Scarlett Johansson nasce a New York il 22 novembre 1984. Figlia di Karsten Johansson, architetto di origini danesi, e Melanie Sloan, una produttrice e attrice statunitense, mostra una vocazione per la recitazione fin da bambina. Un percorso in crescendo, dai provini falliti a quelli andati bene (anche per il teatro), arrivando ai piccoli ruoli per il cinema e, con il tempo, ai film da protagonista che l'hanno resa una iconica star mondiale.
Ma qualche accenno sulle origini di Scarlett non basterebbe a spiegare come sia divenuta una delle artiste principali del panorama internazionale. E nemmeno guardare semplicemente ai riconoscimenti del pubblico e della critica, ai premi ed alle candidature. Per raccontare Scarlett occorre soprattutto parlare di grazia, di stile, di talento, di fascino, di passione per il mestiere dell'attrice. "Agli inizi venivo scelta sempre per lo stesso tipo di ruolo - ha raccontato - era vista come una cosa normale da tutti, erano altri tempi, ma non erano storie che volevo raccontare. Essere attraenti è soprattutto mistero, allure, è fiducia in sé stessi. Ho dovuto cercare di capire come smettere di essere la ragazza ingenua e desiderabile, o "l'altra donna". Ricordo di aver pensato, a quel tempo, di aver bisogno di cambiare lavoro in quest'industria, per poter fare qualcosa di più soddisfacente, e ho capito che c'erano altre opportunità per me. Oggi il clima è molto diverso, ci sono tante meravigliose possibilità per le donne di ogni età, che possono interpretare diversi tipi di personaggi."
E la sua carriera, infatti, dimostra come Scarlett abbia sperimentato continuamente, sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo. In corrispondenza dell'uscita del suo nuovo film, Fly Me to the Moon - Le due facce della Luna, per la regia di Greg Berlanti, riscopriamo i migliori film della Johansson, in una selezione delle pellicole più importanti alle quali Scarlett ha preso parte, dagli esordi fino alla definitiva affermazione artistica. Buona lettura.
1. L'uomo che non c'era (2001)
Ambientato nell'estate del 1949, L'uomo che non c'era è uno splendido noir dei fratelli Joel e Ethan Coen, premiati con la miglior regia a Cannes nel 2001 (ex-aequo con David Lynch per Mulholland Drive).
Protagonista è Ed Crane (Billy Bob Thornton), un barbiere che vive in una cittadina del nord della California il quale, dopo aver scoperto l'infedeltà della moglie Doris (Frances McDormand), cercherà di organizzare un ricatto nei confronti dell'amante di lei, nonché capo del grande magazzino nel quale la donna lavora. Scarlett interpreta la giovane pianista Birdy, che rappresenta l'ingenuità e la semplicità d'animo che non appartiene a nessuno degli altri personaggi in scena. Per questo Ed, dopo averla conosciuta, ne rimane attratto, cercando di starle accanto e sostenerla, quasi a volerla proteggere da un mondo irrimediabilmente corrotto.
2. Ghost World (2001)
Le due adolescenti Enid e Rebecca vivono una grigia cittadina americana, dalla quale vorrebbero fuggire, presto o tardi. Così, un giorno, Rebecca decide di compiere il grande passo, proponendo all'amica di andare a vivere da sole. Enid, in realtà, ha una situazione familiare difficile, e nemmeno con la scuola le cose vanno troppo bene. Per trovare un diversivo, le ragazze decidono di architettare uno scherzo ai danni di un inserzionista, che cerca una donna incontrata all'aeroporto e per la quale ha avuto un vero e proprio colpo di fulmine.
Egli è Seymour, impiegato in una catena di ristorazione con il desiderio di fuggire a sua volta dalla monotonia. Divertite da quanto hanno organizzato, Enid e Rebecca ora decidono anche di scoprire qualcosa in più sull'uomo, arrivando a incontrarlo. Ma se Rebecca sembra non interessarsi poi più di tanto, Enid resterà invece più incuriosita da Seymour e dai suoi cardigan verdi. Ma quello che nascerà tra i due sarà un rapporto non lineare, poiché la ragazza non conosce a fondo cosa sia voler bene il prossimo e lo stesso Seymour non sa cosa sia l'affetto sincero...
Diretto da Terry Zwigoff e scritto dal regista con Daniel Clowes, autore della graphic novel dalla quale il film prende spunto, Ghost World è una commedia drammatica che esplora diverse tematiche, tra cui i risvolti dell'adolescenza e i rapporti tra persone all'interno di una società che non sembra lasciar spazio alla comprensione reciproca tra individui. Protagoniste sono Thora Birch e Scarlett Johansson, nei ruoli di Enid e Rebecca; insieme a loro vi è un bravissimo Steve Buscemi, nella parte di Seymour. Ghost World è stato candidato al premio Oscar per la miglior sceneggiatura adattata.
3. Lost in translation - L'amore tradotto (2003)
Bob e Charlotte sono due americani che si trovano attualmente a Tokyo. Lui è una star del cinema che deve girare uno spot pubblicitario, lei è una giovane donna già provata dal matrimonio con un fotografo. Bob e Charlotte si conoscono, casualmente, nel bar dell'hotel ove alloggiano, e tra di loro nasce subito un'amicizia. Tra incontri particolari e situazioni stravaganti, scopriranno di avere diverse possibilità per trovare dei nuovi orizzonti nella loro vita.
Scritto e diretto da Sofia Coppola, Lost in translation - L'amore tradotto ha convinto pubblico e critica, consacrando il talento della regista e autrice statunitense figlia d'arte, premiata con l'Oscar per la sceneggiatura nel 2004. Il film ottenne altre tre candidature dall'Academy e cinque nomination ai Golden Globe, fra cui la prima in carriera per Scarlett, perfetta in coppia con Bill Murray e soprattutto in un ruolo ben scritto e calibrato, nello stile delicato della Coppola.
Curiosità: la scena introduttiva, con Scarlett che dorme e viene inquadrata sul letto in intimo e di schiena, è ispirata ad un famoso dipinto di John Kacere, artista conosciuto per le sue opere iperrealistiche. Sofia Coppola ebbe qualche problema a convincere la Johansson, ma riuscì a farle esprimere con la giusta naturalezza ogni singola scena, dall'inizio sino all'indimenticabile finale.
4. La ragazza con l'orecchino di perla (2003)
Paesi Bassi, 1665. Per aiutare la propria famiglia, la giovane Griet accetta di servire a casa del pittore Jan Vermeer (Colin Firth). Un artista rinomato ma tormentato nella vita quotidiana, e per questo sostanzialmente insoddisfatto. Ma, alla vista di Griet, Vermeer resta affascinato, e sembra ritrovare l'ispirazione giusta, tanto da lasciarle miscelare i colori per la tela. Ma la forte attrazione che nascerà tra i due verrà ostacolata dalla moglie del pittore e da altri personaggi che, inevitabilmente, si invaghiranno di Griet.
Diretto da Peter Webber, scritto da Olivia Hetreed e tratto dal romanzo di Tracy Chevalier, il film - come il libro - riceve il titolo dal dipinto di Vermeer Ragazza col turbante, altrimenti noto proprio come La ragazza con l'orecchino di perla. Candidato a tre Oscar, la pellicola può inoltre vantare un grande cast, nel quale spiccano la dolcezza e la grazia della splendida Griet di Scarlett, che per questa performance ottenne la seconda candidatura al Golden Globe (nella stessa edizione).
5. Una canzone per Bobby Long (2004)
Purselane Hominy Will, detta Pursy, decide di tornare nella città della sua infanzia e stabilirsi lì dove sua madre, da poco venuta a mancare, ha vissuto. La ragazza immagina che la casa sia abbandonata ma, in realtà, è occupata da due uomini, i quali non hanno alcuna intenzione di andarsene. Uno è Bobby Long, un ex professore di letteratura; l'altro è Lawson Pines, allievo e biografo dello stesso Long. Costretta a convivere con loro, Pursy scoprirà però un segreto che potrebbe cambiare la sua vita.
Diretto da Shainee Gabel e presentato nella sezione Orizzonti alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2004, Una canzone per Bobby Long è una comedy-drama che non ebbe grande successo al botteghino, ma si ricorda per la storia molto particolare e le interpretazioni di John Travolta, nel ruolo di Bobby Long, e ovviamente di Scarlett, in quello di Pursy. Per lei, terza candidatura ai Golden Globe.
6. Match Point (2005)
"Chi disse: 'Preferisco avere fortuna che talento', percepì l'essenza della vita. La gente ha paura di ammettere quanto conti la fortuna nella vita. Terrorizza pensare che sia così fuori controllo. A volte in una partita la palla colpisce il nastro e per un attimo può andare oltre o tornare indietro. Con un po' di fortuna va oltre e allora si vince. Oppure no, e allora si perde".
Chris Wilton (Jonathan Rhys Meyers) è un irlandese che viene assunto come istruttore di tennis in un rinomato club di Londra. Interessato all'arte, alla letteratura ed alla musica lirica, lo è ancora di più a ottenere una posizione sociale di rilievo. L'amicizia con il ricco Tom Hewett lo porta al matrimonio con Chloe, sorella di quest'ultimo. Ma l'irrefrenabile desiderio di voler tutto dalla vita, vista come una sfida contro la fortuna, porterà Chris a intrattenere anche una relazione clandestina con Nola Rice, una bellissima aspirante attrice statunitense...
Match Point, film scritto e diretto da Woody Allen, ha nella scrittura il proprio punto di forza. Un'opera che parla della vita e delle variabili che la possono condizionare, anche in maniera crudele, quando egoismo, avidità e lussuria muovono l'animo delle persone. Allen ha miscelato il dramma con il thriller, una scelta non usuale nella lunga carriera del regista e sceneggiatore newyorkese, spesso più vicino all'incontro tra commedia e giallo in diverse circostanze: questo rende il film un gioiello ancor più prezioso.
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Candidatura all'Oscar per la sceneggiatura originale e quattro nomination ai Golden Globe, tra cui la quarta in carriera per Scarlett Johansson, angelica quanto tremendamente sensuale nel ruolo di Nola, tentazione ed anche contrapposizione per la perfidia del personaggio di Chris. Quella per Match Point sarebbe stata la prima di tre collaborazioni tra Scarlett e Woody, seguita da Scoop (2006) e Vicky Cristina Barcelona (2008), sui quali torneremo più avanti.
Durante la Mostra del Cinema di Venezia del 2019, in merito alle polemiche che da tempo interessano il regista, l'attrice dichiarò: "Cosa provo per Allen? Adoro Woody, e vorrei lavorare con lui in qualsiasi momento. Lo vedo ogni volta che posso e ho avuto molte conversazioni con lui al riguardo. Sono stata molto diretta con lui e lui è stato molto diretto con me. Sostiene la sua innocenza e io gli credo".
7. Scoop (2006)
Joe Strombel (Ian McShane) è un giornalista passato a miglior vita, e sta aspettando su una barca di raggiungere l'aldilà. Non riuscendo a fare ritorno sulla Terra, cerca di trovare a ogni costo un passatempo, e inizia a conversare con l'anima di una donna che era un tempo la segretaria di Peter Lyman (Hugh Jackman), un aristocratico inglese. Lei gli confessa che ha sempre temuto che Lyman non sia altri che il misterioso "killer dei tarocchi", un assassino che uccide le prostitute di Londra con le quali entra in contatto. Strombel, sorpreso dall'indiscrezione, vuole cercare di tornare indietro e pubblicare la notizia sui giornali: così, si tuffa dalla barca, e sembra quasi riuscire nell'intento. Il suo spirito si rivelerà durante lo spettacolo di magia di Sid Waterman, detto il Grande Splendini, apparendo però a una giovane studentessa di giornalismo, Sandra Prensky, raccontandole tutti i dettagli di quello che potrebbe diventare uno scoop sensazionale...
Diretto, scritto e interpretato da Woody Allen (qui nel ruolo del mago Splendini), Scoop è una commedia a tinte gialle che mette in risalto la verve di Scarlett Johansson (nella parte di Sandra) anche in questo tipo di narrazione. Ottimo successo commerciale per l'epoca, anche considerando il budget ristretto.
8. The Prestige (2006)
Robert Angier (Hugh Jackman) e Alfred Borden (Christian Bale) sono due talentuosi illusionisti dell'epoca vittoriana a Londra. Entrambi estremamente sicuri di sé stessi, condividono un'enorme ambizione, ma con alcune differenze. Angier, infatti, ha uno spiccato senso per lo spettacolo, vuole piacere al pubblico e punta più all'estetica che al prestigio in sé stesso; Borden, invece, scommette tutto sulla riuscita dell'illusione. Ma un evento drammatico li dividerà, portando Angier a odiare Borden. La loro rivalità diverrà una sfida ai limiti dell'impossibile, fino a un punto di non ritorno.
Diretto da Christopher Nolan e scritto dall'autore britannico insieme al fratello Jonathan, The Prestige è quello che può definirsi come un film perfetto: per la regia, per la cifra tecnica, per una tensione narrativa straordinaria resa perfettamente da un cast artistico superbo. Oltre ai già citati Bale e Jackman, troviamo Michael Caine, il compianto David Bowie, Andy Serkis, Piper Perabo, una strepitosa Rebecca Hall e, soprattutto, la nostra Scarlett, nel ruolo dell'affascinante Olivia Wenscombe, prima collaboratrice di Angier e poi di Borden, dopo che Robert la userà soltanto per carpire informazioni al nemico. La ragazza resterà inevitabilmente coinvolta in un intreccio del tutto fuori dal comune, parte di un ingranaggio complesso in una sceneggiatura magnifica.
9. L'altra donna del Re (2008)
Inghilterra, XVI secolo. Due sorelle, Anne e Mary Boleyn, vengono spinte dalla sfrenata ambizione del padre e dello zio verso il Re, Enrico VIII. Partite dalla campagna alla volta della pericolosa vita di palazzo, per accaparrarsi i favori del sovrano le due donne dovranno ingaggiare una lotta spietata. Se inizialmente Mary sembra avvicinarsi al Re con un sentimento sincero, sarà l'opportunista Anne a prevalere, sconquassando però l'intera corte, divisa al proprio interno, invisa al popolo e in attrito con lo Stato della Chiesa.
Cast artistico eccezionale per L'altra donna del Re, diretto da Justin Chadwick e scritto da Peter Morgan, e impreziosito da una gara di fascino e bravura fra Natalie Portman e Scarlett Johansson, qui nel ruolo della più umile Mary, in un'opera che racconta uno dei momenti più intricati della storia della corte britannica. Accanto alle due protagoniste figurano anche Eric Bana, Jim Sturgess, Mark Rylance, Kristin Scott Thomas, David Morrissey, Benedict Cumberbatch, Eddie Redmayne, Ana Torrent e Andrew Garfield.
10. Vicky Cristina Barcelona (2008)
Vicky e Cristina decidono di trascorrere un periodo di vacanza a Barcellona, in Catalogna. Sebbene siano molto amiche, hanno due caratteri molto differenti, specialmente se si tratta di sentimenti: Vicky preferisce uomini che le diano tranquillità, mentre Cristina si abbandona molto volentieri alla passione.
Mentre si trovano a una mostra d'arte, le due ragazze vengono avvicinate dall'affascinante pittore Juan Antonio, il quale propone a entrambe di passare il fine settimana assieme a lui a Oviedo. Vicky, che sta per sposarsi, sembra perplessa, mentre Cristina non ci penserà troppo ad accettare ed a trascinare con sé l'amica. Entrambe verranno sorprese dagli avvenimenti ma, tra un imprevisto e l'altro, irromperà in questo strano triangolo anche Maria Elena, l'ex moglie di Juan Antonio...
Diretto e scritto da Woody Allen, Vicky Cristina Barcelona esplora l'amore da diverse prospettive, nello stile spesso imprevedibile del regista newyorkese. Scarlett Johansson interpreta la fiammante Cristina, in uno dei ruoli più originali della sua carriera. Accanto a lei in scena figurano Rebecca Hall (Vicky), Penelope Cruz (Maria Elena) e Javier Bardem (Juan Antonio), ma anche Patricia Clarkson, Chris Messina e Kevin Dunn. Oscar, Golden Globe e BAFTA alla Cruz, Globe come miglior commedia alla pellicola.
11. Hitchcock (2012)
Alfred Hitchcock, il maestro del brivido, è una leggenda della storia del cinema. Non tutti sanno che, a sostegno del suo genio, vi era la moglie Alma Reville, donna forte e determinata, oltre che sua collaboratrice e molto indulgente nel sopportare le nevrosi e i difetti dell'autore britannico. Il film si concentra sulla loro avventura cinematografica più coraggiosa: la lavorazione dell'inquietante thriller Psycho, che sarebbe divenuto uno dei film icona di Hitchcock, oltre che il suo lavoro più controverso. Per creare l'opera, il regista intendeva partire dalla protagonista, la quale sarebbe stata al centro della scena più inquietante. E doveva essere una bionda affascinante in ogni aspetto: una descrizione che corrispondeva al profilo della bellissima Janet Leigh.
Diretto da Stephen Rebello e scritto da John J. MacLaughlin, Hitchcock può vantare un cast che ha come protagonisti Anthony Hopkins (Hitchcock), Helen Mirren (Alma) e, ovviamente, Scarlett, nel ruolo della Leigh. Interpretazione perfetta e intrigante, con la Johansson che mostra ancora una volta di sentirsi a proprio agio nelle ambientazioni d'epoca.
12. The Avengers (2012)
Una svolta nella carriera dell'attrice statunitense arriva senza dubbio con l'ingresso nel Marvel Cinematic Universe. L'esordio vero e proprio era avvenuto già nel 2010 con Iron Man 2, ma non v'è dubbio come in The Avengers, diretto da Joss Whedon nel 2012 - con il gruppo dei Vendicatori unito per la prima volta contro Loki e in particolare nella battaglia finale a New York - il personaggio di Natasha Romanoff / Vedova Nera abbia assunto una struttura definita e rilevante, nello sviluppo narrativo delle varie fasi del lungo progetto cinematografico della Casa delle Idee e della Disney.
13. Lei (2013)
Los Angeles, in un prossimo futuro. Theodore ha il cuore spezzato dopo il divorzio da Catherine, sua compagna sin da quando erano molto giovani. L'uomo si guadagna da vivere scrivendo lettere per gli altri, cercando di evadere dalla propria sofferenza. Qualcosa cambia quando acquista un sistema informatico di nuova generazione, progettato per soddisfare tutte le esigenze dell'utente. L'anima del sistema operativo è l'imprevedibile Samantha, che si dimostra sensibile, profonda e divertente. Theodore, letteralmente conquistato da lei, ne resterà affascinato tanto da innamorarsene, ma non valuterà le conseguenze del suo comportamento, in un primo momento.
Candidato a cinque Oscar e tre Golden Globe, vincendo in entrambi gli eventi per la miglior sceneggiatura, Lei, scritto e diretto da Spike Jonze, unisce la realtà effettiva con quella virtuale, raccontando molto del mondo contemporaneo. Accanto a un grande Joaquin Phoenix, nella versione originale la voce di Samantha è quella di Scarlett Johansson, che esprime magnificamente tutti gli aspetti di un personaggio a suo modo indimenticabile.
14. Under The Skin (2013)
Un'aliena percorre le autostrade deserte a caccia di prede umane, sfruttando la sua bellezza come esca. Quando, però, conoscerà e avrà modo di apprezzare la vera natura delle donne e degli uomini, inizierà a mettere in dubbio la propria origine ed essenza.
Under The Skin, diretto da Jonathan Glazer, non fu un grande successo di pubblico e critica, ma è stato certamente un film audace per contenuti e sequenze nelle quali Scarlett si mise letteralmente a nudo. A proposito di questo, l'attrice disse: "La protagonista era di una razza diversa, quindi la sua nudità doveva avere un fine pratico. E poi avevo i capelli neri: è stata una mia idea. Non credevo dovesse trattarsi di una bomba sexy bionda. Nuda sì, ma non troppo sensuale. Sono una persona abbastanza riservata. Non voglio mettermi in mostra ovunque. Ma ad un certo punto ho capito che dovevo solo lasciarmi andare per permettere al mio personaggio di emergere in tutte le sue sfaccettature. Grazie a questo sono riuscita a riscoprire me stessa, esattamente come fa il mio personaggio del film. Forse mi sono resa conto del modo in cui mi giudicavo, e di come ho la consapevolezza di determinate cose".
15. Lucy (2014)
Lucy è una studentessa che vive a Taiwan. Un giorno, si trova costretta a consegnare una valigetta dal contenuto misterioso a un criminale coreano, Mr. Jang. Il quale, però, farà prigioniera la ragazza e le inserirà nel corpo uno dei pacchetti ricevuti, dentro cui si trova una sostanza che Lucy dovrà trasportare. Ma la confezione si romperà: questo le farà assumere interamente quel ritrovato chimico, capace di farle sviluppare una capacità di conoscenza e di potere inimmaginabili, trasformandola in una spietata guerriera pronta ad avere la sua micidiale rivincita.
Scritto e diretto da Luc Besson, Lucy ha nella breve durata il suo pregio e forse il suo difetto: va via a tutta velocità, ma introduce molti, persino troppi spunti che avrebbero meritato un maggiore approfondimento. Ma la vera "bomba" è l'interpretazione di Scarlett Johansson, perfetta in un personaggio... esplosivo.
16. Captain America: The Winter Soldier (2014)
Steve Rogers continua a servire gli Stati Uniti attraverso lo S.H.I.E.L.D., ma non è soddisfatto delle poche indicazioni ricevute in vista di ogni missione. Quando Nick Fury inizia a capire che alcuni dati vengono nascosti anche a lui, appare evidente che un traditore si aggiri per i piani alti. Fuggito assieme a Natasha Romanoff, Rogers capirà molto presto che HYDRA non è finita assieme alla Seconda Guerra Mondiale, ritrovando tra le sue fila anche il vecchio amico James "Bucky" Barnes.
Occorre tornare al Marvel Cinematic Universe per parlare di un capitolo che ha avuto una grande importanza nell'ultimo decennio cinematografico della Casa delle Idee. Nel secondo film dedicato all'eroe della Marvel, è altrettanto protagonista Vedova Nera, con richiami più approfonditi al suo passato e la conferma dell'amicizia molto speciale che si instaurerà con Steve. A parere di chi vi scrive, più dei maggiormente celebrati Civil War, Infinity War ed Endgame, è forse proprio The Winter Soldier il film più spettacolare dell'intero MCU, con le scene d'azione più intense e calibrate, a firma di Anthony e Joe Russo.
Considerando anche Black Widow (2021), con il quale ha chiuso momentaneamente la sua esperienza nei cinecomic (ma potrebbe riprenderla presto con un nuovo personaggio...), la Vedova Nera di Scarlett ha preso parte a otto film del MCU, nove se consideriamo un cameo in Captain Marvel. Unica e irripetibile sotto molti punti di vista.
17. Storia di un matrimonio (2019)
Charlie è un regista teatrale. Nicole è un'attrice. Sono sposati ed hanno un bambino. Lei è una madre affettuosa e complice, lui è un padre attento e presente. A unirli una stima reciproca e un'intesa eccezionale su ogni argomento. Ma dietro un quadro apparentemente idilliaco vi sono dei tasselli che, se infranti, possono portare alla rottura del rapporto. Quando questo accadrà, la strada che dovranno percorrere sarà quella sofferta della separazione.
Scritto e diretto da Noah Baumbach, Storia di un matrimonio (titolo originale Marriage Story), presentato alla 76^ Mostra del Cinema di Venezia, ha tutte le caratteristiche del film d'autore d'eccellenza. Regia sublime, cast eccezionale, sceneggiatura efficace e significativa. Il tema della separazione, e le conseguenze che essa comporta in una famiglia, viene qui trattato con delicatezza e profondità, ma anche con un tocco d'ironia necessaria ad alleggerire il tono narrativo. Fondamentale poi la presenza di due attori magnifici: Adam Driver e la nostra Scarlett Johansson, entrambi candidati come attori protagonisti ai Golden Globe, ai BAFTA e soprattutto agli Oscar. Un giusto riconoscimento per entrambi, dopo che avevano già ottenuto l'apprezzamento della critica e del pubblico del Lido. Senza dimenticare, ovviamente, le statuette ottenute nei tre eventi principali da Laura Dern, nel ruolo dell'avvocato Nora Fanshaw.
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"Nicole ha degli elementi in comune con me stessa: è un'attrice che lotta per sentirsi legittimata come artista" ha raccontato Scarlett. "Per quello che riguarda la famiglia da cui viene e le sue dinamiche, non assomiglia molto a quella dove sono cresciuta, anche se mia madre è stata la mia manager da quando ero bambina. Ovviamente questo film ha molto di noi, è difficile parlarne perché è un qualcosa di molto personale".
La Johansson ha poi aggiunto: "All'epoca in cui ho incontrato Noah e ho parlato con lui della possibilità di questo film stavo vivendo il mio divorzio (da Romain Dauriac, ndr). Dopo qualche tempo, ritrovarsi per metterlo in scena è stato del tutto normale. Ci siamo incontrati, mi sono versata un bicchiere di vino e ho cominciato a lamentarmi della situazione che stavo vivendo, abbiamo cominciato a chiacchierare e lui mi ha detto: questo film o lo vorrai fare tantissimo o per niente. È stata un'esperienza forte ed è arrivata al momento giusto".
18. JoJo Rabbit (2019)
Johannes "Jojo" Beltzer è un ragazzino di dieci anni che fa parte della Gioventù hitleriana: professa la dottrina nazionalsocialista e l'odio razziale verso gli ebrei, ed ha come amico immaginario proprio Adolf Hitler. Una presenza ingombrante che una serie di eventi porteranno Jojo a scacciare, mentre la guerra sta per giungere a conclusione. Costretto a diventare grande, il ragazzo imparerà il significato di valori come l'amicizia, la comprensione del prossimo e, soprattutto, l'amore. Quello per Elsa, una giovane ebrea in fuga dall'orrore e salvata dalla generosità di Rosie, la splendida madre di Jojo.
Il bravissimo Roman Griffin Davis nel ruolo di Jojo, la deliziosa Thomasin McKenzie in quello di Elsa, lo scatenato regista Taika Waititi a impersonare parodisticamente il Führer e Sam Rockwell nei panni di un capitano nazista. Cast strepitoso quello di Jojo Rabbit, dal quale spicca però una radiosa Scarlett Johansson, che interpreta un personaggio indimenticabile: quello di una madre in tempo di guerra, pronta a combattere l'odio e a dare speranza per un futuro migliore del drammatico presente.
Da Jojo Rabbit a Il Grande Dittatore, quando il cinema si fa satira corrosiva
Candidato a sei Oscar, Jojo Rabbit ha vinto la statuetta per la miglior sceneggiatura adattata di Taika Waititi, che ha tratto il film dal romanzo della scrittrice belga-neozelandese Christine Leunens, Come semi d'autunno. Ma l'Hitler immaginario del film è totalmente frutto della fantasia di Waititi, che ha mescolato con sapienza satira e dramma.
Mai insignita, da parte dell'Academy, di alcuna candidatura agli Oscar, il 2020 ha dunque regalato a Scarlett Johansson la gioia di una doppia nomination, sia per Storia di un matrimonio che per Jojo Rabbit. Sebbene non abbia ottenuto la statuetta (per quanto l'avrebbe meritato), ricevere un premio sarà soltanto questione di tempo. A proposito del meraviglioso film di Waititi, Scarlett ha raccontato: "Taika e io abbiamo parlato molto di come era la vita della nostra Rosie prima della Seconda Guerra Mondiale: era una persona molto vivace, e resterà tale anche quando si verificheranno le atrocità del conflitto. In un certo senso l'ho immaginata come una specie di personaggio simile a Sally Bowles (la protagonista del film Cabaret), che ha vissuto una vita davvero fantastica in stile bohémien a Parigi. Penso che questo apporti un significato maggiore alla storia, perché si nota che questi personaggi sono delle persone vere anche oltre tutto ciò che accade attorno ad esse".
Jojo Rabbit ha messo in risalto, per l'ennesima volta, il talento luminoso di un'attrice che adoriamo profondamente. E che amiamo sempre di più a ogni nuova interpretazione.