Tornano le avventure di Gina, Lello e Nino. Parliamo di Sabrina Ferilli, Claudio Bisio e del piccolo Gianluca Grecchi, protagonisti di Due imbroglioni e mezzo, il film tv che nel 2006 ha conquistato il pubblico televisivo di Mediaset e che ora è stato 'serializzato' e trasformato in una serie in quattro puntate da 100 minuti che andrà in onda a partire da venerdì 26 febbraio in prima serata su Canale 5. Quattro puntate da considerarsi anche fruibili singolarmente in quanto preceduti da un breve riassunto della storia e somiglianti più a quattro film tv che a quattro episodi, nonostante abbiano uno sviluppo narrativo non autoconclusivo.
Sabrina Ferilli e Claudio Bisio sono Gina e Lello, una coppia di fatto sentimentalmente solida con il vizietto delle truffe dei 'bidoni'. Lei bellissima, simpatica, tenera ma dal piglio deciso e deliziosamente romana dalla punta dei capelli a quella dei piedi, lui milanese snob ma brillante, un po' sopra le righe e a volte succube delle decisioni della compagna ma quando è necessario anche risoluto e testardo, un trasformista giocherellone in nome dell'imbroglio.
Bidonisti incalliti, truffatori per necessità ma anche per vocazione, i due hanno sempre con la battuta pronta e un asso nella manica da giocare all'occorrenza. Le loro avventure riprendono esattamente da dove si erano interrotte e cioè dall'incontro/scontro con Nino, il dolce e curioso ragazzino che i due sono stati costretti a portarsi dietro dopo aver rubato l'auto di lusso dei suoi genitori in un distributore di benzina. Sorriso furbetto e indifeso allo stesso tempo, Nino ha preso confidenza con loro e si è anche molto affezionato a quei due imbroglioni dal volto simpatico tanto che ne aveva approfittato dell'occasione per cercare di far riconciliare i suoi genitori in procinto di divorziare, ma senza successo.
L'avventura on-the-road parte quindi dalla costiera amalfitana e arriva a toccare gli splendidi paesaggi della Tunisia toccando vari set tra cui Roma, Salerno e una splendida nave da crociera in giro per il Mediterraneo. Nel cast oltre alla Ferilli, a Bisio e a Carlo Buccirosso - tutti presenti oggi alla presentazione alla stampa - anche importanti protagonisti di puntata impegnati in divertenti vicissitudini, tra questi spiccano Rodolfo Laganà e Paolo Conticini, per la regia di Franco Amurri anche autore del soggetto dei quattro episodi. Prodotta da Fulvio e Paola Lucisano per IIF Due imbroglioni e mezzo ha visto ben 19 settimane di lavorazione e uno sforzo produttivo non indifferente che molto probabilmente avrà un ulteriore seguito.
Signora Lucisano, cosa vi ha spinto ad amplicare la storia di questa coppia di imbroglioni e a farne una serie tv di quattro puntate lunghe?
Questi imbroglioni di mezza tacca hanno fatto la tradizione della commedia all'italiana. Secondo voi sono in grado di suscitare ancora simpatia nello spettatore? Riescono ad essere ancora attuali e verosimili?
Sabrina Ferilli: Ovvio che sono personaggi completamente inventati, nonostante le dinamiche siano rese il più possibile verosimili. La cosa brillante di questa coppia della truffa è l'assortimento, uno è del nord e uno del sud, si prendeno in giro su alcuni cliché, lui punta sull'indolenza romana lei sul grigiore e sullo snobismo del nord. Di personaggi loschi come noi ma molto meno simpatici ne è piena l'Italia purtroppo, non voglio fare nomi ma i giornali sono pieni di questi soggetti che tra il serio e il faceto si guadagnano da campare sulle spalle degli altri. E' un po' un flash della nostra Italia attuale. Se poi pensate che il 'carnefice' a un certo punto diventa addirittura un ragazzino allora tutto assume dei contorni assai più grotteschi e comici, credo che sia questo il punto di forza di questa fiction, l'essere nuova, buffa e originale.
Dopo il film del 2006 non vi siete più incontrati professionalmente, com'è nato il vostro feeling? C'è anche nella vita reale? Cosa vi accomuna così tanto da rendervi complici?
Sabrina Ferilli: Questa fiction è il frutto di uno sforzo finanziario e di un'operazione comica notevole da parte di tutti, in un momento di crisi come questo Mediaset è riuscita a far rispettare la qualità visiva del prodotto e a completare il tutto con un cast di attori davvero importante. Speriamo che dalla squadra del Festival di San Remo, che è finito anche se non tutti sembrano essersene accorti, si passi direttamente alla squadra comica di Due imbroglioni e mezzo.
La vostra è un'ironia che non si tramuta solo in comicità, a chi vi siete ispirati?
Claudio Bisio: La commedia italiana del dopoguerra è piena di questi personaggi, la cronaca di questi tempi anche, ma temo che siano un po' meno simpatici di noi due che invece siamo dei cialtroni, più poveri dei truffatori di oggi e più umani, siamo due imbroglioni che perdono sempre, sfigatissimi e che truffano solo quelli che si vogliono far truffare.
Da buoni ladri cosa avete 'rubato' ai vecchi imbroglioni del cinema e della tv? Quanto c'è di storie vere?
Da un primo film altri quattro film, finisce qui o ci sarà un seguito?
Claudio Bisio: Vedremo cosa si potrà organizzare incastrando i miei impegni e quelli di Sabrina con le riprese di un'eventuale seguito. Mi piacerebbe molto, sono stato molto contento di questa esperienza e spero che piaccia anche al pubblico.
Sabrina Ferilli: Non è facile vedere sulla nostra televisione film di qualità, divertenti e con tutti questi attori così bravi, mi piacerebbe replicare, non sono cose che capitano spesso, vedremo se la cosa sarà compatibile con i mille impegni di Claudio con il suo Zelig...