Secret Invasion è oramai alle porte: il Marvel Cinematic Universe è vicino, finalmente, all'affascinante e rivoluzionaria invasione degli Skrull che, nel mondo fumettistico, ha cambiato le sorti de La Casa delle Idee. Tale importante crossover, lanciato nelle edicole americane nel 2008, ha totalmente sconvolto gli equilibri dell'universo supereroistico, portando ad un conflitto difensivo mascherato da guerra civile. Una storia più spy e poliziesca che fantasy che, proprio per queste caratteristiche diverse dal solito, ha conquistato i lettori, entrando di diritto tra le run più iconiche e intramontabili della Marvel. Ecco che l'opera sta per essere adattata in formato seriale limitato con sicuramente tante differenze, ma con uno spirito di base che sembra essere stato mantenuto in tutte le sue implicazioni. Con l'arrivo del primo trailer di Secret Invasion, distribuita su Disney+ dal 21 giugno 2023, cogliamo l'occasione non solo per analizzare questo avvincente e notevole filmato, ma anche per delineare alcuni punti che potrebbero rivelarsi fondamentali nello show.
"È una guerra che devo combattere da solo"
C'è una differenza sostanziale che intercorre tra la Secret Invasion fumettistica e quella seriale che riguarda gli attori in campo. Su carta il crossover, essendo stratificato come Civil War in tie-in, storie singole e tra l'altro un'introduzione all'evento cioè Infiltration, sviluppa a 360 gradi una storia dove dialogano fra loro supereroi, Skrull e altre fazioni politiche e militari, costruendo un quadro molto complesso. Nella miniserie, invece, non c'è tutto spazio e da quello che vediamo nel trailer il protagonista sarà Nick Fury (un Samuel L. Jackson in gran spolvero), alleato con il suo amico Skrull Talos (Ben Mendelsohn) e contro le ambizioni espansionistiche di Gravik (Kingsley Ben-Adir), supportato dall'Agente dell'MI6 Sonya Falsworth (Olivia Colman). Non ci sono dubbi che, al di fuori dei suoi amici stretti, Fury non chiederà l'aiuto di nessun supereroe, ribadendolo con una frase decisamente significativa. Un approccio più ridimensionato rispetto al materiale originale, che però rappresenta lo scenario giusto per approfondire il buon Nick, settando importanti basi per il futuro dell'MCU.
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Sonya Falsworth: un'antagonista complessa e originale
Sonya Falsworth è una totale invenzione della miniserie, anche se il suo cognome non è nuovo agli amanti dei fumetti Marvel. Tra le pagine de La Casa delle Idee, infatti, c'è un famoso personaggio legato a Captain America, James Montgomery Falsworth (apparso brevemente anche in Captain America: il primo vendicatore), soldato britannico che eredita il titolo di Union Jack dalla sua famiglia, un costume dipinto dei colori della bandiera inglese. Sonya potrebbe essere sua figlia, almeno in teoria, anche se nel filmato sembra avere scopi per nulla nobili. Una figura senza dubbio affascinante, che tra l'altro appartiene al passato di Nick Fury e che, inspiegabilmente, rappresenta la sua più grande minaccia. Olivia Colman (The Father, Empire of Light) premio Oscar per La favorita, ha tutte le carte in regola per dare vita ad un'antagonista innovativa e spietata, probabilmente più pericolosa sul piano strategico che fisico, rappresentando un tipo di villain inedito per il Marvel Cinematic Universe.
Una spy story con intrighi politici
Secret Invasion prende nettamente le distanze, almeno apparentemente, da tutti gli altri prodotti seriali che abbiamo visto fino ad ora nella Fase 4 della strategia cinematografica e seriale di Kevin Feige, riprendendo però lo spirito serioso e compassato da The Falcon and the Winter Soldier. Rispetto alla serie appena citata, però, i toni sembrano notevolmente più cupi e i giochi di potere politici e spionistici hanno molto più peso rispetto all'altra opera dove comunque non erano sempre in primo piano. L'intero trailer, inoltre, è permeato da una costante aria di instabilità e disequilibrio, un'atmosfera di sospetto in cui, come accaduto nel crossover fumettistico, niente è come sembra e tutti probabilmente hanno qualcosa da nascondere. In particolare in ambito seriale, nessuno show Marvel si era mai avvicinato ad un mood così oscuro e crepuscolare, di conseguenza sarà curioso scoprire come è stata affrontata questa linea tematica sia dal punto di vista registico che narrativo.
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Un apripista a Captain America: New World Order
Captain America: New World Order è il quarto film dedicato al celebre supereroe a stelle e strisce (ma il primo con il nuovo Cap di Sam Wilson) che al contempo inaugura l'inedito corso riservato alla recente versione del personaggio dopo la trilogia di Rogers. Nonostante, ad ora, non abbiamo nessuna informazione in merito alla trama dell'opera, ci sono buone probabilità che la storia che vedremo nel cinecomic si collegherà direttamente ai fatti di Secret Invasion. Forse non è un caso, infatti, che nel sottotitolo del lungometraggio si fa riferimento ad un Nuovo Ordine Mondiale che potrebbe essere la conseguenza agli equilibri politici e sociali che si instaureranno al termine dello show che di fatto diventerebbe il perfetto apripista della pellicola. Chiaramente è solo una teoria, ma considerando le storyline spy e politiche che si sono sempre sviluppate all'interno degli altri lungometraggi dedicati a Cap, ciò potrebbe essere perfettamente in linea con quanto proposto dall'opera seriale ed essere quindi la sua immediata conseguenza narrativa e contenutistica.
Un importante spartiacque nell'MCU
Chiudiamo questa analisi del trailer di Secret Invasion riflettendo ad ampio spettro su quanto abbiamo visto e su quello che potrebbe rappresentare l'opera per il Marvel Cinematic Universe. Già è stato messo in evidenza che lo show ideato da Kyle Bradstreet (Berlin Station, Mr. Robot) ha delle caratteristiche, di forma e contenuto, molto diverse dalle altre serie Marvel, con un'impronta più matura e solenne. Tale approccio, oltre chiaramente a fornire degli importanti sbocchi narrativi per dei successivi progetti dell'universo, potrebbe diventare un vero e proprio spartiacque nel mondo seriale e cinematografico Marvel. Da un lato, infatti, sarebbe il precursore di possibili prodotti con toni più adulti e seriosi (e no, Moon Knight non è lo stato abbastanza, mentre The Falcon and The Winter Soldier ci è andato molto vicino). Potrebbe inoltre incarnare un modello di adattamento da seguire, magari per future altre saghe fumettistiche che prenderanno piede nell'MCU (come Avengers: Secret Wars). Insomma, da qualsiasi prospettiva si voglia guardare, Secret Invasion potrebbe effettivamente rivoluzionare tutto, sperando che la serie si spinga realmente oltre.