Lasciate che l'amore vi salvi
L'amore è dolore. Già di per sé, si potrebbe essere d'accordo, ma specialmente se fossimo, come Charlie, pestati a sangue, appesi per i piedi sopra un canale dal corso impetuoso, e con la persona amata che ci punta addosso una pistola, con intenti letali. L'amore è anche morte, quindi. E però, nonostante questo, a volte l'amore, quello più inaspettato, quello trovato quando era l'ultima cosa che si stava cercando, è la sola cosa in grado di salvarci, dal dolore, certo, e persino dalla morte.
La storia di Charlie comincia a Chicago, al capezzale della madre morente: disperato per la perdita di colei che definisce "la sua unica casa", Charlie viene visitato dallo spirito della donna, che gli impartisce un ultimo consiglio, ovvero quello di andare a Bucarest. Charlie si imbarca e, sull'aereo, fa la conoscenza di un simpatico passeggero, salvo, poco dopo, vederselo morire sulla spalla, non prima di avergli fatto giurare di compiere un'altra missione: recapitare un regalo alla figlia, costi quel che costi. Il ragazzo si butta con determinazione nell'impresa, nonostante le forze ostili incontrate sul proprio cammino, sotto forma di agenti aeroportuali minacciosi e scariche di taser, ma ne vale la pena, perché non appena vede Gabriella se ne innamora perdutamente, senza incertezze e probabilmente anche senza speranze. Gabriella non è una ragazza qualunque: è sposata con un malavitoso locale che, lungi dal recedere dai suoi diritti sulla consorte, si palesa a Charlie dietro a ogni angolo, minacciandolo di orribili conseguenze in caso lui persistesse nel corteggiamento. D'altro canto non è chiaro quanto queste apparizioni siano reali, dato che Charlie, installatosi in un ostello popolato dalla più varia umanità, vaga per Bucarest sotto l'effetto di alcol e droga, mettendo sempre più a repentaglio il proprio futuro a ogni occasione disponibile.

Pur soffrendo di una certa macchinosità nella sceneggiatura, specialmente per quanto riguarda la sottotrama criminale che coinvolge l'affascinante marito di Gabi, cui Mads Mikkelsen conferisce uno charme da vero villain, il film di Bond trascina e coinvolge, e si lascia perdonare anche un finale che ha dell'incredibile. Ma del resto, la storia di Charlie è quasi una favola, occasionalmente vista dalla parte del principe (e, per di più, un principe molto improvvisato) e in tutte le favole un po' di magia c'è.
Movieplayer.it
3.0/5