Casa nuova, soliti spaventi
C'è sempre un motivo quando qualcosa costa meno del suo effettivo valore di mercato.
E' così anche per la casa in cui si trasferiscono Sarah ed Elissa, madre e figlia alla ricerca di un luogo dove ripartire da zero. Una casa situata in una tranquilla comunità rurale, ma accanto ad un'altra abitazione in cui anni prima è stato commesso un duplice omicidio: la giovanissima Carrie Anne aveva ucciso i suoi genitori, per poi sparire senza lasciare traccia. La casa è ora abitata dal fratello della ragazza, il tormentato Ryan, che rimasto solo sta ristrutturando l'abitazione per poi rimetterla sul mercato.
Tra le difficoltà di ambientarsi nella sua nuova vita, Elissa entra subito in sintonia con l'animo artistico del vicino, con disappunto e preoccupazione della madre, ed i due sviluppano un'amicizia che finisce per mettere in pericolo la ragazza.
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Hates - House at the End of the Street è un progetto senza reali pretese, che probabilmente sarebbe finito direttamente in homevideo se non avesse avuto la fortuna di ritrovarsi nel cast una Jennifer Lawrence cresciuta esponenzialmente in notorietà ed ambizione dopo avervi preso parte. Il film, infatti, usciva in USA proprio nel periodo in cui Il lato positivo - Silver Linings Playbook, che le avrebbe dato l'Oscar, veniva presentato in quel di Toronto.
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Infatti la regia di Mark Tonderai cerca la via dello spavento facile e, complice le lacune dello script di David Loucka, non riesce a lavorare di fino e costruire una tensione più sottile e disturbante. Calca piuttosto la mano ricercando costruzioni visive in post produzione che sottraggono ulteriore immediatezza al racconto.
Il risultato in House at the End of the Street è quello di un film che non lascia il segno, facilmente dimenticabile con tanti thriller/horror che per abitudine arrivano nelle nostre sale nei mesi estivi.
Movieplayer.it
2.0/5