Il plot
Victoria Grayson (Madeleine Stowe), preoccupata del fatto che Emily Thorne (Emily VanCamp) possa recuperare la memoria e accusare suo figlio Daniel (Joshua Bowman) di averle sparato, fa portare la ragazza a Grayson Manor, dove Emily riceve l'assistenza di Niko Takeda (Stephanie Jacobsen), che in realtà è la figlia del defunto Satoshi Takeda (Cary Hiroyuki Tagawa) nonché l'ex fidanzata di Aiden Mathis (Barry Sloane). Patrick Osbourne (Justin Hartley), determinato ad aiutare la madre a incastrare Emily, si fa invitare a casa di Nolan Ross (Gabriel Mann) e, dopo averlo tramortito, gli ruba la "scatola dell'infinito"; Nolan, tuttavia, avvertito da Emily, aveva fatto sparire ogni traccia della vera identità della giovane. Victoria vorrebbe utilizzare le informazioni ottenute da Patrick per distruggere la reputazione di Emily, ma quest'ultima convoca una conferenza stampa e imputa la responsabilità del suo tentato omicidio alla latitante Lydia Davis (Amber Valletta), per poi ricattare i Grayson con la minaccia di svelare la colpevolezza di Daniel.
Cosa ci è piaciuto di questo episodio
Dopo due episodi - Exodus e Homecoming - ricchi di sorprese, colpi di scena e capovolgimenti narrativi, Endurance aveva il compito di reimpostare le basi su cui costruire la seconda metà di questa terza stagione di Revenge. Ebbene, in questa puntata assistiamo alla ridisposizione di tutti i pezzi sulla scacchiera, in attesa che Emily, ulteriormente traumatizzata dalla notizia di aver perso la possibilità di procreare, si dedichi ad un nuovo piano per vendicarsi una volta per tutte dei Grayson e del male che le hanno procurato. Le radici della vendetta, il fulcro dell'intera serie, trovano in questo episodio nuova linfa vitale: Emily, messa all'angolo, sembra quasi disposta a deporre le armi, dichiararsi sconfitta e lasciarsi smascherare dai Grayson, ma all'improvviso realizza, con drammatica lucidità, quale sia il destino al quale non le è permesso sottrarsi. "L'odio è come l'amore: non puoi forzarlo e non puoi combatterlo. Devi solo accoglierlo nel momento in cui si presenta": una frase emblematica che racchiude la natura stessa, sottilmente tragica, del personaggio di Emily / Amanda, condannata suo malgrado ad obbedire fino in fondo al proprio desiderio di vendetta. Perfino a costo di pagare il prezzo più caro, ovvero trasformarsi nella sua peggior nemica: esattamente come Victoria, adesso anche Emily è una bugiarda manipolatrice intrappolata in un matrimonio senza amore...
Cosa non ci ha convinto di questo episodio
Note a margine
L'introduzione di un nuovo personaggio, Niko Takeda, impersonata da Stephanie Jacobsen, sembra destinato a riportare a galla uno dei subplot della seconda stagione di Revenge: l'uccisione del maestro Takeda da parte del suo ex discepolo Aiden, che per coincidenza scopriamo essere anche l'ex fidanzato di Niko. Abbastanza materiale per esasperare ulteriormente il triangolo amoroso Emily / Aiden / Jack, nonché per gettare i presupposti per una seconda "vendicatrice" decisa a riscattare la morte del padre, proprio come Emily.
What's next?
Il temporaneo "armistizio" siglato fra Emily e Victoria non dovrebbe avere vita lunga, e già dai prossimi episodi ci aspettiamo che la lotta fra suocera e nuora riprenda ancora più furiosa e violenta, soprattutto ora che la posta in gioco (la libertà e la reputazione di Daniel) si è alzata a dismisura. Sarà molto interessante inoltre assistere all'evoluzione nel rapporto fra Nolan e Patrick, adesso che quest'ultimo ha definitivamente tradito il suo ex amante per schierarsi senza indugi al fianco della madre Victoria...
Movieplayer.it
3.0/5