Un'altra missione di Jack Reacher (anzi, solo Reacher) in tv ce la siamo appena lasciata alle spalle eppure già guardiamo alla prossima. Questa l'eterna storia prima letteraria e poi televisiva dell'eroe nomade per eccellenza, nato dalla penna di Lee Child e divenuta uno dei più grandi successi di Prime Video grazie alla versione seriale con Alan Ritchson, piuttosto che alle pellicole cinematografiche con Tom Cruise.

Solo uno spazzolino, niente cellulare, niente patente o fissa dimora per l'ex investigatore dell'esercito che continua a fare i conti col proprio passato. È successo anche alla fine della terza stagione, di cui parliamo in questo nostro speciale guardando a ciò che verrà.
Tutti per Reacher, Reacher da solo...
Nonostante sia a proprio modo l'eroe antisociale per antonomasia rispetto agli altri che sono divenuti serie Prime Video, una pecca di questo terzo capitolo è stato sicuramente la minor coralità a favore dell'identità da lupo solitario del protagonista. Se infatti la seconda stagione era a proprio modo un giallo whodunit che coinvolgeva la vecchia squadra del protagonista nell'esercito, in questo caso dal suo passato è sbucato Xavier Quinn (Brian Tee), costringendolo a prendere una strada non prevista sul suo itinerario.
L'uomo - trafficante pericoloso e spietato - ora si fa chiamare Julius McCabe e ha fatto con lo stesso con quella di Zachary Beck (Anthony Michael Hall). A suo tempo ha ucciso barbaramente Dominique Kohl, una protetta di Reacher; quest'ultimo gli aveva sparato sopra ad un dirupo facendolo cadere in mare e dandolo per morto, ma l'uomo era riuscito miracolosamente a sopravvivere a causa del piccolo calibro della pistola e della distanza. Ora è il momento della resa dei conti e - per quanto il protagonista dimostri la propria prestanza fisica con acrobazie niente male, distinguendosi sempre per le scene action - ha bisogno di un gruppo che gli copra le spalle. Ecco perché il ritmo ne ha un po' risentito in questo frangente: ci voleva un villaggio, come si suol dire.

In questo caso quello formato da Susan Duffy (Sonya Cassidy) e i suoi colleghi della DEA, insieme all'ATF che sono stati costretti ad informare sulla missione sotto copertura non autorizzata per recuperare l'informatrice Teresa. Alla fine tutto si risolve per il meglio, ad eccezione di Beck, che non sopravvive al figlio Richie (Johnny Berchtold), ma non prima di essersi chiariti e rappacificati, anche se era troppo tardi. Lo stesso Quinn viene giustiziato da Jack e Paulie (Olivier Richters), il guardiano della villa dove si era infiltrato, sopperisce. Lo scontro finale tra Reacher e Paulie gioca tutto sul big meets bigger della promozione stagionale e il secondo tira le cuoia per mancanza di astuzia più che di muscoli, una caratteristica che ha sempre contraddistinto l'eroe di Child.
Verso il futuro della serie Prime Video

Fil rouge di tutte le stagioni è sempre la Frances Neagley di Maria Sten, sergente maggiore ai tempi dell'esercito rimasta in rapporti con Reacher che, anche in questo caso, ha dimostrato di salvare la pelle al protagonista, dicendogli scherzosamente alla fine "Ora ho capito perché fai quello che fai. Non è per aiutare i più deboli, ma per fermare i più potenti che pensano di poter fare ciò che vogliono". Non solo: il personaggio ha ottenuto il proprio spin-off, intitolato per ora solo con il cognome come la serie madre, di cui sono da poco iniziate le riprese. In estate sono previste invece quelle della stagione 4 di Reacher.

In un montaggio parallelo conclusivo con tanto di soundtrack folk in sottofondo, la storia con il personaggio femminile di turno (in questo caso Duffy) finisce prima ancora di essere cominciata perché lei stessa non vuole legami; gli altri sopravvissuti possono tornare a casa dalle loro famiglie e Richie può partire alla volta dell'orizzonte coi soldi rimasti in casa e una nuova vita da vivere. Lo stesso dicasi per il protagonista, in sella ad una moto presa dal garage della villa, prima che arrivassero le autorità per il sequestro dei beni. Un saluto a distanza tra i due e arrivederci alla prossima missione, che ancora non sappiamo quale sarà, ma potrebbe arrivare da A prova di killer (Without Trail), sesto libro della saga. O almeno è quello in cui tornerebbe Sten di sicuro.