Altra settimana ricca di consigli homevideo da suggerire e analizzare, a partire da un piccolo horror italiano d'atmosfera come Surrounded, che tra difetti e incertezze regala anche momenti di tensione e di presenze inquietanti. Spazio poi all'irresistibile gatto robot Doraemone alle sue frenetiche avventure avanti e indietro nel tempo, e sempre per restare nelle proposte più adatte alla giovane età, ecco il divertente e commovente Il mio amico Nanuk, sull'avventurosa amicizia tra un ragazzino e un cucciolo di orso, entrambi dispersi tra i ghiacci del Canada. Tocca poi alla commedia italiana firmata da Luca Miniero, con Christian De Sica e Rocco Papaleo a dar vita a La scuola più bella del mondo, per finire con un riuscito film di Andrea Segre, che torna sul tema dell'immigrazione con l'efficace e delicato La prima neve.
Circondata da inquietanti presenze: Surrounded
Piccolo horror italiano dalle atmosfere inquietanti presentato al Fantafestival di Roma, che ha segnato il debutto alla regia di Laura Girolami e Federico Patrizi, ora Surrounded è arrivato anche in homevideo. Siamo dalle parti di un tema classico del genere, quello della casa invasa da qualcosa di inspiegabile: la protagonista Maryann (interpretata da Tatiana Luter), giovane insegnante che aspetta un bambino, vive con il marito in una villa di campagna completamente isolata. Un giorno, quando lui si assenta per un viaggio di lavoro, la donna inizia ad essere perseguitata da presenze impalpabili, inquietanti e inafferrabili, che con l'arrivo della notte daranno vita a un terrorizzante assedio. Ma si tratta di presenze fisiche o solamente mentali? Di certo la donna si trova a dover lottare per sopravvivere. La confezione è curata, l'aspetto visivo è decisamente suggestivo e affascinante, semmai la vicenda pecca di una certa freddezza e a tratti rischia di privilegiare l'esercizio di stile alla sostanza della storia.
Ora è possibile recuperare Surrounded in homevideo grazie al DVD Minerva Pictures distribuito da CG Entertainment. Il video è buono e vanta una buona compattezza di insieme che comprende anche tutti i fondali della casa dove avviene gran parte della storia. A questo si abbina un discreto dettaglio e un croma naturale negli esterni e più vivo negli interni. Notevoli flessioni si registrano invece nelle panoramiche, dove soprattutto la vegetazione appare sgranata e con contorni poco netti e afflitti da aliasing, ma per fortuna i problemi riguardano solo queste circostanze. Luci e ombre dall'audio, che è in dolby digital 2.0: quello inglese va maluccio perché i dialoghi escono dai rear, meglio quello italiano che soffre solamente di un doppiaggio un po' straniante, ma per il resto offre dialoghi puliti e una soddisfacente resa ambientale, che si fa apprezzare quando regala i momenti di maggior tensione. Anche se sotto questo aspetto un multicanale sarebbe stato più efficace. Buoni gli extra, che oltre al trailer e al breve provino di Tatiana Luter, offre un corposo backstage di ben 27 minuti, corredato da interviste e riprese sul set.
Il gatto robot che viene dal futuro: Doraemon
Il suo personaggio ha appassionato generazioni di ragazzi, la penna e la fantasia di Fujiko F. Fujio hanno infatti creato un manga irresistibile, che non ha perso fascino nel corso degli anni. Recentemente il gatto robot Doraemon, dopo essere stato protagonista di serie animate, vari tipi di gadget e videogiochi, è sbarcato anche sul grande schermo, portato dal regista Ryuichi Yagi, che ha utilizzato tanta ironia. In Doraemon, il protagonista Nobita è un bambino di 10 anni pigro e indolente, destinato ad un futuro di delusioni. Per evitargli questo destino da perdente, arriva in suo aiuto dal futuro Doraemon, un gatto robot che lo incita a diventare responsabile, a difendersi dai bulli e ad avere fiducia in se stesso. Le armi a disposizione di Doraemon sono una serie di incredibili e magici gadget, e la capacità di andare avanti e indietro nel tempo. Anche per aiutare Nobita sul lato sentimentale, nella conquista dell'amata Shizuka.
Doraemon è arrivato in homevideo in tre edizioni targate Lucky Red. Prendiamo in considerazione il blu-ray 2D, per dire che si tratta di una buona edizione sul piano tecnico, grazie a un reparto video decisamente suggestivo e capace di regalare un quadro nitido e ben dettagliato, con contorni netti e precisi. Destava qualche perlessità la scelta del disco a singolo strato, ma in fondo il film è breve e come extra c'è solamente il trailer, per cui la compressione riesce a essere comunque gestita bene. A spiccare su tutto un croma vivo e brillante, nonché una definizione di alta qualità che riesce a esaltare le rotondità di Doraemon e tutto il mondo in cui si muove lui e Nobita. Molto convincente anche il reparto audio, che offre anche per l'italiano una traccia DTS HD proprio come quella giapponese, che rende l'ascolto particolarmente ricco di effetti sonori e avvolge lo spettatore da tutti i diffusori. Le scene di azione sono parecchie, il film è piuttosto movimentato, e tutto viene riprodotto in modo efficace e piacevole, con ottima spazialità e buon impatto del sub. Unico reparto sottotono quello degli extra, che come detto contiene solamente il trailer.
Un ragazzino e un cucciolo di orso tra i ghiacci: Il mio amico Nanuk
Presentato in concorso nella sezione Alice nella Città alla nona edizione del Festival Internazionale del Film di Roma e basato sull'omonimo libro di Brando Quilici, Il mio amico Nanuk è un film di produzione nord-americana per la regia del canadese Roger Spottiswoode. Un family movie, una classica storia di buoni sentimenti e dei rapporti speciali che si creano fra ragazzi e animali, che ha ottenuto anche buoni risultati al botteghino, come spesso avviene per questo tipo di film. Magari un po' troppo convenzionale, ma comunque capace di divertire e commuovere. Nel film, il piccolo Luke (Dakota Goyo) scopre tra i ghiacci del Canada settentrionale un giovane cucciolo di orso polare separato dalla madre. La sua missione diventa quella di ricongiungere i due, con l'aiuto della guida Muktuk (Goran Visnjic) che conosce bene un territorio pieno di pericoli. Inoltre è in arrivo una terribile tempesta e il viaggio di Luke assieme al piccolo cucciolo Nanuk sarà pieno di insidie e di avventure per la sopravvivenza.
Il mio amico Nanuk è arrivato in homevideo con un DVD distribuito da Warner Home Video di buon livello tecnico e piuttosto interessante anche nei contenuti speciali. Nel video i paesaggi ghiacciati la fanno da protagonisti e va detto che il quadro si mantiene abbastanza compatto, nonostante qualche difficoltà ci sia proprio per i limiti del formato DVD: talune pastosità sui fondali e accenni di aliasing soprattutto nelle panoramiche sono quasi inevitabili, ma la solidità complessiva non viene mai meno. Il dettaglio è buono, soprattutto sui primi piani e anche il simpatico Nanuk è ben definito, il quadro non presenta particolari flessioni nemmeno nelle fasi più caotiche durante la tempesta. Ottimo il croma e la resa del bianco dominante nei paesaggi. Di egregia fattura anche l'audio, un dolby digital multicanale che mostra i muscoli proprio durante le scene più movimentate, come la rottura dei ghiacci e la terribile tempesta: in queste fasi, l'asse posteriore è attivissimo e permette di apprezzare una spiccata direzionalità con il vento che arriva da ogni diffusore e il sub che fa in pieno la sua parte. Un ottimo impatto di insieme, dunque, valorizzato da dialoghi perfetti e un'ambienza ben curata. Soddisfacenti gli extra: troviamo un'intervista con il produttore Brando Quilici, regista anche delle sequenze artiche (7 minuti e mezzo), un'altra intervista all'attore Goran Visnjic (3' e mezzo), una galleria fotografica e un'analisi delle riprese naturalistiche a Svalbard con Doug Allan (8' e mezzo).
Papaleo, De Sica e l'istruzione italiana: La scuola più bella del mondo
La notevole differenza fra le varie realtà italiane e le conseguenze di quando entrano in contatto, sono ancora una volta al centro dei film di Luca Miniero, che aveva già esplorato il tema in Benvenuti al Sud e Benvenuti al Nord, cogliendone ovviamente i lati ironici e più grotteschi. Ora il regista sposta il suo sguardo sulla scuola italiana e su un occasionale contatto tra un istituto toscano e uno campano. Filippo Brogi (Christian De Sica) è il preside di una scuola media toscana che per vincere un trofeo vuole un gemellaggio con degli studenti ghanesi di Accra. Il maldestro bidello invece si mette in contatto con una scuola di Acerra, provincia di Napoli, guidata dall'insegnante Gerardo (Rocco Papaleo). Dalla toscana quindi si aspettano un gruppo di ragazzini africani, arriverà invece un vivacissimo plotone di studenti napoletani. Con tutti gli equivoci, la confusione e il divertimento del caso. Oltre ai due principali protagonisti, nel cast anche Miriam Leone, Angela Finocchiaro e Lello Arena.
La scuola più bella del mondo è arrivata in homevideo anche in alta definizione, con un blu-ray targato Universal di buon livello tecnico e soddisfacente nei contenuti speciali. Il video beneficia di una fotografia molto luminosa e naturale, con tanti esterni, tutte scelte che producono immagini in alta definizione caratterizzate da un ottimo dettaglio e grande solidità di insieme. Il quadro è infatti sempre nitido e compatto, anche nelle scene più scure le flessioni sono davvero limitate, mentre il croma resta esuberante con colori vivi e saturi. Per quanto riguarda l'audio, fa molto piacere anche trovare una traccia DTS HD 5.1, visto che un lossless su un film italiano non è cosa di tutti i giorni.Grazie a questa scelta, l'ascolto è molto ricco e piacevole, pur non trovandoci davanti a un film di azione. I momenti chiassosi, comunque, sono tanti, vista anche l'esuberanza degli scolari, e sia gli effetti che le tante musiche che accompagnano le vicende sono riprodotte con efficacia da tutti i diffusori, con dinamica apprezzabile e robusto intervento dell'asse posteriore e del sub. Discreti gli extra. troviamo un buon backstage composto da interviste e simpatici momenti sul set di 15 minuti, poi tante papere durante le riprese (altri 15'), quindi i provini dei bambini che poi si vedono nel film (8') e il trailer.
Immigrazione e vita in montagna: La prima neve
Dopo Io sono Li, Andrea Segre è tornato a parlare di immigrazione con La prima neve, presentato a Venezia. Stavolta, rispetto al lavoro precedente, il regista però non affronta il tema sul piano sociale, scegliendo la strada di un percorso più intimo, nel quale rivestono una grande importanza il territorio e la natura. Qui il protagonista Dani (Jean-Christophe Folly), dopo essere arrivato in Italia in fuga dalla guerra in Libia, è ben accolto in una casa di accoglienza in un paesino trentino, ai piedi della valle dei Mocheni. Ha una figlia di un anno, di cui però non riesce a occuparsi perché un grande dolore lo frena. Lavora nel laboratorio di Pietro (Peter Mitterrutzner), un vecchio falegname e apicoltore della valle, che vive in un maso insieme alla nuora Elisa (Anita Caprioli) e al nipote Michele (il bravissimo esordiente Matteo Marchel), un ragazzino di 10 anni anche lui con un dolore nel cuore dopo la morte del padre. Dani e Michele, frequentandosi, impareranno a conoscersi, a colmare i loro vuoti, a seguire un percorso di evoluzione personale che si chiuderà con il mutare del paesaggio, quando arriverà la prima neve. Nel cast anche Giuseppe Battiston.
La prima neve è arrivato in homevideo con un DVD distribuito da CG Entertainment di soddisfacente livello tecnico e con extra più che sufficienti. Il video presenta una qualità più che buona sugli incarnati ben dettagliati e su tutti gli elementi in primo piano, che regalano al quadro una costante senso di compattezza. Dove il video perde smalto è invece sulle panoramiche del paesaggio trentino: la riproduzione di alberi e vegetazione è infatti pastosa e poco definita, con sgranature e seghettamenti nei contorni frequenti, dovuti per lo più a precisi limiti del formato su elementi ostici da riprodurre. Il quadro riprende quota però sul croma, che è sempre molto naturale, con colori piacevoli e fedeli all'ambiente montanaro. L'audio multicanale non è chiamato molto in causa in un film basato soprattutto su dialoghi e atmosfere tranquille: risponde comunque puntuale appena la scena si anima, come quando il ragazzino fa le sue scorribande con la moto. In quei frangenti anche l'asse posteriore si fa sentire, come del resto in occasione della delicata colonna sonora. Negli extra il trailer, una galleria fotografica e soprattutto un backstage denominato Sul set di quasi 15 minuti, nel quale parlano registi, produttori e cast, e soprattutto emerge la figura del piccolo Matteo Marchel, dimostratori subito ragazzino dalle grandi capacità interpretative.
Le prossime uscite: Hunger Games, Mad Max e Lo sciacallo - Nightcrawler
Altra settimana ricca di uscite la prossima. Il titolo più atteso è però sicuramente Hunger Games: Il Canto della Rivolta - Parte 1, che Universal proporrà in DVD e Blu-ray il 15 aprile. Per Universal, fra tanti altri titoli, in uscita anche Red Sky e Breakfast Club nella edizione del 30° anniversario. Per Warner occhio alla triologia di Mad Max e all'uscita in blu-ray dei singoli Interceptor, Interceptor, il guerriero della strada e Mad Max oltre la sfera del tuono, oltre alla commedia italiana Ma tu di che segno 6?. Settimana di riguardo anche per 01 Distribution, che propone Lo Sciacallo - Nightcrawler con Jake Gyllenhaal e il film dei Dardenne Due giorni, una notte.