È una storia plasmata sul carisma e sulla personalità di Sergio Castellitto e Sabrina Ferilli quella narrata in Ricchi di fantasia, abitata da personaggi che portano i nomi dei due attori, per favorire una distanza/vicinanza che è terreno fertile per interpreti del loro calibro. "Non lo so se vorrò più interpretare un personaggio che porta il mio nome", ci racconta Castellitto, evidentemente affezionato a questo personaggio che porta caratteristiche da lui così lontane, in un mondo tanto diverso da quello in cui vivono cineasti di successo come lui, eppure un mondo sotto gli occhi di tutti: quello in cui la maggior parte delle persone arraffa quello che può, prima che ci arrivi qualcun altro. Una storia che prova a raccontare l'Italia di oggi e di cui abbiamo parlato anche nella nostra recensione di Ricchi di Fantasia
Sabrina Ferilli, sempre radiosa, racconta l'emozione di lavorare con un collega da sempre ammirato, la gioia e la soddisfazione di trovare con lui l'intesa per dare vita alla bizzarra avventura di Sergio, geometra degradato a carpentiere che rifiuta di intristirsi o arrendersi, e di Sabrina, ex cantante e madre single disillusa e stanca, vittime dello scherzo crudele al centro del film, che li induce a lasciare i rispettivi compagni e andare allo sbaraglio verso un futuro senza prospettive.
L'italiano on the road
Si prendono per mano Sergio e Sabrina, si sostengono durante le "fatiche" dell'attività stampa per la promozione di Ricchi di fantasia, si parlano all'orecchio: l'intesa è evidente, sullo schermo e fuori, ma se nel film di Francesco Miccichè queste due eccellenze del cinema italiano appaiono come una coppia affiatata e irresistibile, nella realtà sono persone posate, di grande intelligenza e spiccata sensibilità, capaci di raccontare i loro personaggi con affetto e distacco, come potrete scoprire guardando la nostra videointervista esclusiva.
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