglia e un eccentrico architetto per la costruzione della casa dei sogni. Una casa bella, enorme, quasi magica per alcune bizzarrie che si verificano, ma che poco a poco lascia emergere qualcosa di inquietante.
Col secondo capitolo firmato da Niki Lindroth von Bahr ci spostiamo ai giorni nostri per seguire un imprenditore impegnato nella ristrutturazione della casa con l'intento di vederla e guadagnarci dei soldi di cui ha assolutamente bisogno, ma dovrà vedersela con vari problemi e soprattutto con una infestazione, di insetti e non solo. Un altro balzo temporale in avanti si fa con il terzo capitolo di Paloma Baeza, che ci porta in un futuro che vede la casa circondata dall'acqua e il padrone di casa rifiutarsi di accettare la realtà dei fatti e andare avanti.
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Sottile inquietudine
Non sono storie horror quelle di The House, ma racconti che evocano un sottile senso di inquietudine che poco per volta si insinua sotto la pelle dello spettatore, a dispetto delle figure di animali antropomorfi che animano due su tre dei capitoli. Un'atmosfera surreale che sfrutta un umorismo eccentrico per far emergere note dissonanti, che spiazza e allo stesso tempo conquista. Perché ci si trova rapiti dalle tre storie che ci vengono raccontate e dai loro protagonisti, al netto di un capitolo centrale forse meno a fuoco nel complesso, dalle tre variazioni sul tema che affondano le loro radici in questa surreale e spiazzante casa del titolo.
Eccellenza animata
Di sicuro fa la sua parte l'elevata qualità tecnica e artistica dell'animazione di The House, una stop-motion ai vertici del settore, che dona profondità agli ambienti e fluidità alle figure che vi si muovono all'interno. Un'eccellenza che è fatta di grande cura e delicatezza nel tratteggiare i modelli dei personaggi, altrettanta attenzione nel muoverli, ma anche una messa in scena che muove con sapienza e accortezza la camera per seguirne le storie. Non è un'animazione da prima pagina, di quelle che richiamano il grande pubblico in sala o visualizzazioni in piattaforma, ma di quelle che gli amanti del mezzo farebbero bene a guardare, perché vi troveranno tanto da apprezzare e amare.
Conclusioni
Non possiamo che ribadirlo in chiusura della recensione di The House: il film antologico in stop-motion disponibile su Netflix è un’eccellenza del suo settore, firmato da artisti ai vertici di questa tecnica e con una qualità artistica elevatissima. Ha però anche la capacità di raccontare tre storie che sfruttano un eccentrico umorismo dark per insinuarsi sotto pelle e spiazzare lo spettatore.
Perché ci piace
- Una stop-motion di grande qualità, fluida e suggestiva.
- Un livello artistico altrettanto elevato, che tratteggia ambiente di grande atmosfera e personaggi intriganti.
- Tre storie che sanno rapire e spiazzare lo spettatore…
Cosa non va
- … al netto di un capitolo centrale un pizzico meno riuscito.
- Non è un’animazione per tutti, ma il consiglio è di dare una possibilità a The House.