L'importanza sempre crescente che stanno acquisendo i videogiochi negli ultimi anni è stata sancita in tempi recenti dall'interessamento da parte del cinema nei confronti di questa forma di intrattenimento che raccoglie un vasto pubblico in tutto il mondo in costante crescita. I più amati videogame per computer e console si sono così rivelati una nuova e ricca fonte d'ispirazione per la settima arte, sebbene i vari adattamenti fin qui effettuati non abbiano avuto sempre fortuna. Ultimo in ordine di tempo ad aver imboccato la strada per Hollywood è Prince of Persia, platform game ideato nel 1989 da Jordan Mechner che ha trovato nuova vita nel 2003 grazie al remake ad opera della Ubisoft che con Prince of Persia: The Sands of Time, che ha rivoluzionato il genere action, ottenendo un successo planetario che ha portato a due sequel con lo stesso riscontro in termini di entusiasmo da parte dei giocatori. Proprio a Prince of Persia: The Sands of Time è ispirato il film che rappresenta la nuova scommessa di Jerry Bruckheimer, produttore di successo di franchise quali I pirati dei Caraibi e della serie TV CSI. Co-prodotto da Walt Disney Pictures, Prince of Persia si prepara quindi a sbarcare al cinema, con un budget da 150 milioni di dollari e un cast di richiamo internazionale che comprende nomi come quelli di Jake Gyllenhaal, Ben Kingsley, Alfred Molina e del nuovo talento del cinema inglese, Gemma Anterton, Bond girl nell'ultima avventura dell'agente segreto 007, Quantum of Solace. Il creatore del gioco, Jordan Mechner, ha partecipato alla prima stesura della sceneggiatura, poi messa a punto da Carlo Bernard, Doug Miro e Boaz Yakin che si sono basati su personaggi, eventi e oggetti presenti nel videogioco, ma hanno saputo distaccarsene modificando e arricchendo la storia.
Movieplayer.it è volato a Londra, ai Pinewood Studios, per visitare i blindatissimi set inglesi di Prince of Persia e per scoprire tutti i segreti del film, grazie all'incontro con cast e tecnici e all'opportunità di vedere in anteprima le prime immagini di questa attesissima trasposizione cinematografica delle avventure del Principe di Persia. Diretto da Mike Newell, il regista di Quattro matrimoni e un funerale, Harry Potter e il calice di fuoco e del più recente L'amore ai tempi del colera, Prince of Persia: Sands of Time ha già una data fissata per il suo rilascio in terra stelle e strisce : il weekend del Memorial Day 2010, e più precisamente il 28 maggio. Alla Disney vogliono infatti prendersi il tempo necessario per effettuare un accurato lavoro di post-produzione ed essere così pronti a offrire al proprio pubblico la migliore traduzione possibile nella forma cinema del loro gioco preferito. Le riprese del film sono invece cominciate già da tempo, cioè dal scorso 22 luglio 2008 in Marocco, nella città di Marrakech, prima che la troupe si spostasse ai Pinewood Studios del Buckinghamshire, alle porte di Londra. Quando arriviamo agli Studios inglesi è il 57° giorno di riprese del film: si stanno girando scene importanti, ricche di possibili spoiler sulla trama, e per questo l'accesso ai set è limitato, anche perché sono ancora pochi i dettagli che la produzione intende fornire sullo script. Prima di poter toccare con mano costumi e armi utilizzate nel film e vedere in azione troupe e attori alle prese col ciak, abbiamo l'opportunità di assistere alla proiezione del sizzle reel, cioè di un filmato, in questo caso un trailer, destinato a uso interno, con le prime immagini del girato in Marocco. Presentato per la prima volta ai membri della Disney lo scorso settembre al Kodak Theatre di Hollywood, il trailer annuncia Prince of Persia: The Sands of Time come "una storia mitica mai raccontata" che fa del 'destino' la parola chiave per l'intera vicenda. Le affascinanti location dell'Africa settentrionale, dov'è stata ricreata la Persia medievale del film, conquistano il nostro sguardo, e fanno da magnifico sfondo agli eventi che vedono protagonista Jake Gyllenhaal, perfetto nei panni (e nei muscoli scolpiti) del principe Dastan. Le prime sequenze che si possono ammirare del film rivelano un grande sforzo d'immaginazione da parte dei creatori, effetti visivi di grande impatto e tanta azione, ma lasciano presagire anche l'innesto nelle avventure del principe Dastan di una grande storia d'amore, promettendo inoltre piccole incursioni nella commedia.
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"Prima che fosse trasformata nella lavanderia di Alamat - ci svela Gary Freeman, supervisore della scenografia - questa era una location relativa agli hassansin, gli uomini al soldo di Nizam. Era una stanza molto buia e piena di serpenti". Sono proprio dei serpenti ad attaccare Dastan e Tamina in una scena di cui visitiamo il set ancora in allestimento. In questa sequenza, ambientata di notte in un'oasi ricca di palme, i rettili strisceranno sottoterra per sorprendere all'improvviso la coppia. "E' molto più difficile riprodurre le location naturali in studio - spiega Freeman - In Marocco abbiamo girato tutti i panorami, ora siamo invece impegnati nei teatri di posa dove facciamo largo uso del blue screen. C'è comunque una forte interazione degli elementi filmati con il CGI che ci permette di dar vita a mondi fantastici, con tanti effetti visivi grazie ai quali vengono creati al computer serpenti o fuochi". Oltre agli interni, quindi, anche parte degli esterni sono stati ricreati ai Pinewood Studios di Londra, come ad esempio i palazzi del villaggio di Avrat sui cui tetti il principe Dastan è impegnato a saltare per sfuggire alla cattura degli uomini di Nizam, dopo essere stato accusato di aver ucciso suo padre, un complesso set che ha richiesto finora già sei settimane di lavorazione e che impegnerà i costruttori per altre tre. Tanti altri sono però i set ancora in costruzione. Tra questi un ponte destinato a crollare per la caduta di una grande roccia che ne distruggerà una parte. "Volevamo introdurre qualcosa di più eccitante e coinvolgente nell'azione - rivela Freeman - ma non è facile concepire location come questa. Le altre servivano allo sviluppo dei personaggi, a conoscere le loro personalità, mentre location come queste hanno invece l'obiettivo di offrire al pubblico pura adrenalina".
Ci addentriamo poi nelle profondità di Alamat, dove è situata la camera della Clessidra che custodisce le Sabbie del Tempo. A proteggere questa zona una porta con un complesso meccanismo che Dastan dovrà aprire per poter accedere al sottosuolo del regno. In costruzione è anche il passaggio che da sulla camera, un lavoro certosino per una location dove saranno girati solo venti secondi di dialogo. Infine, la camera della Clessidra, ancora in allestimento, farà da teatro alla grande battaglia che si combatterà alla fine del film. Le riprese di Prince of Persia: The Sands of Time proseguono quindi senza sosta, e per gli attori risulta addirittura difficile trovare il tempo di mangiare un boccone tra un ciak e l'altro. Tutti però sembrano entusiasti di prendere parte a un lavoro che ha tutte le carte in regola per diventare l'evento cinematografico del 2010. Lo confermano il mistero che avvolge ancora la versione definitiva dello script, i tempi lunghi che la Disney ha scelto di prendersi per lavorare minuziosamente alla fase di post-produzione del film e l'attesa crescente dei fan del videogame che aspettano con ansia di vedere sul grande schermo il proprio eroe. Jake Gyllenhaal, da parte sua, sembra avere tutte le carte in regola per non deluderli e quanto ammirato durante la nostra visita ai Pinewood Studios rivela le grandi ambizioni di un progetto fortemente voluto dal Re Mida di Hollywood, Jerry Bruckheimer. Dei possibili sequel nessuno preferisce parlare, tutti aspettano di vedere quale sarà la risposta del pubblico a questa prima incursione del principe Dastan nelle sale cinematografiche. L'appuntamento è quindi per l'estate del 2010, quando finalmente saranno svelati tutti i misteri che circondano questo romantico e appassionante viaggio nell'antica Persia.