Menzione speciale al Festival di Venezia 2012, è approdato adesso finalmente in homevideo Tango Libre, l'interessante film di Frédéric Fonteyne che guarda da un lato curioso la costrizione a cui si è costretti in un carcere per dar vita a un quadrilatero amoroso davvero inedito, e soprattutto far emergere i valori del ballo (in questo caso il Tango) come elemento liberatorio. Un quasi dramma che nella parte finale sfocia in aperta commedia con una svolta a sorpresa.
La storia parte da Jean Christophe (interpretato da quel François Damiens già visto ne Il truffacuori), una tranquilla guardia carceraria con la passione per il tango. Durante il corso gli capita di ballare con Alice (Anne Paulicevich), un'esuberante e attraente trentenne madre di un adolescente. Il giorno dopo però la vede nella sala visite della prigione parlare a turno con due uomini (interpretati da Sergi López e Jan Hammenecker), e con entrambi ha atteggiamenti intimi. Uno è il marito e padre del figlio, l'altro è un suo amico socio di crimine: i due paiono condividere senza problemi la donna. Ma anche Jean Christophe si invaghisce di Alice e ben presto la cosa lo metterà nei guai.
Un video compatto e convincente
Tango Libre è arrivato in homevideo con un DVD targato CG Home Video di buona qualità tecnica ma povero di extra. La parte migliore dell'edizione è sicuramente il video, che presenta un quadro davvero solido e compatto nonostante le atmosfere a tratti cupe del carcere. Il croma è un po' sobrio e non incisivo, ma questo è probabilmente dovuto a precise scelte fotografiche, piuttosto va elogiato il soddisfacente dettaglio che si riscontra su tutti gli elementi del quadro, certamente di rilievo per lo standard DVD. I limiti classici del formato sono davvero limitati, appena qualche accenno di aliasing su qualche figura sugli sfondi e lievissime tracce di compressione. Per il resto il video offre una visione molto piacevole e torniamo soprattutto a sottolineare la compattezza del quadro, che non viene mai meno neanche nelle tante scene con scarsa luminosità. Anche i fondali, infatti, vantano una solidità che viene scalfita solo leggermente.
Audio timido, come extra solo il trailer
Più timido invece l'audio, nonostante anche in italiano sia presente una traccia multicanale. Naturalmente gran parte del film si basa su dialoghi che sono puliti e precisi, ma qualche scena più movimentata c'è, eppure non riesce a far decollare i diffusori. Soprattutto i rear sono piuttosto pigri ad appoggiare la scena, che resta quasi sempre confinata all'asse anteriore. In ogni caso, anche considerato il tipo di film, l'ascolto resta sicuramente piacevole. Deludenti invece gli extra, visto è presente solamente il trailer.