Non siamo più a Woodsboro, ma a Lakewood. Un video virale girato dalla studentessa Nina Patterson porta a fenomeni di cyberbullismo nei confronti di un'altra ragazza, prima che la stessa Nina venga brutalmente uccisa nella propria casa da un misterioso killer mascherato. La notizia dell'omicidio sconvolge la comunità, in parte per via del ricordo di un'altra serie di uccisioni che ebbe luogo vent'anni prima e che potrebbe aver ispirato il nuovo assassino. Mentre tutti si interrogano sull'identità del colpevole, questi minaccia telefonicamente Emma Duvall, dichiarando di voler smascherare tutta Lakewood...
Storia vecchia, volti nuovi
Data la ritrovata popolarità del genere horror sul piccolo schermo, da The Walking Dead a Hannibal passando per American Horror Story, era inevitabile che qualcuno mettesse mano a Scream e lo reinventasse per una nuova generazione, dopo gli incassi modesti dell'ultimo episodio cinematografico Scream 4. La serie che ne deriva, la cui prima stagione comporterà dieci episodi, è finita su MTV, scelta non del tutto strana visti gli esiti positivi di Teen Wolf. A far alzare qualche sopracciglio, però, è la scelta di procedere senza una vera partecipazione dei due artefici della saga cinematografica: il regista Wes Craven è menzionato come produttore esecutivo, ma è probabile che si tratti di una pura formalità, così come il credit di Kevin Williamson come autore del soggetto del pilot, che riprende quasi alla lettera l'incipit del primo film.
Mancano anche gli attori che hanno fatto la storia della saga. Per questo nuovo Scream si è deciso di puntare su volti nuovi, già visti in altre serie: Willa Fitzgerald (Emma) è apparsa in Alpha House e Royal Pains, mentre Bex Taylor-Klaus (Audrey Jensen, la ragazza umiliata) ha un ruolo ricorrente in Arrow nei panni di Sin. Anche Ghostface non è più lo stesso: non solo non ha più la voce di Roger Jackson, ma ha anche una nuova maschera, poiché quella precedente non è attualmente utilizzabile per questioni legali.
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Le regole (non) sono cambiate
Laddove il film si rifaceva ad un immaginario strettamente cinematografico, la versione seriale di Scream si inserisce in un contesto intertestuale più televisivo, grazie all'erede di Randy Meeks, un tale Noah Foster (John Karna), il quale, prima di fare un paragone ai limiti del sacrilego con Friday Night Lights (per via dell'ambientazione liceale), cerca di ironizzare sulla struttura dello slasher e sulla sua presunta incompatibilità con le esigenze del piccolo schermo (sarà interessante, in tal senso, il paragone con Scream Queens, la nuova creatura di Ryan Murphy che debutterà su Fox tra un paio di mesi). Se l'intento di tale battuta era chiedere scusa in anticipo per i difetti di questo Scream, chapeau. Perché se il pilot è un'indicazione di dove andrà a parare il resto della stagione, questa trasposizione catodica della saga di Craven e Williamson rischia di avere vita breve.
Pur indirizzandosi ad una nuova generazione, la serie punta molto sull'effetto nostalgia, rasentando il puro cinismo commerciale nella sequenza del primo omicidio (la vittima è l'attrice-cantante Bella Thorne), una pallida fotocopia dell'uccisione di Drew Barrymore nel primo film, con qualche aggiornamento tecnologico (la telefonata classica è stata sostituita dagli SMS). E dimostra anche di non aver compreso appieno lo spirito dell'originale, aggiungendo un elemento in apparenza soprannaturale e collocando le dinamiche fra i protagonisti in un contesto di crudeltà liceale che fa tanto Gossip Girl o Pretty Little Liars. Con la differenza che, almeno in questo primo episodio, gli aspiranti eredi di Neve Campbell, Rose McGowan e compagnia sono dei personaggi vuoti, privi di sostanza. Viene quasi voglia di fare il tifo per Ghostface...
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Movieplayer.it
2.0/5