Chi la conosce bene la descrive come una ragazza di grande sensibilità e timidezza. Sarà per questo che i suoi punti di riferimento musicali sono delle voci "poetiche" come Mia Martini, Fabrizio De Andrè, Marvin Gaye e Ray Charles. Stiamo parlando di Veronica De Simone, ventiquattrenne di Massacarrara che, oltre ad una vocalità empatica, esibisce anche tutto l'entusiasmo spigliato di chi si trova ad affrontare per la prima volta il palco di Sanremo con un pizzico d'incoscienza giovanile e tanti cuori come unico portafortuna. Per lei tutto è cominciato nel 2012 con la partecipazione al talent musicale The Voice of Italy, dove si classifica terza e incide il suo primo inedito Nati Liberi. " Avevo appena finito le prove in studio per la diretta e sono tornata in Hotel stanca e piena di domande. Avevo tante decisioni da prendere e tra mille paranoie è nata questa canzone registrata sottovoce. C'ho messo dentro la voglia di non sentirsi più imprigionati dalla paura di essere se stessi in ogni situazione." A guidarla sicuramente è stata l'esperienza della showgirl per eccellenza, il caschetto biondo più famoso d'Italia, la regina del tuca-tuca e sua indiscussa signora dei pomeriggi in famiglia Raffaella Carrà. La Raffa nazionale, con il suo look rock, è stato un mentore e un caposquadra d'eccellenza capace di svelarle alcuni trucchi per affrontare nel migliore dei modi il pubblico. "Con Raffaella abbiamo creato un rapporto unico che non mi sarei mai aspettato - ricorda Veronica - Ora vorrei riabbracciarla e dirle "sei orgogliosa di me? Guarda fin dove mi ha portato."
Primo impatto "Nonostante con The Voice abbia già provato un'esperienza unica e irripetibile, avere la possibilità di partecipare a questo festival storico è incredibilmente emozionante. Inoltre il talent mi ha dato la possibilità di capire che tipo di riscontro ho con il pubblico a casa. Devo dire che l'apprezzamento durante e dopo la trasmissione è stato più che positivo, quindi non vedo l'ora di calcare il palco dell'Ariston. In breve è una botta pazzesca di felicità."
