Anche quest'anno il Festival di Locarno ci regala un gioiello che proviene dal Sundance. Me and Earl and the Dying Girl, tradotto in italiano Quel fantastico peggior anno della mia vita, è uno di quei teen dramedy fantasiosi, delicati e struggenti che solo certo cinema indie americano riesce a sfornare. Il regista Alfonso Gomez-Rejon si è servito della sceneggiatura di Jesse Andrews, che ha adattato il suo romanzo, per raccontare una storia di amicizia, di malattia, di speranza e fiducia nel futuro tutta giovanile e anche una storia d'amore nei confronti del grande schermo.
La Piazza Grande di Locarno, anche bagnata, è il luogo ideale per l'anteprima europea di questa pellicola che ha già entusiasmato critica e pubblico americani. Ad accompagnare Alfonso Gomez-Rejon a Locarno ci sono i tre giovanissimi interpreti, Thomas Mann, RJ Cyler e l'inglese Olivia Cooke.
Risate e lacrime
Alfonso Gomez-Rejon racconta come è nata l'idea di fare il film spiegando che "in principio esisteva un bel romanzo di Jesse Andrews. Quando io e i produttori lo abbiamo letto abbiamo capito che potevamo trarne un bel lavoro. Sapevamo di avere la possibilità di creare un equilibrio tra dramma e commedia. Questo è un film che parla di malattia, ma celebra la vita. I produttori hanno deciso di coinvolgere in prima persona Jesse Andrews per adattare il suo lavoro e lui lo ha reso estremamente cinematografico". Uno dei punti più alti del film è la scena ambientata in ospedale che vede coinvolti Greg e Rachel, i personaggi interpretati da Thomas Mann e Olivia Cook, cinematografica in tutti i sensi. Il regista confessa che ottenere un risultato così emozionante e naturale al tempo stesso "è stato molto difficile. Non abbiamo provato la scena per evitare il rischio di renderla artefatta. Abbiamo dovuto inventare tutto sul momento creando un'interazione tra i personaggi e il corto animato realizzato per Rachel che viene proiettato sulla parete. Mi sono concentrato sul potere che emanava il viso di Olivia. Non volevamo il green screen, volevamo che il pubblico percepisse l'energia dei personaggi, questa è la conclusione del viaggio di Rachel. Tutto il film è incentrato sul mantenersi calmi, sul riuscire ad affrontare le situazioni difficili in modo maturo. E' stato un film molto difficile da girare proprio perché è altamente emotivo perciò gli attori sono stati coinvolti attivamente in tutto il processo".
Giovani, carini e occupati
E' la volta dei tre interpreti commentare i loro personaggi e il processo che li ha portati a creare un'incredibile alchimia sullo schermo. Thomas Mann racconta: "Credo che siamo stati molto fortunati a trovarci così bene noi tre, altrimenti il film non sarebbe sembrato così vero. La sera prima dell'audizione io e Olivia siamo andati a cena insieme. Non l'avevo mai fatto prima, ma è stato facile parlare e da quel momento siamo diventati amici. Questa per me è stata un'esperienza nuova perché io vengo dalle commedie adolescenziali. Questo è stato il mio primo ruolo che vira in direzione drammatica, mi piacerebbe molto ampliare il ventaglio dei miei ruoli. In questo caso ho cercato di trovare un equilibrio tra dramma e commedia. Sono riuscito a entrare in contatto con il personaggio fin da subito". Gli fa eco Olivia Cooke spiegando che "il rapporto tra Rachel e Greg non funzionerebbe se tra i due nascesse una relazione romantica. La chimica che c'è tra loro due non invita il pubblico a pensare che ci sarà del tenero, è una connessione a un altro livello e questo è il motivo per cui il film funziona". Il simpatico RJ Cyler aggiunge: "Il primo che ho incontrato è stato Thomas. Ho subito capito che era un tipo tranquillo e posato. Poi ho fatto la conoscenza della bella Olivia e ci siamo trovati bene. All'inizio ero molto nervoso e confesso di aver pianto molto sul set nelle scene più importanti".
Un omaggio al cinema tutto da scoprire
Quel fantastico peggior anno della mia vita è ambientato a Pittsburg. Come è caduta la scelta su questa città così iconica? "Come spiega Alfonso Gomez-Rejon "il romanzo era ambientato a Pittsburg. Noi avevamo l'idea di aggiungere delle scene girate a New York, ma quando ho visto per la prima volta Pittsburg, mi sono innamorato della città e siamo rimasti in loco". Per quanto riguarda le musiche, alcuni brani sono firmati dal grande Brian Eno che, a sorpresa, ha deciso di dare il suo contributo. "Brian è stato molto generoso. Lo abbiamo contattato per chiedergli se potevamo usare uno dei suoi brani e lui ci ha aiutato a mettere insieme il film animato per Rachel. Col nostro budget non potevamo permetterci la musica, ma lui ha amato il film tanto da permetterci di usare i suoi brani gratis e in più ha composto nuove musiche per noi".
In questa ricchezza di ingredienti, Quel fantastico peggior anno della mia vita contiene anche una menzogna narrativa che si perpetua. Non la sveliamo per non rovinare la sorpresa, ma a parlare del motivo di questa scelta è il regista, il quale confessa: "A livello narrativo, ogni racconto fictional è una bugia quindi la mia scelta ha a che fare con la natura di finzione del racconto cinematografico. A un secondo livello, però, è una bugia molto umana, di quelle che ci diciamo tutti i giorni per farci coraggio e andare avanti". La dimensione cinefila è fortemente presente nella geniale invenzione delle parodie dei film che Greg e l'amico Earl girano in continuazione, dando vita a opere geniali come A Sockwork Orange, Eyes Wide Butt o 2:48 P.M. Cowboy. "Tutti i film sono una nostra invenzione" chiarisce il regista. "Nel romanzo i due amici realizzano parodie, ma sono titoli famosi come Guerre stellari. Noi abbiamo cercato titoli più particolari per rendere il tutto più personale, abbiamo girato le scene e le abbiamo integrate nel film. La buona notizia è che gran parte di quei film faranno parte degli extra dell'home video".