Il plot
Emily Thorne (Emily VanCamp), ormai in preda a continui raptus di follia, minaccia di uccidere il clan dei Grayson al completo: Nolan Ross (Gabriel Mann), preoccupato per la sua salute mentale, richiede l'intervento di Aiden Mathis (Barry Sloane), che costringe Emily a fare i conti con il proprio passato. I due, però, vengono fatti pedinare da Daniel (Joshua Bowman), che ottiene così le prove della loro relazione clandestina. Victoria (Madeleine Stowe), in ansia per suo figlio, Patrick Osbourne (Justin Hartley), responsabile dell'uccisione del padre, organizza con la complicità di Nolan un escamotage per spedire Patrick in Toscana, presso l'atelier di un famoso pittore, evitando in tal modo che possa mettersi ancor più nei guai. Inoltre Victoria deve vedersela anche con Stevie Grayson (Gail O'Grady), intenzionata a riappropriarsi di Grayson Manor; Stevie, nel frattempo, si riconcilia con Jack Porter (Nick Wechsler), il figlio appena ritrovato, al quale confessa il proprio passato da alcolista. Jack si confida con Emily, che all'improvviso ricorda un particolare dei diari di suo padre, David Clarke (James Tupper), rendendosi conto che fra lui e Stevie esiste una misteriosa connessione...
Commento all'episodio
"È sottile il limite che separa arte e spazzatura, ma se quest'ultima contiene un granello di follia diventa grande arte": tale assunto, postulato dal maestro del melodramma classico, Douglas Sirk, potrebbe essere considerato valido - mutatis mutandis - anche per l'odierna serialità televisiva. Senza arrivare ad innestare inopportuni confronti tra Magnifica ossessione e prodotti quali Revenge, è innegabile tuttavia che tale principio, alla base tanto del genere del melodramma, quanto di un ampio settore della cultura postmoderna, conservi un fondo di verità pure per quanto riguarda quella categoria ben precisa, nell'ambito dell'intrattenimento popolare, definita con il nome di guilty pleasure. E nel variegato panorama delle serie TV americane, Revenge può vantare senza dubbio il titolo di guilty pleasure esemplare (potremmo quasi dire paradigmatico), dimostrandosi di episodio in episodio come lo show che meglio riesce a comprendere ed "incarnare" la suddetta categoria, con tutti i pregi e i difetti che essa si porta dietro. E il quindicesimo episodio della terza stagione, Struggle, ne è l'ennesima, superba riprova.
I momenti bislacchi dell'episodio, parte prima
I momenti bislacchi dell'episodio, parte seconda
Che Emily la vendicatrice, temporanea pazzia a parte, fosse una ragazza dal multiforme ingegno, lo sapevamo già da parecchio: ma in questo episodio, a sbalordici ancora una volta sono le sue stupefacenti doti da detective. Ma andiamo con ordine: 1) Dopo avergli consegnato uno scatolone ricolmo di vecchie foto, Stevie Grayson confessa al "figlio segreto" Jack di avere un passato da avvocato alcolizzato; 2) Jack racconta a Emily la nuova "mother and child reunion" di questa stagione;
What's Next?
Per i prossimi episodi, ci aspettiamo che a dominare la scena sia ancora la prima signora Grayson, madame Stevie, impegnata su un duplice fronte: da un lato la lotta senza esclusione di colpi con "l'altra" signora Grayson, Victoria, per il possesso di Grayson Manor; dall'altro lato, le indagini di Emily per scoprire qual è il legame fra Stevie e David Clarke. Nel frattempo, non dimentichiamo il preannunciato arrivo da Parigi del potentissimo Pascal LeMarchal, con inevitabile guerra Francia - Stati Uniti per il controllo della redazione della prestigiosa rivista Voulez. Non vediamo l'ora...
Movieplayer.it
4.0/5