Saltburn è lo specchio di Una donna promettente: anche lì Emerald Fennell, premiata con l'Oscar alla sceneggiatura per il suo esordio, sembra dire che bisogna non fidarsi dei così detti "bravi ragazzi". Qui i bravi ragazzi in questione sono Oliver Quick (Barry Keoghan), figlio della classe media che è riuscito ad entrare a Oxford grazie a una borsa di studio, e Felix Catton (Jacob Elordi), rampollo di una famiglia ricchissima e di origini nobili.
Felix invita l'amico a passare l'estate nella tenuta di famiglia in campagna, la Saltburn del titolo: l'incontro tra il ragazzo, che ha sempre dovuto guadagnarsi tutto nella vita, e la famiglia di privilegiati crea delle situazioni inaspettate.
L'unico a non vedere di buon occhio il nuovo arrivato è Farleigh: cugino di Felix, ricco, ma non tanto quanto i Catton. La sorella di Felix invece, Venetia, è presto attratta da Oliver. A interpretare questi personaggi sono Archie Madekwe e Alison Oliver: li abbiamo incontrati a Londra, all'anteprima di Saltburn, su Prime Video dal 22 dicembre, e, nella nostra intervista, ci hanno raccontato come sono questi ricchi senza sentimenti.
Saltburn: intervista ad Archie Madekwe e Alison Oliver
Più si va avanti nella visione di Saltburn, più si ha la sensazione che la casa non soltanto sia un personaggio vero e proprio, ma che stesse aspettando qualcuno come Oliver. Il potere ha bisogno di qualcuno come lui, invece che di privilegiati che ormai si sono rammolliti? Per l'attore Archie Madekwe: "È strano che questo sistema esista ancora. Si può sicuramente discutere del posto che queste persone hanno nella società di oggi. Magari non necessariamente seguendo la strada scelta da Oliver! Però penso che sicuramente quella ricchezza debba essere ridistribuita. E riorganizzata. Sicuramente in questo paese c'è ancora molta disuguaglianza".
Saltburn, recensione: Emerald Fennell è fuori di testa e la amiamo per questo
La cosa interessante di Saltburn è che ogni personaggio, nessuno escluso, potrebbe essere il villain della storia. Per l'attrice Alison Oliver questo è stato una sfida: " Secondo me, forse perché li interpretiamo, non vediamo i nostri personaggi come dei villain. Sono avvelenati dal loro privilegio. Sono il prodotto del loro ambiente. Un villain è qualcuno che compie delle azioni malvagie e non si assume nessuna responsabilità".
Per Madekwe invece: "Come attore, anche se interpreti un villain, cerchi di non giudicarlo, di dargli un'etichetta. Di Farleigh me lo dicono sempre. Gli amici mi mandano messaggi del tipo: "Che fico vederti interpretare il villain". Ma devi capire da dove viene. Devi trovare un modo per empatizzare e capire il personaggio. Capire i suoi meccanismi di difesa. Come dicevi, è un prodotto del suo ambiente. Lui cerca di proteggersi, di rimanere nella famiglia. Si difende, soprattutto quando vede qualcuno come Oliver, che rappresenta una minaccia. E che un po' gli somiglia: è un esterno che si insinua nella famiglia. Si sente minacciato: pensa che non ci sia spazio per entrambi. È per questo che cerca di tenerlo fuori: è più un meccanismo di difesa che voler essere uno stronzo".
Saltburn: Emerald Fennell ci sfida con il genere
Emerald Fennell sfida continuamente lo spettatore. Lo fa in Una donna promettente e non smette in Saltburn. Anzi. L'attrice Alison Oliver ama questa sua visione del mondo: "La cosa interessante è che lei crede che non esista il bene o il male. Ogni persona è un insieme di entrambe le cose. Lei ci sfida con l'immagine di ciò che crediamo sia un "bravo ragazzo". Nessuno è una cosa sola. La complessità di tutti questi personaggi è che possono essere davvero sgradevoli ma allo stesso tempo ci fanno compassione. Ciò che Emerald fa così bene è sfidare le nostre certezze".
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Madekwe sottolinea, giustamente, come Fennell sfidi il pubblico anche attraverso il genere: "I suoi film non sono mai una cosa sola. Ci sfida anche con il genere: quando pensi che il film sia un dramma o una commedia, diventa un'altra cosa. Anche Una donna promettente va in una direzione e poi cambia. Come nella vita: niente va in una sola direzione. Gli eventi ci portano fuori strada in continuazione, ci sorprendono e ci sfidano. E bisogna affrontarli".
I ricchi maledetti di Saltburn
La famiglia Catton, nonostante il suo antico privilegio, sembra destinata alla tragedia perché incapace di avere a cuore qualsiasi cosa. Perfino se stessa. Un sentimento che l'attrice Alison Oliver ha provato subito per questi personaggi: "Per loro è difficile perché, con tutte le loro regole sociali, come dice Emerald, è crige per loro mostrare sentimenti. Si mostrano sempre imperturbabili, come se niente fosse un problema. Fa parte del loro vocabolario di comportamento. Quindi, anche se soffrono per qualcosa, e hanno tutto dal punto di vista materiale ma hanno grandi carenze emotive, non hanno spazio per questo. Quindi capisco molto bene questo senso di destino tragico: perché nessuno vuole ascoltare. È complicato".
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Per Madekwe: "Penso sia uno dei problemi di chi ha il privilegio di avere troppi soldi. È difficile avere a cuore qualcosa quando puoi avere tutto. È un dilemma esistenziale con cui tutti loro combattono. Farleigh, avendo avuto accesso diretto ai soldi, ma avendo bisogno di farsi pagare tutto dalla famiglia, forse è un po' più consapevole di altri personaggi. Non ha tutto facile come loro: deve darsi da fare, costruirsi un personaggio. In questo senso è più come Oliver: quando Oliver dice che sa come darsi da fare, anche Farleigh lo fa da tutta la vita. Ha tenuto a bada gli estranei e si è ritagliato il suo posto nella famiglia fino a quel momento".