Supernatural - Stagione 4, episodio 11: Family Remains

Un episodio "filler", che si può perdonare nell'arco di un'ottima quarta stagione, vede Dean e Sam soccorrere una famiglia in pericolo nelle campagne del Nebraska.

Torna dopo la pausa natalizia lo show di Eric Kripke, con un nuovo episodio, Family Remains, che si presenta con un prologo da caso più classico di monster of the week. Un uomo viene sorpreso da una ragazza pallida e scarmigliata, che non gli lascia scampo. Altrove, Sam e Dean Winchester sono a bordo dell'Impala. Mentre il fratello dorme il sonno del giusto - i due hanno appena portato a compimento una missione - Dean cerca febbrilmente tra i titoli dei giornali il loro prossimo caso. Al suo risveglio, Sam lo rimprovera dicendogli che sta caricando i loro ritmi lavorativi per non pensare alla loro recente conversazione su quello che gli è accaduto all'Inferno; Dean non gli dà particolarmente ascolto, e via verso il Nebraska e la fattoria in cui è avvenuto il misterioso omicidio di poc'anzi: un uomo solo, una casa chiusa dall'interno, nessun segno di effrazione, un'aggressione incredibilmente brutale: "Fantasma!".

Mentre l'Impala arriva alla fattoria, vediamo con Dean e Sam il cartello che informa che la proprietà è in vendita. Ai due fratelli però sfugge la scritta "Venduto", che è caduta tra le piante. I ragazzi entrano quindi in casa senza temere di essere interrotti e iniziano la loro esplorazione dei locali già sgomberati dagli averi del defunto ex proprietario, Bill Gibson. Dean nota una stranezza su una parete della cucina, in cui sembra essere un'apertura verniciata. Sam sentenzia che si tratta di una nicchia nascosta, come ne hanno tante vecchie case di campagna, e il fratello gli dà del sapientone tra sé e sé.
La casa è stata pulita e riverniciata e i due Winchester non sembrano destinato a trovare granché di utile, almeno fino a che, aprendo uno degli armadi, non trovano la testa di una bambola abbandonata a terra. Non c'è tempo per accampare molte ipotesi su questa bizzarra scoperta, perché i nuovi proprietari della casa, di cui i nostri eroi ovviamente ignoravano l'esistenza, sono arrivati per prendere possesso della loro nuova dimora. Si tratta di una bella famiglia con due figli e uno zio a rimorchio. Un misto tra anelito di cambiamento e dolente sconforto ci fa capire che sono qui nella speranza di dimenticare un evento traumatico (scopriremo più tardi che si tratta della morte del primogenito). Per ora, quello che trovano sono i due Winchester che li informano che per il momento non possono entrare in casa: l'edificio contiene infatti applicazioni di amianto, da cui deve essere ripulita prima di essere abitabile. La famiglia la beve e fa dietrofront dopo una minima resistenza, e i nostri vanno a parlare con la donna delle pulizie di Gibson, ovvero la persona che ha trovato il cadavere.
Costei, dopo aver descritto una spaventevole scena, un ménage solitario e difficile in una casa caratterizzata da frequenti "rumori interparietali", racconta ai ragazzi la tragica storia di Gibson, che perse prima la moglie, morta di parto, e poi la figlia, impiccatasi in casa. Consegna anche a Dean e a Sam le fotografie delle due donne, informandoli però che i loro corpi sono stati cremati. Quest'ultimo dettaglio dovrebbe garantire che non ci si ripresenti in versione ectoplasmica.

Nel frattempo però la famiglia di poc'anzi, dopo aver fatto verificare a Zio Ted che non c'è affatto amianto nella costruzione, ha proceduto a completare il suo trasloco in barba al volere dei funzionari di contea "Babar e Stanwyck". Prima ancora di iniziare a disfare i bagagli, la figlia maggiore, Kate, vede un certo pallido volto a una delle finestre, ma non ha considerato la cosa più spaventosa dell'idea di trascorrere i suoi anni adolescenziali in mezzo ai campi del Nebraska. Il piccolo Danny, invece, quella stessa sera ha un contatto meno fuggevole con l'entità: l'ectoplasmica ragazza sembra apprezzarlo come compagno di giochi. Intanto però i genitori e lo zio iniziando a trovare inquietante minacce in giro per casa, e accusano il ragazzino, che ci informa che la sua nuova amica, "la ragazza che vive nelle pareti", vuole che gli adulti sloggino, mentre lui può rimanere.
La stessa sera Kate, a letto, è impegnata in una conversazione con il suo cane, Buster, che sembra simpatizzare con la sua tragica situazione. Poi però fa qualcosa di disgustoso fuori campo, qualcosa su cui non vogliamo indagare. Lei lo rimprovera, e poi lo vede entrare dalla porta collocata sulla parete opposta.
"Sono stata molestata da Casper il fantasma pervertito!", grida la simpatica pubescente, consolata dai genitori. "E' la ragazza nelle pareti", insiste Danny.
A quel punto i Winchester, che erano nei dintorni contemplando la possibilità di dire la verità alla famiglia in pericolo, decidono di palesarsi per essere prontamente accusati di essere i molestatori. Gli innocenti Sam e Dean informano il capofamiglia del fatto che è necessario lasciare la casa immediatamente; e a supporto della loro opinione, l'entità attira e uccide in pochi minuti il povero Buster. Peccato che nel frattempo sia anche riuscita a mettere fuori uso tutte le automobili, Impala compresa, e a fare sparire l'arsenale dei Winchester.
Bloccati con la famiglia, Dean e Sam fanno rientrare tutti in casa e procedono proteggerli con la solita barriera di sale; intanto mostrano a Kate e a Danny le foto della moglie e della figlia di Gibson, e i ragazzi riconoscono la "ragazza nelle pareti" nella seconda. Quando i due cacciatori di fantasmi si rivelano per quello che sono ("Come Scooby-doo?" "Meglio!") zio Ted inizia a dare in escandescenze perché vuole togliere il disturbo, e Dean cerca di calmarlo con metodi drastici, millantando di avere un'arma da fuoco. Ben presto, la piccola assassina ricompare di fronte al gruppo, brandendo un coltello e attraversando tranquillamente la barriera di sale: non è un fantasma, e non ha nemmeno troppi problemi a menare Dean Winchester.
Sam arriva in tempo per togliere il fratello maggiore dalle grinfie dell'essere, che si dà alla fuga. I due ponderano su chi possa essere. La figlia di Gibson, che non si è mai suicidata? Avrebbe cinquant'anni. In ogni caso, non essendo il nemico un essere soprannaturale, abbandonare la casa e mettere in salvo la famiglia non sarà un problema.

Purtroppo, quando il caos generale si ricompone e i vari membri della famiglia escono dai loro nascondigli, viene fatta una terribile scoperta: il piccolo Danny è scomparso, e gli altri non intendono muoversi senza di lui.
Dopo aver rinchiuso Kate e sua madre della casupola degli attrezzi, che è il posto più sicuro e resistente alle effrazioni, il resto del gruppo si divide per dare il via alle ricerche: Sam e il capofamiglia esplorano l'esterno, Dean e zio Ted la casa.
Esaminando le pareti, Dean capisce come si muove di nascosto la misteriosa inquilina, e a questo punto non ci voleva un QI esponenziale per arrivarci. Lui e Ted si infilano nei cunicoli che circondano la casa e arrivano alla maleodorante "cucina" della creatura. Mentre Dean esamina il locale, però, Ted viene attaccato e ucciso.
Dean, abbattuto, raggiunge gli altri e comunica le pessime notizie; riesce però a convincere gli affranti genitori che riuscirà a ritrovare il bambino. Suo fratello però lo prende a parte e gli comunica di aver terminato la lettura del diario di Rebecca Gibson, e di essere convinto che la giovane psicopatica sia sua figlia. Nelle sue note, infatti, Rebecca parlava degli orrori della sua vergognosa gravidanza. Presto Dean realizza la portata dei fatti: il padre della bambina era lo stesso Bill Gibson che, segregata la nipote/figlia, indusse Rebecca a suicidarsi. La povera creatura, rinchiusa per anni e anni, ha finito per vendicarsi facendo a pezzi il suo aguzzino, e ha sviluppato una compresibilmente violenta sociopatia.
Ora, la nicchia in cucina, notata da Dean all'inizio dell'episodio, poteva essere il luogo ideale dove imprigionare qualcuno... ed è lì che i nostri vanni in cerca di Danny, per trovare un'ampio locale in cui ci sono le spoglie della ragazza, che a quanto pare è anche cleptomane. I nostri raccolgono un oggetto particolarmente utile, e per di più carico.
Quando trovano Danny, che non ha trascorso ore particolarmente piacevoli, scoprono un'altra novità sconvolgente: la ragazza nelle mura ha un fratello. E' questi ad aggredire Dean quando sta per liberare il piccolo, mentre la sorella attacca le donne nella casupola. La lotta è serrata e spaventosa, ma i nostri adesso sono armati, e i due sfortunati figli/nipoti del mostro Bill Gibson finiscono per avere la peggio.

Ormai si è fatto giorno, e, con la polizia in arrivo, Dean e Sam prendono congedo. Più tardi Sam si rende conto che il fratello è scosso tanto da essere inappetente, e Dean confessa di aver empatizzato con i due piccoli assassini, vittime di un'esperienza infernale con cui lui si identifica. "Nonostante quello che hai fatto all'inferno", gli dice Sam, "tu non sei come loro." "No, non sono come loro. Sono molto peggio. Loro erano animali che difendevano il loro territorio. Io ho agito per piacere. Dopo tutti quegli anni, tutto quel dolore, scivolava via."
Sam è sconvolto, e Dean continua la sua confessione: "Non importa quante persone riesco a salvare, non posso cambiare quello che è successo. Non potrò mai riepire questo vuoto. Mai."

Nonostante questa ulteriore confessione, questo excursus finale nella storyline generica non aggiunge molto rispetto all'episodio precedente, l'eccellente Heaven and Hell. Family Remains, con il suo plot debole e forzato e il suo sviluppo fin troppo prevedibile, è dunque una battuta d'arresto in questa quarta stagione di Supernatural, un episodio "filler" di livello mediocre come quest'anno non se ne erano ancora visti. Non il migliore biglietto da visita per il rilancio dopo la pausa invernale, ma c'è tutto il tempo di farselo perdonare per Kripke e soci. Per fortuna il prossimo episodio, Criss Angel is a Douche Bag, promette bene sin dal titolo.

Movieplayer.it

2.0/5