Prospect, la recensione: Pedro Pascal in uno sci-fi atipico

La recensione di Prospect, film ambientato su un pianeta sconosciuto dove una ragazza adolescente e suo padre sono alla ricerca di risorse preziose, salvo imbattersi in avversari pericolosi. Stasera su Rai4 e disponibile su RaiPlay.

Prospect, la recensione: Pedro Pascal in uno sci-fi atipico

Mentre siamo in attesa di rivedere il suo Joel nella seconda serie di The Last Of Us, nonché di saperne di più sul destino del mandaloriano che secondo le ultime "cronache stellari" dovrebbe essere risolto in un film corale sul grande schermo, Pedro Pascal si conferma tra gli attori più gettonati del momento, di sovente alle prese con ruoli molto simili tra loro.

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Prospect: una scena del film

Così dopo essersi preso cura della pur combattiva Ellie di Bella Ramsay e aver scorrazzato in giro per la galassia l'ormai iconica mascotte verde Grogu, fa strano vederlo ancora una volta nelle vesti di un personaggio che si trova a collaborare con una ragazzina. Ma come vi raccontiamo nella recensione di Prospect, film fantascientifico del 2018, anche in quest'occasione l'attore cileno veste i panni di una figura protettrice, pronta a prendere in mano la situazione quando gli eventi si mettono per il peggio.

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Prospect: una scena del film

In un prossimo futuro dove l'umanità ha ormai iniziato ad esplorare gli altri mondi (s)conosciuti, con l'obiettivo di rintracciare risorse di vario tipo su queste lande aliene, Damon e sua figlia Cee, adolescente, sbarcano su un misterioso pianeta allo scopo di estrarre dal sottosuolo dei ricchi giacimenti di Aurelac, utilizzato come moneta di scambio nella federazione spaziale. Poco dopo aver compiuto la loro prima estrazione, Damon si convince di voler trarre il massimo vantaggio dalla situazione, essendo anche a conoscenza di un luogo dove si nasconderebbero immense ricchezze. Ma durante il loro tragitto si imbattono in alcuni esploratori rivali e in seguito a un conflitto a fuoco Damon resta ucciso. Cee cerca di far ritorno all'astronave sulla quale sono atterrati, scoprendo come questa sia ora inutilizzabile, e poco dopo se la deve vedere con Ezra, colui che ha colpito a morte suo padre. I due si trovano giocoforza a dover collaborare nel tentativo di una reciproca sopravvivenza, e durante il viaggio forzato insieme il loro legame evolverà in maniera inaspettata.

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Questione di prospettive

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Prospect: una scena del film

Carbura lentamente, costruendo un background relativamente basico al fine di improntare le dinamiche per una vicenda limitata a un nucleo ridotto di personaggi, pronti ad una resa dei conti molteplice su un pianeta sconosciuto e potenzialmente ostile. Prospect affascina per certi versi, nell'impostazione secca e inquieta che prende il sopravvento in maniera organica, ma evidenzia anche certe lungaggini che si risolvono in soluzioni più abusate del previsto, parzialmente in controtendenza con le premesse originali alla testa del racconto. Il tutto si risolve d'altronde in un'unica ambientazione, quella foresta appartenente ad un luogo alieno pur già colonizzato da umani, che hanno lì installato una nuova cultura di stampo tribale: saranno proprio uno dei diversi incontri che metteranno i due protagonisti alle prese con situazioni perigliose e fortificheranno in tal modo un rapporto inizialmente legato da altri interessi. La pellicola altro non è che l'espansione in forma di lungometraggio dell'omonimo corto, firmato dagli stessi registi Zeek Earl e Chris Caldwell e disponibile gratuitamente sulla piattaforma Vimeo, dove ha fatto un record di visualizzazioni. Alcune parziali differenze nella trama, ma il medesimo stile visivo pur con un'ovvia differenza di budget e di resa.

Pro e contro

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Prospect: una scena del film

Suggestiva la rappresentazione della natura selvaggia e primordiale, con l'estrazione di queste preziose materie prime che avviene dalla terra stessa, come se i contenitori fossero gusci vivi, e non è un caso che tali sequenze siano accompagnate da un ché di disturbante. Ma d'altronde Prospect non va certo per il sottile nell'espressione della crudezza, con tanto di sequenza di amputazione che fa capolino quando lo spettatore meno se l'aspetta. Un film che spiazza, nel bene e nel male, fino a quella resa dei conti finale che si tinge di tensione e azione pur nelle sue svolte parzialmente improbabili, ideale chiusura di quest'operazione proto-western in un contesto sci-fi, dove ancora una volta Pedro Pascal si trova come detto in apertura alle prese con un personaggio a lui affine, trovando adeguata sparring-partner nella giovane Sophie Thatcher, vista non soltanto nell'apprezzata Yellowjackets ma anche, per paradosso, nella serie di The Book of Boba Fett, quasi a chiudere un cerchio in una galassia lontana lontana.

Conclusioni

Un padre e la figlia adolescente si trovano su un pianeta alieno alla ricerca di preziose risorse da estrarre, il cui valore potrebbe garantir loro una facile e immediata ricchezza. Ma dopo l'incontro con due esploratori rivali, la situazione prende una piega imprevista e la ragazza si troverà a lottare per la sopravvivenza proprio in compagnia di uno dei suoi avversari. Come vi abbiamo raccontato nella recensione di Prospect, in questo sci-fi Pedro Pascal si trova ancora una volta ad accompagnare una giovane protagonista, in atmosfere da survival movie pur questa volta in un contesto spaziale, con l'immensa foresta extraterrestre a far da sfondo a un racconto conciso, popolato da pochi personaggi e con un background essenziale. Un film a tratti lento e altrove intenso, tra echi western e passaggi più disturbanti, che convince a corrente alternata.

Movieplayer.it
2.5/5
Voto medio
3.8/5

Perché ci piace

  • Visivamente affascinante nella sua essenzialità.
  • Una buona costruzione del background.
  • Pedro Pascal in un ruolo per lui "abitudinario", ma la giovane collega Sophie Thatcher gli ruba spesso la scena.

Cosa non va

  • Il film ha una svolgimento lento e le atmosfere cadenzate potrebbero non piacere a tutti.
  • Alcuni passaggi disturbanti che stonano con il mood generale.