Tranne pochi, virtuosi, esempi le casalinghe disperate mettevano sottosopra le proprie abitazioni; le cameriere d'assalto, protagoniste della nuova serie di Fox Life, Devious Maids, in onda dal prossimo 9 ottobre le case, invece, le tirano a lucido. Certo, può capitare che la polvere finisca sotto ai tappeti o che qualcuna di loro intrecci una relazione con un proprietario particolarmente ringalluzzito; e può succedere che una di loro finisca in piscina, colpita a morte da un killer. In questo uggioso lunedì autunnale, il Roma Fiction Festival è stato rischiarato dalla presenza di due delle protagoniste, Roselyn Sanchez e Edy Ganem, che ci hanno svelato qualche dettaglio in più di questa pepatissima serie firmata ABC Studios. Creata dall'ideatore di Desperate Housewives - i segreti di wisteria lane, Marc Cherry, e prodotta tra gli altri da Eva Longoria, stella indiscussa di Wisteria Lane, Devious Maids ha debuttato sul canale via cavo Lifetime lo scorso giugno, ottenendo un buon riscontro e garantendosi una seconda stagione. Merito del mix quasi perfetto nato da un'ambientazione da sogno, le case dei signori di Beverly Hills, con i loro scheletri nell'armadio, e dall'interazione con un gruppo di cinque domestiche ispaniche, 'capitanate' dall'agguerrita Ana Ortiz (Ugly Betty). Rosie (Dania Ramirez) lavora per una coppia di attori e sogna di portare in America il figlio; Zoila e Valentina (Judy Reyes e Edy Ganem), madre e figlia, sono al servizio di una donna afflitta da problemi psichici, ma con un primogenito che fa battere il cuore di Valentina. Carmen (Rosalyn Sanchez) sogna di sfondare nel mondo della musica, per questo accetta di lavorare nella casa di un notissimo cantante; Marisol (Ana Ortiz) infine nasconde più di un segreto, legato all'omicidio di Flora. Dalle calienti atmosfere messicane della comedy-drama originale, Ellas son la Alegría del Hogar, quindi, ci si sposta in una peccaminosa Los Angeles.
Come siete state coinvolte nel progetto?
Rosalyn Sanchez: Ho sentito parlare del progetto da Eva Longoria che mi ha fatto leggere la sceneggiature del pilota, specificandomi che ci sarebbe stato un ruolo perfetto per me; non c'è voluto molto prima che Carmen diventasse un'ossessione per me. Certo, Marc aveva scritto il ruolo per un'attrice più giovane, ma gli sono piaciuta.
Edy Ganem: E' stata una normale audizione, sono stata informata dal mio manager che stavano cercando un'attrice per il ruolo Valentina; mi sono presentata al provino e quando mi hanno chiesto di ripresentarmi il pomeriggio stesso avevo capito che la parte sarebbe stata mia. Ammetto la mia ignoranza, ma non conoscevo Cherry, non sapevo che fosse un personaggio così importante, probabilmente se lo avessi saputo mi sarei innervosita così tanto da fallire il provino.
Rosalyn Sanchez: E' un attore e sa cosa vuole, quando scrive un personaggio sa già come vorrà che sia. E poi è molto esigente, in genere ci diceva, "Dovete essere brave, punto", ponendoci di volta in volta delle sfide piacevoli. Sì, con lui non puoi mai dare niente per scontato, non c'è spazio per la pigrizia. E poi sentivamo addosso una grande responsabilità.
Avete avuto modo di guardare la serie originale? Rosalyn Sanchez: L'ho guardata solo come punto di riferimento, ma all'inizio non sapevo nemmeno della sua esistenza. L'idea è la stessa, ma i personaggi sono totalmente diversi.
In Devious Maids si passa dal dramma alla commedia. Quanto è difficile per un'attrice gestire dei registri così differenti?
Edy Ganem: Per me è stato un qualcosa di completamente nuovo ed è stata un'esperienza straordinaria. Anche solo il fatto di cambiare regista per ogni episodio ha rappresentato una sfida, perché mi sono adeguata ad un modo diverso di lavorare. Quanto ai differenti registri, beh, è compito di un attore, dobbiamo capire come affrontare la parte comica e quella drammatica.
Rosalyn Sanchez: A volte c'erano indicazioni molto precise sul copione. Ci siamo fatte coinvolgere e siamo entrate a fondo in questo sistema di lavoro.
C'è un crescente interesse verso la cultura e le tematiche relative alla comunità latino americana; credete che sia un interesse genuino o si sta semplicemente cavalcando l'onda di una moda? Rosalyn Sanchez: Penso proprio che le cose stiano cambiando; per questo prima parlavo di responsabilità, perché in un certo senso vorremmo che la serie andasse bene per poter aprire le strade a nuove cose e se il successo popolare non dovesse esserci sarebbe tutto molto più complicato. Grazie a personaggi come Eva Longoria e Sofia Vergara stiamo dimostrando di non essere più una minoranza politica. Abbiamo un potere che cresce, siamo una forza in grado di determinare alcune scelte.
Avete ricevuto delle critiche dalla comunità latino americana, ad esempio per il fatto di interpretare delle cameriere di origine messicana? Rosalyn Sanchez: E' vero si parla di cameriere, ma soprattutto di donne che hanno dei sogni, non bisogna farsi fuorviare dal titolo. Loro non sono affatto deboli, sono una forza della natura. Alcuni giornalisti hanno criticato poi l'assenza di certe tematiche sociali, ma una serie come questa non può avere quel tipo di impostazione, nonostante siano presenti degli spunti. In generale però la comunità latina è stata molto contenta. All'inizio è stato difficile conquistarla e per noi era dura da accettare visto che abbiamo dato davvero il massimo ed eravamo orgogliose del nostro lavoro. Questa serie ha dato un'identità alle donne latine, ha fatto sentire la loro voce.
Com'è stato lavorare su un set di una serie tutta al femminile? Rosalyn Sanchez: Ci siamo odiate! Non potevamo sopportarci (ride). Scherzo, con molte di loro ci conoscevamo da anni, siamo state anche in competizione per alcuni ruoli, ma in questo caso tutto è filato liscio, anzi.Edy Ganem: Marc ci diceva sempre, "Se litigate o avete dei problemi, venite da me, non parlate tra voi", evidentemente era stato già toccato da altre esperienze. Invece è successo l'opposto, ci siamo divertite e siamo andate d'accordo. E' stata un'esperienza magnifica.
Cosa dobbiamo attenderci dalla seconda stagione?
Rosalyn Sanchez: Sarà folle, ci saranno cambiamenti scioccanti, con un avvicendamento di personaggi. Il mistero dell'omicidio della prima puntata verrà svelato nell'ultimo episodio, ma nella seconda stagione si ricomincia con una storia tutta nuova.
Edy Ganem: Sì, ci sarà un nuovo mistero.
Pensate che Devious Maids possa essere considerato l'erede di Desperate Housewives?
Edy Ganem: Da un certo punto di vista sì, ci sono delle affinità anche se la storia è completamente diversa e chi ha amato Desperate Housewives riuscirà a capire i punti in comune ma anche le differenze enormi che ci sono tra queste due serie.
Rosalyn Sanchez: Sì, i toni sono simili, ma il contenuto è diverso.
Ma voi siete delle casalinghe disperate?
Rosalyn Sanchez: Non mi piace cucinare neanche un po', quindi sì sono una casalinga disperata! Ho una bambino di due anni, però, e devo sforzarmi per fargli da mangiare.
Edy Ganem: Odio le pulizie! Quanto al cibo, diciamo che mi arrangio, non si può mica uscire tutte le sere.
Rosalyn Sanchez: Esatto, sono storie universali. E' stata una vera benedizione poter vedere queste donne a tutto tondo. Credo che molte si identificheranno.
Qual è la cosa che avete apprezzato di più nel lavorare ad una serie? Rosalyn Sanchez: Rispetto ad altre esperienze precedenti questo lavoro è stato rinvigorente, ho dato vita alla recitazione, insomma. Per questo spero che possa durare almeno altre cinque stagioni.
La serie offre un ritratto spietato dei ricchi di Beverly Hills, è veritiero questo spirito?
Edy Ganem: Ma no, si carica un po', c'è una piccola esagerazione; però mi piace il fatto che ci si possa far beffe dei ricchi. In genere nelle serie il 'diverso' è lo straniero, cinese, messicano e via di seguito. Qui sono gli altri ad essere quelli folli, vediamo l'altro lato della medaglia insomma.
Rosalyn Sanchez: La genialità di Marc è che ti fa vedere quello che la gente pensa, ma non dice apertamente. Ci sono personaggi che pronunciano frasi oltraggiose, scandalose, ma credetemi ci sono donne di Beverly Hills che direbbero esattamente le stesse cose. Forse è per questo che nelle alte sfere si sono un po' seccati.