Recensione Non lasciarmi sola (2013)

L'intenso dramma al femminile di Ron Krauss poggia le sue basi sulle solide interpretazioni di Vanessa Hudgens e Rosario Dawson, rispettivamente madre degenerata e figlia sbandata. Il film è arrivato direttamente in homevideo con una discreta edizione DVD.

Intenso dramma al femminile firmato da Ron Krauss, Non lasciarmi sola (in originale Gimme Shelter) è arrivato in Italia direttamente in homevideo grazie alla nuova collana Universal dedicati a prodotti ancora inediti. L'occasione migliore dunque per apprezzare un film intenso e toccante, ispirato a una storia vera, che vede come assoluta protagonista Vanessa Hudgens nei panni della sedicenne Apple, una ragazza che ha avuto un'infanzia difficile e travagliata.

La madre June (Rosario Dawson) è una prostituta tossicodipendente dalla vita completamente sbandata, incline alla violenza fisica e psicologica contro la figlia, che vuole con sé solo per continuare a percepire soldi dallo stato. Apple vuole sottrarsi a un destino segnato e si mette alla ricerca del padre, un broker di Wall Street (Brendan Fraser) felicemente sposato e con due bambini. L'impatto non è facile e per giunta Apple scopre di essere incinta ed è determinata a tenere il bambino. Inizierà un difficile e sofferto cammino che la porterà in una casa rifugio per giovani donne in gravidanza.

Quanto è difficile uscire dall'inferno

Una scena di Non lasciarmi sola
Una scena di Non lasciarmi sola

L'aspetto più sorprendente di Non lasciarmi sola è certamente Vanessa Hudgens: dimenticate le atmosfere di High School Musical, l'attrice si butta a capofitto in un'interpretazione convincente che da sola sorregge tutto il film. Fa impressione vederla abbrutita nel fisico e nel carattere, perennemente arrabbiata col mondo, piena di piercing, graffi e ferite, decisamente poco incline alla pulizia, capelli arruffati e modi animaleschi. La Apple di inizio film vuole sottrarsi al baratro nel cui la sta portando la madre e lasciare un mondo sporco e disperato. Le si accende la fiammella della speranza, vuole cambiare vita e per questo si mette alla ricerca del padre. L'impatto con una famiglia benestante che vive in un mondo dorato è devastante, una convivenza sembra impossibile. E tutto esplode quando la famiglia vuole evitare ulteriori guai e far abortire Apple, che però vuole tenere il bambino e fugge. È qui che il film di Ron Krauss mostra la sua parte migliore, nella sostanziale incomunicabilità di due mondi che pur vogliono conoscersi e forse amarsi. Ma il passaggio rischia di essere troppo brusco, serve un percorso attraverso altre esperienze e dolori, che aiuti la metamorfosi della ragazza: qui invece il passaggio è netto e anche il film cambia improvvisamente volto.

Dai feroci duelli Hudgens-Dawson all'inevitabile spot

Rosario Dawson in Non lasciarmi sola
Rosario Dawson in Non lasciarmi sola

Da un'atmosfera ruvida e sporca (i feroci duelli verbali fra Vanessa Hudgens e Rosario Dawson sono effettivamente riusciti), Non lasciarmi sola finisce poi per diventare uno di quei film classici in cui si parla di temi come redenzione, riscatto e seconde possibilità, con in più il ruolo importante giocato dalla fede cristiana. Il rischio è quello della retorica, o che talvolta si sconfini addirittura nello spot pubblicitario, ma d'altronde è ispirato a una storia vera, quella di Kathy DiFiore che ha creato rifugi cristiani per adolescenti in gravidanza che vogliono mantenere i loro bambini. E pertanto serve rispetto per il messaggio profondo e pieno di significati che lo stesso regista vuol trasmettere, anche se in questa fase dal punto di vista del pathos il film perde mordente e viene pervaso da una patina dolcificante. Ripetiamo, un approdo forse inevitabile, considerato il messaggio. Ma oltre alla Hudgens, va segnalata anche una Rosario Dawson davvero vibrante per disperazione, cattiveria e ira, fin dallo sguardo acceso come una fiamma rovente. Desta curiosità invece vedere Brendan Fraser al di fuori dai consueti toni di commedia e di action, fare l'affermato uomo di Wall Street dai capelli tirati all'indietro, ma con dentro un lato oscuro risalente alla sua giovinezza.

Il DVD: video discreto, audio vivace ed extra sufficienti

Come detto, Non lasciarmi sola è adesso disponibile in homevideo con un DVD targato Universal. Il reparto video è soddisfacente, anche se non esaltante. Il quadro è abbastanza compatto, ma a volte prevale una certa granulosità che non permette di apprezzare il dettaglio, con contorni un po' incerti attorno alle figure. La solidità di insieme è comunque assicurata e soprattutto nei primi piani ben illuminati il video offre la sua parte migliore. Qualche sbavatura si riscontra sui fondali o nelle poche scene più scure, ma nel complesso la visione resta piacevole grazie a un croma naturale. L'audio multicanale è piacevole: i dialoghi sono chiari e puliti (anche se ovviamente, soprattutto per queste interpretazioni forti, la traccia originale è preferibile), ma anche l'ambienza denota una certa vivacità, soprattutto sulle musiche che avvolgono lo spettatore da tutti i diffusori. I particolari di ambienza sono ben curati, anche i pochi momenti più movimentati come quello dell'incidente stradale. Il sub invece sembra poco sfruttato rispetto alle potenzialità. In sostanza, anche se non eclatante, un ascolto piacevole. Appena sufficiente il reparto degli extra, grazie a 6 minuti di scene eliminate (con commento opzionale del regista) e a 12 minuti sulla realizzazione del film corredati da varie interviste.

Conclusioni

Le vibranti interpretazioni di Vanessa Hudgens e Rosario Dawson sono tra gli aspetti più convincenti di Non lasciarmi sola, che in sostanza è il percorso di redenzione di una ragazza sbandata a causa di una madre irresponsabile. Ma se nella prima parte il dramma sostiene la tensione, nella seconda parte, quella della risalita, i toni diventano troppo concilianti, pur nell'inevitabilità del messaggio positivo tratto da una storia vera. Il DVD è discreto sul piano tecnico, con l'audio più convincente del video. Sufficienti gli extra.

Movieplayer.it

2.5/5