Nei panni del mio migliore amico
Dave, stakanovista ed enfant prodige, ha tutto ciò che potrebbe desiderare. Una splendida moglie, tre figli adorabili, una bella casa, un ruolo di rilievo in un'importante studio legale. Eppure. Eppure, non può fare a meno di confrontare la sua vita con quella dell'amico fraterno Mitchell, attore pigro e spiantato che alle tre di notte riceve booty call da parte di una statuaria bionda assatanata, mentre lui riceve cacchine a spruzzo in faccia da parte dei suoi deliziosi fantolini.
Una serata alcolica, una parola di troppo, e la frittata è fatta: la mattina successiva Mitch è nei panni di Dave, in procinto di affrontare una riunione cruciale che rischia di affossare la carriera dell'amico, e Dave abita le allettanti sembianze di Mitch, che ha un appuntamento di lavoro sul set di un film "lorn" - porno in versione light. I due dovranno fare del loro meglio per limitare i danni, ma prima di potersi reimpossessare delle rispettive esistenze avranno un'importante lezione da imparare.
Quello dello "scambio" è un topos abusatissimo della commedia di buoni sentimenti, nonostante il concetto di magica e subitanea inversione tra madre e figlia, padre e figlio, principe e povero, cameriera e ereditiera sia, in sé, stupido oltre ogni umana tolleranza. C'è qualcosa di cinematograficamente inaccettabile nell'idea di un uomo adulto che si sveglia nel corpo di un altro e, invece di consegnarsi al più vicino reparto psichiatrico, decide di andare a mingere in una fontana con il suo migliore amico. Ma è proprio in questa immagine che intravediamo l'elemento che differenzia Cambio vita dai suoi predecessori emergere dai pantaloni di Jason Bateman e Ryan Reynolds: lo humour eccessivo e scatologico, accompagnato da linguaggio sboccato e immagini tra il politically incorrect e l'apertamente ripugnante. Ma la morale, almeno quella, è al sicuro, perché Mitch/ Dave non approfitterà davvero della situazione per realizzare la sua fantasia di portare a letto la moglie dell'amico, né Dave/ Mitch la tradirà con la bellissima collega sedotta dal fisico irresistibile del sodale - per quanto non manchino nel film abbastanza inquadrature sexy di Leslie Mann e Olivia Wilde da fare assolutamente felice lo spettatore di sesso maschile. Il film di David Dobkin, dunque, esce dal seminato della body-swap comedy solo nelle sue derive più grottesche (ma anche, in diverse occasioni, più divertenti), ma è anche vero che Bateman e Reynolds sono abbastanza simpatici e autoironici da rendere digeribile sia il mediocre canovaccio che il messaggio edificante. Se guardando la locandina di Cambio vita vi viene da pensare a un innocuo buddy movie, pensateci due volte. Se immaginate una raffinata e intelligente screwball, siete spettacolosamente fuori strada. Ma se vi ispira l'idea di vedere Jason Bateman alle prese con due gemellini che sembrano usciti dalla confraternita di Animal House e Ryan Reynolds coinvolto in un bollente triangolo soft porn con una megera siliconata e un losco figuro in vestaglia, forse siete sulla pista giusta. Per il resto, noi vi abbiamo avvisato.
Movieplayer.it
3.0/5