Recensione Piccoli Brividi 2: Aspettando Halloween con l’horror per ragazzi di Stine

La nostra recensione di Piccoli Brividi 2: i fantasmi di Halloween, sequel del film ispirato alle storie per ragazzi di R.L. Stine.

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Piccoli brividi 2: I fantasmi di Halloween, Madison Iseman, Caleel Harris e Jeremy Ray Taylor in un momento del film

L'horror per ragazzi torna in sala con Piccoli Brividi 2: I fantasmi di Halloween, secondo film, dopo quello del 2015, ad attingere alle storie horror per ragazzi di R.L. Stine, ma soprattutto alle atmosfere cupe in modo rassicurante dei suoi Piccoli Brividi. Libri che si rivolgono a target specifico, scritti con un pubblico ben preciso in mente, ed è uno degli aspetti che terremo in considerazione nello scrivere la nostra recensione di Piccoli Brividi 2, consapevoli di non poter trovare nel film di Ari Sandel le stesse atmosfere opprimenti di una serie come Hill House di Netflix, tanto per fare un esempio di horror maturo degli ultimi tempi. (A proposito, qui potete leggere la nostra recensione di Hill House)

Rispetto al primo capitolo, troviamo nel sequel di Piccoli Brividi un cambio alla guida artistica, con nuovi autori (il nuovo script è di Rob Lieber e Darren Lemke) e un diverso regista, che coincide purtroppo con un lieve passo indietro dal punto di vista produttivo/creativo. Si affievolisce soprattutto quell'accenno di approccio meta-narrativo legato al rapporto tra autore e lettori, ma sono punti persi che vengono bilanciati dalla scelta, furba ma efficace, di ambientare la storia nella notte di Halloween e programmare l'uscita di Piccoli Brividi 2 nelle settimane che conducono alla festa più adorabilmente spaventosa dell'anno.

Leggi anche: Piccoli Brividi: i mostri della mente di Jack Black invadono il grande schermo

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Piccoli brividi 2: I fantasmi di Halloween, Madison Iseman, Caleel Harris e Jeremy Ray Taylor in un'immagine del film

Aspettando Halloween

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Piccoli brividi 2: I fantasmi di Halloween, Jeremy Ray Taylor e Caleel Harris in un'immagine del film

Siamo infatti ad Halloween e i due amici dodicenni Sonny e Sam trovano un libro tra le cianfrusaglie di una vecchia casa abbandonata. Un vecchio libro che una volta aperto evoca Slappy, il pupazzo da ventriloquo già visto nel film precedente, e d'altra parte i pupazzi e le bambole negli horror sono un classico. Slappy confida ai due ragazzi di essere in grado di realizzare tutti i oro sogni e di avere un debole per la violenza, ma rifiutato da loro in seguito a una prima dimostrazione di questa attitudine, il pupazzo si adopera per costruire una propria armata di mostri, animando ogni tipo di decorazione che incrocia per le strade della città, e solo i due ragazzi, con l'aiuto della sorella adolescente di Sonny, Sarah, oltre che di R.L. Stine in persona, potranno fermarlo.

Mostri classici e orsetti gommosi sfidano cast di Piccoli Brividi 2

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Piccoli brividi 2: I fantasmi di Halloween, Madison Iseman, Caleel Harris e Jeremy Ray Taylor in una scena del film

L'ambientazione da notte di Halloween rende possibile il sogno di tanti appassionati del genere horror, mettere insieme un cast di mostri di tutto rispetto e permettere di vedere nella stessa storia icone classiche come vampiri, lupi mannari, mummie, scheletri e varie declinazioni di zucche, accanto a presenze più creative come ragni giganti o quella meraviglia che sono gli aggressivi orsetti gommosi (non ridete, aspettate che si fondano insieme per diventare più grandi!). Un esercito mostruoso che viene affrontato dalla controparte umana, da un cast di Piccoli Brividi 2 che cambia rispetto al primo capitolo: non c'è quel Dylan Minnette che sarebbe poi diventato celebre per Tredici, ma ci sono Jeremy Ray Taylor, già visto nell'adattamento di It, e Caleel Harris, di provenienza Castle Rock: due nomi noti al pubblico horror che dimostrano di saper creare una buona alchimia, risultando credibili come due di inseparabili amici. C'è poi la conferma Jack Black, sia come voce di Slappy (ma, inutile dirlo, è un valore aggiunto del quale il doppiaggio italiano ci priva), sia nei panni dello scrittore R.L. Stine.

Piccoli brividi per piccoli spettatori

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Piccoli brividi 2: I fantasmi di Halloween, Jeremy Ray Taylor e Caleel Harris in una scena del film

Come detto in apertura, è ovvio che bisogna tenere in considerazione l'operazione alle spalle di questi adattamenti della serie di libri Piccoli Brividi per il grande schermo: come la serie cartacea di Stine, si tratta di storie per ragazzi in cui l'aspetto horror non può essere uno dei sapori più marcati, in cui i brividi sono, appunto, piccoli come il titolo italiano della serie di romanzi e accompagnano il tono avventuroso e spensierato da storia per ragazzi. Il risultato è un film vivace e godibile che, pur con qualche guizzo in meno rispetto al capitolo precedente, può rappresentare una piacevole alternativa per queste serata che conducono ad Halloween e un appuntamento simpatico e divertente per il pubblico più giovane che apprezza le storie condite da qualche spavento.

Movieplayer.it

3.0/5